Bonus mamme 2024, perché non è in busta paga a gennaio e quando verrà accreditato? Non è scattato l’aumento dello stipendio delle lavoratrici alle dipendenze per questo mese di gennaio secondo quanto prevede la legge di Bilancio 2024 per le dipendenti con almeno due figli (le misure sono due). Slitta pertanto il bonus che era previsto per il caro vita nelle buste paga del 2024 e in quelle dal 2024 al 2026 per le famiglie numerose, con almeno tre figli. 

La ragione del mancato accredito a gennaio 2024 del bonus mamme risiede nel fatto che sarebbe servita una circolare operativa dell’Inps per dare il via alla misura. La comunicazione non è arrivata. Tuttavia, le lavoratrici non perderanno la quota del bonus non pagata a gennaio la recupereranno nei prossimi pagamenti. 

Bonus mamme 2024, perché non è in busta paga a gennaio e quando sarà accreditato

Non è arrivato nelle buste paghe degli stipendi delle lavoratrici, il bonus mamme 2024 per la mensilità di gennaio. Per questo mese, dunque, slitta l’accredito della misura prevista dalla legge di Bilancio 2024 per aumentare gli stipendi delle donne lavoratrici alle dipendenze e mamme.

Il motivo della mancata erogazione riguarda l’assenza di una circolare operativa da parte dell’Inps. L’Istituto di previdenza non ha provveduto a dare il via alla misura e, pertanto, il bonus slitta alle prossime mensilità. Il ritardo dell’Inps, a sua volta, è dettato da ragioni di controlli sulla normativa della privacy e, in particolare, all’accesso dei dati dei dipendenti aziendali, in primis dei codici fiscali. 

Il fatto che non sia stata versata la quota parte di gennaio 2024 della misura non vuol dire che l’accredito sarà perso. Infatti, le lavoratrici mamme recupereranno la parte spettante della mensilità di gennaio 2024 successivamente. 

Bonus mamme 2024 gennaio, come funziona la misura? 

La misura del bonus mamma 2024 è prevista a decorrere dal 1° gennaio dalla legge di Bilancio. In realtà, i bonus sono due ed entrambi riservati alle donne lavoratrici alle dipendenze, con contratto a tempo indeterminato, nonché mamme di almeno due figli. 

La prima misura è riservata alle donne con due figli, con bonus corrispondente all’importo dei contributi previdenziali versati, a proprio carico, dalla lavoratrice dipendente. Di norma, la quota dei contributi a carico dei dipendenti è pari al 9,19%.

Tale aliquota non dovrà essere versata all’Inps ma accreditata in busta paga. I contributi, ai fini della futura pensione, non risulteranno persi in quanto coperti dalle risorse stanziate dallo stato. Per le madri di due figli, il cui ultimo non deve aver compiuto l’età di 10 anni, lo sconto contributivo sarà valido fino a tutto il 2024. La mensilità di gennaio, pertanto, sarà recuperata nei prossimi accrediti. 

Incentivo per le madri lavoratrici, quale beneficio dura dal 2024 al 2026 e chi può riceverlo? 

La seconda misura di bonus mamme 2024 prevede la fruizione dei contributi a proprio carico delle donne lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e mamme di almeno tre figli, dei quali l’ultimo non deve aver già compiuto l’età di 18 anni. La misura, che consiste dunque nello sconto dei contributi del 9,19% come la precedente, rimarrà in vigore per tre anni, dal 2024 a tutto il 2026.

Anche in questo caso, l’aumento dello stipendio avviene con il trasferimento della quota dei contributi previdenziali nel netto di busta paga, senza che vengano intaccati i versamenti Inps per la futura pensione. 

Di quanto aumenta lo stipendio netto in busta paga con il bonus mamme? 

Lo sconto sui contributi non ha degli importi di retribuzione massimi, mentre può arrivare a stabilire uno sconto sui contributi fino al tetto di 3.000 euro lordi all’anno. Ciò significa che, al netto in busta paga, la lavoratrice può ottenere uno sconto netto fino a 1.777 euro. Recentemente avevano riportato alcune simulazioni sui cedolini di busta paga delle lavoratrici. Il bonus è riconosciuto in automatico e non è necessario presentare una formale domanda al datore di lavoro. 

In tutto, per il bonus mamme di tre figli è stimata una platea di 111.000 lavoratrici, mentre le beneficiarie per il solo 2024 della misura riservata alle madri di due figli è di 571.000 lavoratrici.