Al via la rivoluzione Var in Premier League, gli arbitri saranno tenuti a comunicare e spiegare le proprie decisioni su episodi di campo in tempo reale durante le partite: a darne il via libera lo stesso IFAB.

Rivoluzione Var in Premier League

Una vera e propria rivoluzione quella che andrà in scena in Premier League, con il Var e gli arbitri che dopo aver preso le proprie decisioni su episodi di campo dovranno comunicare e spiegare le scelte attraverso un microfono.

È arrivato l’ok dall’IFAB – International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development – organo internazionale e associazione di diritto svizzero che ha il potere per innovare le regole del calcio a livello internazionale, vincolando ad osservarle qualsiasi organizzazione calcistica professionale.

Un esperimento che avrà luogo dal prossimo anno: i direttori di gara dovranno attenersi a nuove procedure per coinvolgere maggiormente il pubblico nelle proprie decisioni chiarendo pubblicamente queste ultime.

In seguito ad una prima fase di sperimentazione avvenuta in particolare in Messico, durante il campionato, e in Portogallo, nella Coppa di Lega, nella seguente Assemblea generale che si terrà nel mese di marzo l’IFAB darà il definitivo via libera per iniziare le procedure.

Ad aver già usufruito di questo metodo l’arbitro Anthony Taylor in occasione del Mondiale per Club, manifestazione che si è tenuta in Marocco. La sperimentazione, intanto, è proseguita anche in Australia, nel Mondiale Under 20 e nel Mondiale Femminile.

Colui che ha spinto verso questa tendenza è stato Howard Webb, un ex direttore di gara internazionale nonché capo degli arbitri della Premier League dal 2022. Un’idea che ha da subito coinvolto il favore di molti e che sta prendendo sempre più piede.

A seguito dell’accettazione da parte dell’Assemblea generale, però, la sperimentazione verrà proposta alla FA, in quanto Federazione inglese, e di conseguenza a tutti e 20 i club di Premier League che militeranno nella prossima stagione di campionato.

Soltanto dopo l’approvazione da parte di tutte le società si potrà procedere con l’inserimento della procedura che con tutta probabilità partirà dall’inizio della stagione 2024/25.

Gli arbitri spiegheranno le proprie decisioni in tempo reale

Come già accade nel rugby, i direttori di gara saranno dotati di un microfono che dovranno utilizzare nel momento in cui ci sarà un episodio dubbio che verrà trattato dalla sala Var. Al termine del trattamento di ogni singolo episodio e della comunicazione che avverrà esclusivamente tra il direttore di gara e gli assistenti in sala Var, dunque, ci sarà la comunicazione e la spiegazione.

L’arbitro aprirà il proprio microfono, collegato all’altoparlante dello stadio che sarà udibile non soltanto dagli spettatori presenti ma anche da chi segue a casa. Un passo avanti verso una maggiore trasparenza che sarà rivoluzionaria.

Qualora l’esperimento dovesse andare a buon fine non è da escludere che possa essere ampliato, come è già successo con il Var stesso, ad altre Nazioni. L’idea è quella di creare un legame con il pubblico e di non tenere all’oscuro chi segue il calcio.

Limpidezza che, inizialmente, era sembrata essere anche nel Var ma che negli ultimi mesi ha lasciato sempre più perplessi i tifosi. Se questa procedura dovesse essere ampliata anche all’Italia potrebbe costituire un passo in avanti considerevole.

Attualmente, infatti, gli arbitri sembrano essere al centro di critiche e di analisi: il motivo i tanti errori sul campo, l’incomprensione con le scelte della sala Var e le dinamiche da dietro le quinte che ci sarebbero attorno.

Qualora nei prossimi anni verrà utilizzato questo nuovo metodo si potrebbe arrivare ad un tipo di comunicazione più diretto e più coinvolgente per chi segue il calcio dall’esterno e che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione calcistica a tutti gli effetti.