Diffuso in esclusiva dal TgLa7, il memoriale di Ilaria Salis scritto direttamente dal carcere di Budapest è davvero scioccante. Nel testo, datato 2 ottobre 2023, la detenuta racconta le condizioni in cui si trova nella prigione ungherese. La giovane riferisce di avere solamente un’ora da aria libera al giorno e di vivere in condizioni igienico-sanitarie pessime.

Il memoriale di Ilaria Salis scritto dal carcere: “Trattata come una bestia al guinzaglio”

Ilaria Salis nel memoriale racconta di essere reclusa in una cella minuscola, senza aria. Racconta anche di essere stata colpita dalle cimici da letto e di vedere tutti i giorni topi e scarafaggi che attraversano il corridoio di fronte a lei e le celle.

Scrive inoltre che le viene dato poco cibo e tutto di scarsa qualità. Afferma di non aver avuto la possibilità di comunicare con l’esterno per svariato tempo e di essere trattata come una “bestia al guinzaglio”. Non come una persona.

Sono queste le drammatiche condizioni in cui la giovane italiana sembra essere costretta a vivere, mentre si trova in carcere a Budapest. Lo si legge in un testo datato 2 ottobre, scritto dalla stessa Ilaria e affidato ad un ex politico italo-ungherese della sinistra radicale, attualmente in servizio presso il Consolato.

A diffonderlo ieri sera è stato in esclusiva il TgLa7, il quale ha mandato in onda il memoriale scritto dalla ragazza evidenziando alcuni passaggi drammatici e scioccanti. Dal documento emerge con chiarezza l’enorme stato di disagio della detenuta.

Il momento dell’arresto

Secondo quanto emerge leggendo sempre lo stesso testo, Ilaria Salis, al momento dell’arresto da parte delle forze dell’ordine ungheresi, sarebbe stata costretta ad indossare dei vestiti sporchi e puzzolenti forniti a lei in questura.

La donna, 39 anni, racconta di aver indossato questi stessi indumenti per oltre un mese. Per la precisione, per ben 5 settimane. Nello stesso arco di tempo inoltre non le avrebbero mai cambiato le lenzuola e sarebbe stata privata di elementi per l’igiene come la carta igienica e gli assorbenti.

Ilaria, originaria di Milano, è una ex maestra di scuola elementare, nonché un’esponente anarchica. È rinchiusa in prigione accusata di lesioni aggravate in quanto avrebbe preso parte ad alcuni pesanti scontri avvenuti nel febbraio scorso.

Lei, insieme ad altre persone, avrebbe colpito militanti di estrema destra, dei neo-nazisti, riunitisi nella capitale ungherese.

In che condizioni si trova Ilaria Salis? Il memoriale

Nel memoriale si legge inoltre che per i primi tre mesi lei è stata tormentata dalle punture delle cimici da letto. Ha riferito di vedere tutti i giorni nelle celle e nei corridoi topi e scarafaggi.

Un altro capitolo molto importante è quello del vitto. Ilaria Salis scrive che a colazione le viene fornita solamente una fetta di salame e spesso “in cattivo stato”. Il carrello ripassa poi all’ora di pranzo, mentre a cena no.

Come pasti le verrebbero date da mangiare solamente delle zuppe acquose con pochissimo cibo solido. Nel documento inoltre la giovane detenuta racconta che spesso si trovano pezzi di carta, di plastica, capelli e peli. Ma non è finita qui.

La ragazza scrive nel documento diffuso da TgLa7:

Si trascorrono 23 ore su 24 in una cella completamente chiusa: c’è una sola ora d’aria al giorno e la socialità non esiste. Tutte le mattine ci svegliamo alle 5.30. Ogni volta che dobbiamo sostare in corridoio dobbiamo stare rivolte verso il muro.

La detenuta e attivista italiana racconta inoltre di fare molta fatica a comunicare in quanto non conosce l’ungherese. Per diversi mesi non avrebbe avuto nemmeno la possibilità di parlare con la sua famiglia e con il suo avvocato.

Il nodulo da tenere sotto controllo

Nel testo emerge infine la preoccupazione dell’ex insegnante per le sue condizioni di salute. L’attivista italiana riferisce di avere un nodulo che va tenuto sotto controllo. Avrebbe dovuto fare un’ecografia a marzo, che poi però è slittata a giugno.

Ilaria Salis racconta di non aver mai ricevuto un vero e proprio referto. Scrive che ha parlato con una dottoressa che le ha detto a voce che “andava tutto bene” e che non doveva sottoporsi ad ulteriori controlli.

Tale vicenda in questi giorni sta facendo molto discutere. La premier Giorgia Meloni e il ministro ungherese Orban hanno avuto una chiamata a questo proposito.