Il settore automobilistico è al centro di un’innovazione significativa grazie al concetto di leasing sociale, un’iniziativa mirata a promuovere l’accesso alle auto elettriche per tutte le fasce di reddito. Questa strategia non solo mira a rilanciare il mercato automobilistico, ma anche a supportare le politiche ambientali e facilitare l’acquisto di veicoli green, anche per chi non dispone di ampie risorse economiche. Il leasing sociale, infatti, permette l’accesso a veicoli elettrici nuovi, con canoni di noleggio estremamente convenienti, promuovendo così una mobilità più sostenibile e inclusiva.

Leasing sociale auto: cos’è il modello francese

Il Governo francese ha preso l’iniziativa in questo settore con il progetto “leasing sociale”. Proposto dal Ministro dell’Economia Bruno Le Maire, questo programma consente l’acquisto di auto elettriche e il loro noleggio a canoni mensili accessibili, soprattutto alle fasce meno abbienti. Questa iniziativa ha suscitato interesse anche in Italia, dove si sta valutando la fattibilità di un simile modello in collaborazione con l’ACI.

In Francia, l’iniziativa del leasing sociale per auto elettriche ha riscosso un successo straordinario. Il presidente Emmanuel Macron, avendo promesso auto elettriche a 100 euro al mese, ha lanciato un programma che ha visto un rapidissimo esaurimento dei veicoli disponibili in meno di un mese. I cittadini meno abbienti pagano una rata mensile accessibile, mentre lo Stato copre la maxi rata iniziale, rendendo l’auto elettrica una scelta vantaggiosa per un più ampio spettro di consumatori.

Questo programma ha visto la partecipazione di importanti produttori automobilistici come Stellantis, Renault, Hyundai e Nissan, che hanno riservato veicoli conformi ai requisiti dell’iniziativa. Il governo francese, incoraggiato dal successo iniziale, ha deciso di continuare a finanziare il progetto, sfruttando un budget di 1,5 miliardi di euro previsto dalla legge finanziaria 2024 per ammodernare il parco auto. Questo ha portato anche altri produttori, come Volkswagen, ad esprimere interesse nell’aderire al programma.

Leasing sociale auto: i vantaggi del noleggio sociale per i più vulnerabili

L’idea del noleggio sociale nasce dalla constatazione che i possessori di veicoli elettrici sono prevalentemente individui appartenenti a fasce di reddito elevate, che spesso li utilizzano come seconda auto. Il noleggio sociale mira quindi a rendere i veicoli elettrici accessibili anche alle fasce più deboli, consentendo loro di sostituire veicoli ad alte emissioni con opzioni più sostenibili. Questo modello non solo favorisce l’accessibilità economica, ma mira anche attivamente alla riduzione dell’inquinamento urbano.

Il modello francese è esportabile in Italia?

La recente notizia che ha catturato l’attenzione su scala globale riguarda l’introduzione in Francia di un innovativo modello di leasing sociale per l’acquisto di auto elettriche. Questa misura, che consente ai cittadini di ottenere una vettura nuova con un canone mensile estremamente conveniente, ha suscitato interesse e discussione anche in Italia.

L’idea di offrire veicoli a basso impatto ambientale a tariffe agevolate potrebbe rappresentare una svolta significativa per l’industria automobilistica e per le politiche ambientali, offrendo una soluzione concreta a chi desidera cambiare veicolo ma non ne possiede le risorse economiche. Di certo, potrebbe funzionare meglio degli ecobonus, che ogni anno, almeno per lo scopo originario per il quale sono stati pensati (l’incentivo ad acquistare veicoli elettrici), falliscono miseramente, visto che i primi fondi ad andare a ruba sono quelli per l’acquisto dei veicoli tradizionali.

In Francia, il leasing sociale per veicoli elettrici ha debuttato con grande successo. L’iniziativa prevede l’acquisto di modelli specifici, come la Renault Twingo, a condizioni vantaggiose: nessun anticipo e una rata mensile anche a 40 euro, inclusivi di manutenzione, garanzia e assistenza. Lo Stato francese copre una parte sostanziale del costo, permettendo ai beneficiari di accedere facilmente a un’auto nuova. Il programma è strutturato in modo da essere accessibile a famiglie con un reddito limitato, impostando un tetto massimo di reddito per accedere all’agevolazione.

Un modello certamente esportabile in Italia, ma come abbiamo scritto in un paragrafo precedente, nel Paese transalpino c’è un fondo ad hoc per questa misura, visto che la maxi-rata è coperta dallo Stato.

In Italia, l’introduzione di un modello simile di leasing sociale è dunque oggetto di riflessione e discussione. Un’implementazione efficace richiederebbe la definizione di criteri chiari e equi, come l’adattamento dell’incentivo in base alla cilindrata del veicolo scelto e all’età del veicolo da rottamare. Inoltre, la soglia ISEE potrebbe essere utilizzata come parametro di riferimento per garantire che l’agevolazione sia diretta a chi ne ha maggiormente bisogno.

I dubbi degli italiani sulle auto elettriche

Nonostante gli incentivi come gli ecobonus, l’acquisto di auto elettriche in Italia è ancora frenato da dubbi sulla loro autonomia, sulla disponibilità di colonnine di ricarica e sui costi generalmente più elevati. Un modello di noleggio sociale potrebbe incentivare un maggior numero di italiani a considerare l’opzione di un veicolo elettrico, grazie ai costi più contenuti e alla facilità di accesso.