Dal 1 settembre nello Stato di New York entrerà in vigore la nuova legge che amplia la definizione legale di stupro. Adesso, rientreranno nella normativa diversi tipi di “contatti non consenzienti, come ad esempio il bloccare la vittima per abusarne, anche senza penetrazione.
USA, si amplia la definizione di stupro. Hochul (gov. Stato di New York): “Il nuovo testo eliminerà le zone grigie della normativa”
Il Caso Donald Trump ha suscitato molte polemiche e una sentenza senza precedenti: il pagamento di ben 83,3 milioni di dollari di danni causati dal processo per diffamazione alla scrittrice Jean Carroll. L’attuale legge in vigore negli Stati Uniti, infatti, prevede che siano imputabili come casi di “stupro” solamente gli atti coercitivi sfociati nella concreta penetrazione attraverso il pene della vagina.
Questo ha creato molti problemi legati alle scappatoie e alle zone grigie sfruttabili dagli imputati, che si sono appigliati alle “tecnicalità fisiche” del reato, che di fatto esclude gli atti non consensuali che, però, riguardano anche abusi a livello orali e anale, oltre che vaginale. Infatti, la governatrice dello Stato di New York, primo fra i 50 Stati ad aver adottato la nuova legge, Kathy Hochul ha spiegato:
Il problema è che lo stupro è un reato difficile da provare. Le tecnicalità fisiche di questo atto confondono i giurati e umiliano le vittime, creando una zona grigia che gli imputati sfruttano a loro vantaggio
Lo Stato di New York ha, perciò, deciso di inasprire l’approccio processuale nel momento in cui si dovrà affrontare un caso di violenza sessuale, sia che sia consumata integralmente che no. Una differenza importante che sta alla base del processo Trump-Carroll.
Il processo Trump-Carroll
La causa per diffamazione intentata da Trump contro Jean Carroll si è conclusa con la condanna per il magnate americano al risarcimento della scrittrice, dopo che quest’ultima lo aveva accusato di uno stupro accaduto negli anni ’90.
La giuria del primo processo aveva respinto l’accusa di stupro proprio sulla base della mancata penetrazione della donna. La scrittrice aveva raccontato di essere stata bloccata in uno spogliatoio di un grande magazzino e violata solamente con le dita. Questo ha permesso all’ex presidente degli Stati Uniti di evitare di rientrare nella categoria di reato più grave, pur rimanendo l’accusa di aggressione sessuale.
Grazie alla sentenza, altri Stati hanno iniziato a valutare la propria definizione legale del termine, alla luce del suo significato troppo ristretto. Persiste, però, ancora una forte derubricazione dei “contatti non consenzienti” ad altre categorie rispetto allo stupro.
La nuova legge è una porta a nuove tutele – ad esempio per i membri della comunità Lgbtq+ – e a una semplicità di denuncia dei crimini sessuali.