Tutta la verità sulla storia di una delle icone della musica rock più amate in Italia: che malattia ha avuto Gianna Nannini? Il racconto della dipendenza dalla cocaina che ha segnato la vita dell’artista.

Che malattia ha avuto Gianna Nannini?

La vita di Gianna Nannini non è stata sempre facile: un rapporto complesso con la figura paterna, un destino che doveva essere già scritto – la famiglia dell’artista è proprietaria di una pasticceria nella città di Siena – poi il trasferimento a Milano quando era ancora giovanissima, per cercare di trovare la sua strada nel mondo della musica.

Per mettere da parte qualche soldo, la Nannini ha raccontato di aver lavorato un po’ all’interno dell’azienda di famiglia, un periodo stancante e faticoso durante il quale è stata anche vittima di un incidente a causa del quale ha perso due dita di una mano:

“Così mi misi d’impegno a imparare un mestiere. Se fare i ricciarelli in azienda mi avrebbe portato fuori da lì, ero disposta al compromesso. Così ho iniziato, spaccando le uova nell’impasto. Anche 350 di seguito. Persi due dita mentre sperimentavo una nuova ricetta. Con lo choc e il dolore, la voce divenne più roca”.

Dopo la disavventura, arriva il trasferimento a Milano, per tentare il tutto per tutto con la musica. La cantante ha rivelato di aver avuto a che fare con la schizofrenia ma non ha mai svelato i dettagli della sua malattia. In un’intervista a Vanity Fair, la cantante aveva detto:

“Ho sempre amato uomini e donne e non ho mai avuto freni nel sentire e seguire quello che volevo. Alla parola gay, preferisco frocio. Chi è libero nel linguaggio è libero dentro. Tutti mi dicono che so’ pazza, ma credo semplicemente che quando uno è sé stesso sembra matto. La follia è un’altra cosa. Io l’ho sperimentata e ho sperimentato anche la schizofrenia. So cosa sono. Mi è capitato di morire e poi rinascere”.

Ha sofferto tanto a causa delle critiche che ha ricevuto in merito al suo orientamento sessuale e alla decisione di avere una figlia all’età di 54 anni, una splendida bambina di nome Penelope.

Sulla sua maternità, la cantante in un’intervista aveva dichiarato:

“In Italia, intorno alla mia gravidanza, l’aria è stata ostile. I religiosi si sono impegnati a rompere i coglioni e le critiche mi hanno fatto male perché mi è parso che ci fosse una totale mancanza di rispetto. Mi entravano in pancia, quelle critiche”.

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Il racconto della dipendenza dalla cocaina

Gianna Nannini ha raccontato di aver avuto problemi con la droga nel suo passato. Presto su Netflix scopriremo tutti i dettagli sulla storia e la carriera della rockstar italiana nel biopic a lei dedicato, che prende il titolo dal suo brano di successo “Sei nell’anima” (2006). La cantante ha confessato di aver avuto difficoltà a gestire le sue emozioni durante il periodo dell’adolescenza, di aver sofferto molto per amore.

Una realtà piena di avvenimenti che l’hanno portata ad avvicinarsi alle droghe e a diventare una tossico dipendente. La Nannini, a proposito del suo rapporto con l’uso di sostanze ha dichiarato:

“Ci portavano in studio la cocaina con la stessa semplicità con cui oggi ti consegnerebbero un panino. Tranne l’eroina, le ho provate tutte. Non stavo mai senza cocaina. Ci viaggiavo, ero del tutto incosciente. Un giorno vado in bagno e mentre scarto il sasso rosa, quello mi cade nel cesso. Lo vedo sparire nell’acqua e, mentre si scioglie lentamente e sto per metterci le mani dentro, mi dico: ‘Non posso fare questa cosa, non posso ridurmi così’. Ho smesso lì”.