Colpo di teatro alla Camera dei Deputati. Si rivede Emanuele Pozzolo, passato prima per via della Scrofa, ascoltato dai probiviri di Fratelli d’Italia, il Deputato si è presentato anche a Montecitorio. Esattamente un mese dopo la notte di Capodanno, a favor di camere, lascia il Parlamento passando dalla porta principale e si concede una pausa seduto al bar Giolitti, il tutto accompagnato dai suoi avvocati.
Fuori dalle vetrine del famoso caffè in via degli Uffici del Vicario si riuniscono telecamere, curiosi e giornalisti, con i quali si instaura quasi uno stallo alla messicana, separati da un vetro antiproiettile.
Pozzolo: “Non mi risulta Fratelli d’Italia mi voglia espellere, le mie idee non cambieranno mai”
Dopo un prolungato gioco di sguardi, alla fine Pozzolo paga il conto ed esce in strada, dove viene assalito. “Non mi sento scaricato dal mio partito“, assicura, rifiutando però di rivelare come sia andata l’udienza di fronte ai probiviri di FdI. “Si tratta di una vicenda privata”, risponde invece a chi cerca di interrogarlo sui fatti della notte del 31 dicembre.
Di fronte a insistenti domande sul suo futuro in Parlamento ripete più volte di essere disposto a trattare solo questioni politiche. Tra queste non rientrano però, a suo avviso, il rapporto con Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni e Andrea Delmastro. “Non mi risulta mi vogliano espellere. Le mie idee non cambieranno mai”, è il massimo che concede.
Piuttosto, preferisce calarsi in un’analisi delle scelte dei giornalisti chi lo incalzano. E sul suo futuro da Deputato, poi, fa capire non sia affar loro.
Alla fine, allunga il passo risalendo via del Tritone, augurando a tutti buona serata. Rimane l’effetto sorpresa di averlo ritrovato proprio in piazza Montecitorio, quasi volesse farsi notare. In ogni caso, però, sceglie di non fare amicizia con i cronisti. Molti passanti non lo hanno riconosciuto, ma una signora decide di sorprenderci: “Ecco il pistolero!”. E si guadagna un’occhiataccia da Pozzolo, che oggi era disarmato.