“Mi viene difficile non commentare il patto siglato tra l’Italia dei Valori e Noi Moderati“: si apre con queste parole la riflessione di Paolo Alli, presidente di Alternativa Popolare, intervenuto oggi a commentare l’accordo federativo annunciato qualche giorno fa dalle due realtà politiche rappresentate, rispettivamente, dal segretario Ignazio Messina e il presidente Maurizio Lupi.
La federazione, presentata come il punto di arrivo di un percorso iniziato già lo scorso anno con l’obiettivo di rafforzare “l’area popolare, liberale e moderata del centrodestra”, sancisce di fatto il comune lavoro tra le due formazioni in vista delle prossime elezioni regionali ed europee.
Ed è proprio il ragionamento sulle elezioni di giugno e sulla necessità di rafforzare la proposta popolare in Italia in Italia e in Europa avanzato da Maurizio Lupi nel presentare l’operazione ad apparire, agli occhi di Alli – presidente di un partito realmente iscritto al Partito popolare europeo – come una strana contraddizione.
Italia dei Valori si federa Noi Moderati, Alli (AP): “Il popolarismo è estraneo alla tradizione giustizialista dell’Idv”
Lo scetticismo di Paolo Alli, presidente di Alternativa Popolare, circa l’accordo federativo stipulato tra Noi Moderati e l’Italia dei Valori riguarda non solo il rapporto tra le due formazioni, ma anche i riflessi di questa alleanza su Forza Italia.
Il partito guidato da Antonio Tajani, infatti, appartiene a livello europeo alla famiglia del Partito popolare europeo, la stessa di cui fa parte Alternativa Popolare e la medesima nella quale Maurizio Lupi tenta da tempo di accreditarsi appellandosi alla tradizione del popolarismo.
Tradizione, questa, che tuttavia Alli trova assolutamente incoerente con “le posizioni giustizialiste” degli eredi del fondatore dell’Italia dei Valori con cui Noi Moderati ha siglato la federazione. Il riferimento del presidente di Alternativa Popolare è, ovviamente, ad Antonio di Pietro, fondatore dell’Idv ma soprattutto “colui che distrusse una intera classe politica italiana con metodi discutibili, dando l’avvio a quella sciagurata Tangentopoli, dimostratasi poi solo un trampolino di lancio per carriere politiche”.
Accordo Idv – Noi Moderati, Alli (AP): “Chissà cosa ne penserebbe Berlusconi”
Non solo per Alli la tradizione rappresentata dall’Italia dei valori non appartiene minimamente a quel popolarismo europeo che Lupi tenta di rappresentare: a far riflettere è il fatto che la scelta di Noi Moderati non possa non essere letta anche alla luce della vicinanza tra il partito di Maurizio Lupi e Forza Italia, il cui fondatore Silvio Berlusconi contrastò tutta la vita proprio i valori espressi dall’Idv di Di Pietro.
Per la proprietà transitiva, Forza Italia è oggi alleata con gli epigoni di Di Pietro, il peggior nemico di Silvio Berlusconi il quale, immagino, da lassù non ne sarà particolarmente felice. Complimenti a Maurizio Lupi e a Noi Moderati.
Italia dei Valori aderisce a Noi Moderati, Alli (AP): “Chi critica Bandecchi dovrebbe imparare da lui la coerenza”
L’incoerenza dell’accordo siglato tra Noi Moderati e l’Italia dei Valori dovrebbe, nell’opinione di Paolo Alli, essere un monito per tutti coloro che nelle ultime settimane si sono prodigati a dare lezioni ad Alternativa Popolare e al segretario nazionale Stefano Bandecchi, di cui sempre più persone riconoscono la vera coerenza.
La stipula di un accordo con il partito che ha ereditato i valori di Antonio Di Pietro, storico nemico e oppositore di Berlusconi, in un compromesso “per due o tre voti” è infatti un qualcosa di impensabile per Alli che, chiudendo, sottolinea:
Noi, a Silvio Berlusconi, cui abbiamo voluto bene pur avendone a un certo punto preso le distanze, non sarebbe mai venuto in mente di fare un torto simile.
Per un piatto di lenticchie, scusate per due o tre voti.