La Ineos-Grenadiers vuole salvare il Tour of Britain. La corsa ciclistica britannica, la più importante che si svolge nel territorio inglese, è in seria difficoltà da diverso tempo, e si è parlato a lungo di una possibile cancellazione dal calendario. La formazione britannica, la più ricca al mondo con i suoi 50 milioni di euro l’anno di budget complessivo, vuole intervenire per far sì che la corsa non si perda.

Tour of Britain, la Ineos-Grenadiers al fianco degli organizzatori

La manifestazione britannica dovrebbe, nel corso del 2024, spegnere le 20 candeline. L’ex comitato organizzatore del Tour of Britain, SweetSpot, è entrato in “liquidazione volontaria” all’inizio di gennaio in quanto ha aver dovuto affrontare cause legali per oltre 1 milione di sterline. La società britannica ha gestito la gara dal 2004 al 2023, ma British Cycling ha ritirato l’accordo con SweetSpot. La società doveva infatti ancora versare nelle casse della federazione britannica circa 750.000 sterline, somma che si riferisce anche a tutti gli arretrati del passato.

il nuovo CEO John Allert ha cercato di lavorare fin da subito per far sì che il Tour of Britain non si perdesse. Trattandosi della corsa di casa, la Ineos-Grenadiers ha quindi deciso di lavorare al fianco degli organizzatori per far sì che in Gran Bretagna ci possa essere ancora una prestigiosa gara di ciclismo su strada. La notizia dell’intervento della Ineos-Grenadiers per il Tour of Britain è stata resa nota dallo stesso Allert, il quale ha dichiarato di essere desideroso di collaborare con la squadra britannica per salvare la gara.

La corsa potrebbe continuare

Allert è stato promosso a CEO del Tour of Britain proprio in seguito a diversi cambiamenti societari che hanno riguardato la Ineos-Grenadiers. Dopo l’addio di Rod Ellingworth e il ritiro di Dave Brailsford dal suo ruolo operativo, in quanto è diventato coordinatore di tutte le attività delle squadre sponsorizzate da Ineos, Allert è stato chiamato in causa per salvare le sorti della corsa. Grazie all’intervento di Ineos-Grenadiers, il Tour of Britain potrebbe salvarsi, mentre è ancora incerto il futuro della corsa femminile.

Ineos-Grenadiers, Bernal ritrova le sue buone sensazioni

In casa Ineos-Grenadiers sono arrivate recentemente delle buone notizie da Egan Bernal. Il vincitore del Tour de France 2019 e del Giro d’Italia 2021 ha preso parte ai campionati nazionali in Colombia come prima gara della stagione e ha ottenuto un sesto posto a cronometro oltre a un terzo posto nella prova in linea. Bernal ha chiuso alle spalle di Alejandro Osorio (GW Erco Shimano), che si è laureato campione colombiano, e di Sergio Higuita (Bora-hansgrohe). Il corridore, che ha perso tutta la stagione 2022 a causa di un terribile incidente in allenamento, quando è finito contro un autobus, ha affermato di sentirsi decisamente meglio rispetto al passato e di aver trovato la giusta condizione di forma, almeno per ora. I campionati nazionali potrebbero essere quindi un nuovo punto di partenza per Egan Bernal, corridore cresciuto sportivamente in Italia e che da diversi anni difende la maglia del team inglese. Nel corso del 2023 Bernal non ha ottenuto grandi risultati, ma se dovesse tornare ad avere il colpo di pedale del 2019 e del 2021 potrebbe davvero provare a lottare per la classifica generale del Tour de France con Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. E’ ancora presto per poter lanciare un guanto di sfida contro i suoi avversari, ma il colombiano può davvero puntare a tornare il corridore che era, provando a fare classifica in una grande corsa a tappe, dove può far valere le sue doti di scalatore.