Tutti i leader europei concordano nel definire quella di oggi una giornata importante per l’Europa, dopo il raggiungimento dell’accordo sui 50 miliardi di fondi all’Ucraina, che ha visto l’Ue trovare l’unanimità dopo aver convinto il premier dell’Ungheria Viktor Orban. Ma quali sono i termini dell’intesa e su cosa ha ceduto l’Unione con il primo ministro ungherese?

Fondi Ucraina, L’Ue convince Orban ed esulta su Twitter, Metsola: “Sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa”

L’Unione europea unita in un sol grido di acclamazione dopo l’intesa finalmente raggiunta per lo stanziamento dei 50 miliardi di fondi a sostegno dell’Ucraina.

Dopo una mattinata frenetica a Bruxelles, i leader europei sono riusciti a convincere il premier ungherese Viktor Orban a cedere sulle sue resistenze e a permettere di raggiungere l’unanimità necessaria per il finanziamento a Kiev.

Come sempre, nell’era digitale, sono i social a raccogliere le reazioni di leader ed esponenti politici a seguito di importanti risultati. In particolare a ‘X’ (ex Twitter), dove la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si congratula con l’Unione per l’obiettivo raggiunto.

“Ancora una volta l’Europa ha dato risultati. 50 miliardi miliardi per aiutare l’Ucraina a riprendersi, ricostruire e riformare, nel percorso del Paese verso l’adesione all’Ue. Lo dobbiamo al popolo ucraino. Lo dobbiamo anche ai cittadini europei. Perché la sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa”.

Le fa eco la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che parla di un “buon giorno per l’Europa“.

“Accordo raggiunto! Il Consiglio europeo ha rispettato le nostre priorità. Sostegno all’Ucraina. Lotta all’immigrazione irregolare. Sostegno alla competitività europea. E’ un buon giorno per l’Europa”.

Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, retwittando il post della von der Leyen, indica l’accordo di oggi come un segnale della capacità europea di restare unita nonostante tutto.

Un tema, quello dell’unità, ribadito anche dal premier belga, Alexander De Croo, che rammenta, inoltre, come la battaglia dell’Ucraina sia una battaglia di tutte l’Europa.

“L’Ue mantiene la sua promessa all’Ucraina. Il popolo ucraino e il presidente Volodymyr Zelensky lottano per la libertà di tutti gli europei. Ancora una volta riaffermiamo l’unità dei 27 Stati membri”.

La reazione di Zelensky: “Decisione dimostra forte unità dell’Ue”

Volodymyr Zelensky ha ringraziato l’Europa per lo sblocco dei fondi che, dice, rafforzeranno “la stabilità economica e finanziaria a lungo termine” dell’Ucraina.

Anche nel suo messaggio all’Unione compare la celebrazione dell’unità europea, raggiunta dopo la decisione dell’Ungheria di Orban di togliere il proprio veto al blocco.

“È molto importante che la decisione sia stata presa da tutti i 27 leader, il che dimostra ancora una volta la forte unità dell’Ue”.

Fondi Ucraina, soddisfazione di Palazzo Chigi: “Meloni protagonista in Ue per convincere Orban”

Soddisfazione per il risultato raggiunto trapela anche da Palazzo Chigi, dove viene sottolineato il ruolo centrale giocato da Giorgia Meloni nelle trattative con Orban e gli altri leader Ue.

Fonti della Presidenza del Consiglio rimarcano come la presidente Meloni sia stata protagonista nelle mediazioni necessarie a far cambiare idea a Orban, con un’azione diplomatica che va avanti da mesi, intensificata nelle ultime settimane.

Il prezzo del successo, l’Ue accontenta Orban: “Fondi per l’Ungheria non andranno a Kiev”

Ovviamente, però, ogni accordo prevede delle condizioni, e quelle poste dall’Ungheria sono state accettate dall’Unione.

Il principale nodo del contendere erano i fondi europei destinati all’Ungheria e bloccati a causa di contenziosi ancora aperti tra il Paese governato da Orban e la Commissione europea, riguardanti la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue.

Oggi, per stessa ammissione del premier ungherese, si apprende che quei fondi non verranno elargiti a Kiev.

Inoltre, Orban ha ottenuto l’istituzione di un meccanismo di controllo” sull’uso del denaro europeo da parte dell’Ucraina, basato su un rapporto annuale sull’attuazione del bilancio