“Parole inaccettabili“. Il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan attacca la Lega ribadendo che le parole dette da alcuni esponenti del Carroccio e dal segretario Salvini sul caso Ilaria Salis sono gravissime. Zan si chiede se i membri del partito di Salvini sanno di vivere in uno stato di diritto.
Zan contro la Lega sul caso Salis
“Gli effetti del sovranismo sono arrivati anche in Italia” esordisce il deputato del Pd Zan parlando del caso Ilaria Salis “lo vediamo anche dalla qualità dello stato di diritto totalmente calpestato in Ungheria e da come viene trattata Ilaria Salis“.
Zan ribadisce che le immagini che arrivano da Budapest sono molto gravi. “Gli imputati hanno presunzione di innocenza finché non vengono condannati” sottolinea il deputato del Pd.
Le parole di Salvini definite inaccettabili
Anche il segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato il caso Salis usando parole molto dure nei confronti della 39enne e di suo padre Roberto. Il leader del Carroccio ha detto che le dichiarazioni di ieri sera di Roberto Salis sono fuori luogo. Salvini ha poi aggiunto che Ilaria Salis “non può fare la maestra“.
“Parole inaccettabili” ribadisce Alessandro Zan ai giornalisti “la Lega già ieri con Crippa è andata all’attacco dicendo che ognuno ha le proprie regole: come se ognuno facesse ciò che vuole violando lo stato di diritto“.
Il deputato del Pd dice che l’Italia dovrebbe indignarsi a partire dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Zan ha voluto che ricordare che Salvini è indagato per sequestro di persona: “Lui fa il ministro. Non potrebbe farlo per il processo che ha in corso” conclude. Anche la segretaria del Pd Schlein ha commentato la vicenda su Instagram.