Inter-Juventus è match scudetto, su questo nulla da dire, eppure il pensiero di Alessio Tacchinardi torna al week-end scorso. Precisamente al match pareggiato 1-1 contro l’Empoli, secondo l’ex centrocampista bianconero una vittoria avrebbe permesso ai ragazzi di Allegri di arrivare all’appuntamento di San Siro con ancor più convinzione.

“E’ stata una mezza battuta d’arresto, ma contro l’Inter si può vincere, non sono invincibili”, spiega Tacchinardi, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il Derby d’Italia, dove potrebbero arrivare molte risposte.

Inter-Juventus si avvicina, le parole di Alessio Tacchinardi a Tag24

C’è tensione. Inevitabile vista la posta in palio. Una vittoria esterna permetterebbe alla Juventus di riappropriarsi della vetta, ma in caso di ko il rischio è quello di piombare addirittura a -7 se l’Inter dovesse vincere anche il recupero contro l’Atalanta. Ecco perchè secondo Alessio Tacchinardi la vittoria contro l’Empoli avrebbe aiutato ancor di più.

D: Alessio, come ci arriva la squadra di Allegri all’appuntamento?

R: “E’ un discorso che faccio partendo dal pareggio con l’Empoli, una mezza battuta d’arresto. Sarebbe arrivata più in fiducia in caso di vittoria, più tranquilla. La Juve battendo l’Empoli si sarebbe trovata in un momento importante, per provare l’assalto a San Siro. Ora non può permettersi di perdere, vista anche la vittoria dell’Inter contro la Fiorentina”.

D: Però a prescindere da questo si potrà capire a che punto è il lavoro di Allegri.

R: “Quello che sta facendo Allegri è eccezionale, ma quello che dico è che hai perso quei due punti lì che sono delicati, anche perchè quando arrivi lì vicino ci credi. Allegri si nasconde, ma i giocatori no. Ora ti trovi in un momento delicato dove in caso di sconfitta potresti passare dall’euforia al non entusiasmo. Se andiamo su quello che ha fatto la Juve quest’anno, ha fatto un super campionato, ma questa non è la mentalità bianconera. Quando stai lì sopra, vuoi arrivare in fondo. Domenica è delicata, perché se vince la Juve dà una grandissima autostima, se dovesse andar male potrebbe esserci un discorso psicologico delicato, arrivarci da prima poteva essere uno stimolo in più. Servirà personalità”.

Tanta mentalità, zero spensieratezza

Servirà l’approccio migliore per la Juventus, questione di mentalità. Mettendo da parte la spensieratezza, Alessio Tacchinardi cestina questa possibilità.

D: Come si arriva a battere quest’Inter?  

R: “Con la mentalità. L’Inter è forte, ma non c’è cosa più bella che batterla a San Siro, quindi serve tanta testa. Sono anche convinto che la Juventus non veda l’ora di cimentarsi in questa prova, la situazione sarebbe stata ottima se i risultati dell’ultimo fine settimana fossero stati diversi, così da avere più convinzioni. Ora ci arriva con la voglia di misurarsi con la più forte del campionato. Allegri la preparerà in maniera furba, sapendo che dall’altra parte c’è una corazzata, ma la Juve può battere l’Inter, non è invincibile”.

D: Arma segreta la spensieratezza?

R: “Quando arrivi all’appuntamento la spensieratezza svanisce, c’è la tensione. Un conto è se vai a giocare a San Siro con dieci punti di svantaggio dalla vetta, quando ti ritrovi a pochi punti è diverso. La Juventus sentirà la pressione, ma in questo c’è anche la carica. Non credo che la spensieratezza possa essere un’arma, perché se perdi vai a -4; se poi l’Inter dovesse vincere i l recupero contro l’Atalanta andrebbe a -7, quindi tutto quello che hai fatto di buono fino ad ora in un attimo lo perderesti. Zero spensieratezza, bisogna giocare con la mentalità da sfida scudetto, con l’obiettivo di battere la prima della classe. E la Juventus ci crede, ma non puoi andarci spensierato”.

Nel segno del gol

Inter-Juventus sarà anche la partita che metterà di fronte due bomber con gradi da leader come Lautaro Martinez e Dusan Vlahovic per Alessio Tacchinardi . L’argentino è il punto di riferimento della squadra di Inzaghi, il serbo ha raggiunto questi gradi da inizio 2024.

D: L’arma in più Vlahovic?

R: È tornato ad essere clamoroso. Mi auguro che la squadra cerchi di fare di più a livello offensivo per alimentarlo, ma è sicuramente il leader della squadra, è cresciuto tanto. Ora è un leader che vuole vincere e non segnare a tutti i costi. I grandi attaccanti determinano le squadre. Io ho giocato con tanti di questi, e posso garantire che cambiano la squadra, l’esempio in casa Inter è Lautaro”.

D: Si deciderà in attacco o in altre zone del campo?

R: “Credo a centrocampo, e l’Inter ce l’ha bello forte. Ma la Juve, comunque, ha una grande difesa. Spero possa esserci Chiesa, può dare imprevedibilità. Yldiz è forte e crescerà, mi piace tanto, però Chiesa ha più spessore, oppure potrebbe essere un super cambio. Ad oggi credo che il centrocampo dell’ Inter sia tra i più forti d’Europa. Ma ripeto, la Juve deve giocare per vincerla senza spensieratezza e con la giusta adrenalina, così la preparazione della partita cambia. Deve provarci perché l’occasione è importante”.