Fringe benefit 2024, ecco come avviene il calcolo del rimborso del mutuo o del canone di affitto purché si tratti di prima casa. Un caso pratico su come effettuare il calcolo aiuta a far capire i vari passaggi da seguire. La legge di Bilancio 2024 ha esteso, per tutto l’anno, l’esenzione riservata ai fringe benefit, con scelta più ampia per i datori di lavoro.

Infatti, oltre a beni e servizi, possono essere ammesse alla detassazione anche i costi delle bollette di energia elettrica, gas e acqua, nonché le somme spese per il canone di locazione della prima casa e gli interessi sul mutuo.

Fringe benefit 2024, come avviene il rimborso di mutuo e affitto

Grosse aspettative è riposta dai lavoratori e dai datori di lavoro sui nuovi fringe benefit del 2024, la procedura di detassazione che può applicarsi come rimborso delle spese sostenute dai lavoratori per le bollette delle utenze domestiche, per i beni e servizi, ma anche per il pagamento dei canoni di affitto o degli interessi sul mutuo, in entrambi i casi applicati alla prima casa.

Quello del rimborso non è un meccanismo nuovo, ma già applicato negli anni 2022 e 2023. Pertanto, si seguono le informazioni fornite dall’Agenzia delle entrate degli anni addietro sul regime di esenzione del quale ne beneficia non solo il lavoratore alle dipendenze, ma anche il coniuge o i familiari. Sono inclusi tra i fringe benefit anche le spese per utenze ripartite tra i vari condomini (per la quota a carico del lavoratore alle dipendenze).

Bollette energia elettrica, gas e acqua tra i costi detassabili

La detrazione delle quote pagate come affitto per la casa principale riguarda sia i canoni che tutte le spese accessorie rispetto all’affitto. Si fa riferimento, dunque, ai costi sostenuti per le imposte di bollo e di registro, per la tassa dei rifiuti e per le spese del condominio, incluse le utenze condominiali e domestiche.

Risulta irrilevante a chi siano intestate dette spese. Ciò che fa la differenza è che il lavoratore alle dipendenze che percepisce i fringe benefit o il coniuge o i familiari ne abbiano effettivamente sostenuto i costi.

Fringe benefit 2024 calcolo pratico della detrazione sugli interessi sul mutuo

Per quanto concerne il mutuo, la detassazione dei fringe benefit opera sulla quota degli interessi e non sulla parte capitale del debito. A tal proposito, si può fare l’esempio di un lavoratore alle dipendenze, senza figli, con una retribuzione lorda di 27mila euro riferita all’anno 2024, con mutuo a tasso fisso sulla prima casa che nel 2024 determinerà un’uscita di 5mila euro per la quota degli interessi. I calcoli da fare sono i seguenti:

  • si determina l’imposta lorda che è pari a 27.000 per 23% di Irpef, quindi uguale a 6.210 euro;
  • si calcola la somma da detrarre che è pari agli interessi annui lordi (5.000 euro) per il 19%, quindi uguale a 950 euro;
  • l’Irpef che il lavoratore deve versare è pari a 6.210 – 950 euro, dunque uguale a 5.260 euro;
  • il costo degli interessi decurtati dalla detrazione è pari a 4.050 euro;
  • il costo totale è pari al costo degli interessi più l’Irpef dovuta. Quindi, 5.260 più 4.050 euro, pari a 9.310 euro.

Fringe benefit 2024 calcolo, qual è il costo da sostenere per Irpef e interessi sul mutuo?

A questo punto, la detrazione e l’esenzione del rimborso sugli interessi sul mutuo applicati dal datore di lavoro sono pari a:

  • considerando l’imposta lorda di 6.210 euro;
  • la quota di interessi che rimborsa il datore di lavoro per fringe benefit pari a 1.000 euro per lavoratori senza figli nel 2024;
  • l’importo da detrarre da calcolare come 5.000 euro – 1.000 euro, uguale a 4.000 euro, al quale si applica il 19%, pari a 760 euro;
  • l’Irpef da versare è pari a 6.210 meno 760 euro, quindi 5.450 euro;
  • il costo da sostenere per gli interessi sul mutuo sono pari a 4.050 meno 760 euro, uguale a 3.290 euro;
  • il costo totale da sostenere è pari all’Irpef più la somma degli interessi, quindi 5.450 più 3.290 euro, quindi pari a 8.740 euro.