Un importante segnale di legittimazione, così il presidente di Alternativa Popolare Paolo Alli ha definito il messaggio inviato dal capogruppo del Partito Popolare Europeo Manfred Weber. Il partito di Stefano Bandecchi ha tenuto durante lo scorso weekend il suo primo congresso nazionale ed ha partecipato ai lavori del Ppe pochi giorni fa a Bruxelles.

Cosa rappresenta per Alternativa Popolare il messaggio del presidente del PPE Weber durante il congresso dello scorso weekend?

Rappresenta un importantissimo segnale di legittimazione anche se siamo iscritti da 10 anni al Ppe. E’ la dimostrazione che la nostra appartenenza alla famiglia popolare è piena e convinta. I contenuti del messaggio sono molto ampi e riguardano tante tematiche care all’Ue in vista delle prossime elezioni, dimostrano come il Ppe sia attento alle persone e ai cittadini ed ha un manifesto e un programma fatto di cose concrete nello stile di Alternativa Popolare e di Stefano Bandecchi“.

E’ un riconoscimento pieno della nostra legittima appartenenza ai popolari ed una sottolineatura dei programmi del popolarismo europeo. Un gesto sicuramente molto importante perché ci sono in Italia forze politiche o singoli personaggi che si permettono di dare patenti di popolarismo che non corrispondono alla realtà: l’unica che conta è che siamo membri del Ppe e non abbiamo mancato mai un appuntamento o un’assemblea“.

Eravamo a Bruxelles ieri e l’altro ieri per un’assemblea politica in cui si è parlato del manifesto per il prossimo congresso di Bucarest che si terrà il 6 ed il 7 marzo

Qual è il contributo che Alternativa Popolare intende dare al PPE nei prossimi anni, con un ruolo sempre più da protagonista?

“Anzitutto un contributo potrebbe essere dare eletti al Parlamento europeo alle prossime elezioni, l’impresa è ardua dato che la soglia di sbarramento è del 4% ma ci proveremo. Noi mettiamo a disposizione del Ppe tutto il bagaglio di esperienze che costruiamo e stiamo costruendo con la guida di Stefano Bandecchi”.

I prossimi appuntamenti elettorali rappresentano un’occasione per certificare la costante crescita del partito?

“Io sono convinto di sì. La crescita del partito si vede soprattutto nel radicamento territoriale. Già mesi fa abbiamo ampliato la platea dei referenti sui nostri territori quindi sono certo che le elezioni saranno il momento di raccolta del nostro lavoro”.

“Per un partito come il nostro è sempre una corsa contro il tempo, ci sono realtà che sono rappresentate in Parlamento da parecchio tempo ma vediamo anche che c’è una diaspora di piccoli partiti con capacità modeste. Quello che Bandecchi fa anche dal punto di vista personale e dalla resa mediatica sta dando una mano. Dopo il congresso di Terni c’è stato un aumento dell’attenzione nei nostri confronti”.

La posizione di Alternativa Popolare sulla guerra in Ucraina resta ferma sulla necessità di supportare Kiev fino alla fine?

“Sì questo è chiaro nel messaggio di Weber. Noi un anno grazie alla generosità di Stefano Bandecchi abbiamo donato 108 generatori di corrente agli amici ucraini nell’ambito di una campagna lanciata dal Parlamento europeo di cui il Ppe si è fatto alfiere“.

“Il nostro è stato uno dei gesti più importanti fra tutti i partiti europei aderenti al Ppe, noi siamo convintissimi che la guerra di difesa del popolo ucraino è anche una difesa della nostra libertà”.

“L’altro ieri era presente ai lavori del Ppe a Bruxelles anche l’ex presidente ucraino Petro Porošenko che ha fatto un intervento molto sentito rispetto alla necessità che l’Europa e le democrazie occidentali continuino a sostenere l’Ucraina. Noi siamo sempre stati in prima linea e continuiamo a essere convinti di questo”.