Giovedì 1 febbraio 2024 scritte omofobe sono comparse sul muro del Gay Center di Roma, situato nel quartiere Testaccio, in via Zabaglia 14: arrivano le prime reazioni dalla politica, ecco cosa hanno detto il sindaco della capitale Roberto Gualtieri e il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Scritte omofobe al Gay Center di Roma, le reazioni di Gualtieri e Rocca

In merito al triste e deplorevole episodio accaduto a Roma, che ha visto apparire delle scritte omofobe sul muro del Gay Center di Testaccio, una struttura che si occupa di accogliere, fornire assistenza alle persone che fanno parte della comunità LGBTQ+ e che promuove realtà e iniziative sul territorio, sono arrivati i primi commenti da parte della politica capitolina.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dal Campidoglio ha tuonato contro i vandali e ribadito la necessità di un contrasto a fenomeni di questo tipo grazie all’istruzione:

“Solidarietà al Gay Center di Testaccio per il vile attacco subito. La giovane età di chi ha agito conferma che il lavoro da portare avanti nella nostra città è prima di tutto culturale e formativo. Come Roma Capitale insieme a tante realtà lgbt+ andremo avanti in questa direzione”.

Anche il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha commentato la vicenda:

“Esprimo la più ferma condanna contro gli atti vandalici e le scritte ai danni del Gay Center a Roma. Attacchi che presentano chiari indicatori di odio omofobo da parte di un branco di giovanissimi. Urge incrementare l’educazione al rispetto e all’accettazione dell’altro, nel Lazio così come in tutto il Paese”.

Ecco le parole del Presidente Rocca sul suo profilo X, con tanto di video che mostra quanto accaduto alla struttura del Gay Center:

Gay Center, Roma: le frasi contro la comunità LGBTQ+

A Roma, nel quartiere a sud della capitale, a Testaccio, oggi 1 febbraio 2024, sono comparse delle scritte omofobe sui muri del Gay Center. Insulti contro la comunità LGBTQ+: sul caso indagano le autorità della capitale.

La struttura è il centro che accoglie le persone che fanno parte della comunità LGBTQ+ e che promuove servizi, iniziative e cultura per il benessere e i diritti di omosessuali e transessuali. Una delle sue principali funzioni è quella di fornire uno spazio sicuro e un’occasione di crescita personale e professionale a tutti coloro che vi si rivolgono.

Sul muro “Rainbow” sono comparse frasi come “Fr***o di me**a”: episodi spiacevoli che lasciano l’amaro in bocca, tra lo sdegno e la disapprovazione dei cittadini. I vandali che si sono macchiati delle azioni potrebbero essere rintracciati grazie alla presenza delle telecamere di videosorveglianza.