Secondo quanto emerge da un’indagine Istat, i medici italiani sono i più anziani d’Europa. Nel 2021, il 55,2% aveva più di 55 anni, contro il 44,5% di Francia, il 44,1% di Germania e il 32,7% della Spagna. Inoltre, l’analisi mette in evidenza una caranze di dottori nel nostro Paese. La branca della medicina più colpua sarebbe quella della Medicina generale, settore nel quale sono sempre di meno i porfessionisti coinvolti.
Sanità italiana sempre più “vecchia”: secondo l’Istat, più della metà dei medici supera i 55 anni
L’indagine è stata realizzata dall’Istituto nazionale di statistica, sulla base di un’analisi condotta su alcuni disegni di legge relativi all’accesso ai corsi di laurea in Medicina. In Italia, più della metà dei professionisti del settore supera i 55 anni. Se l’età si alza, si abbassa invece il numero di medici sul territorio nazionale: il nostro Paese infatti si posiziona al 14° posto tra le nazioni europee per numero di dottori ogni 100mila abitanti (410,4).
Risale a circa un anno fa la modifica dei contratti per la categoria, quando il governo ha stanziò più di 600 milioni di euro per gli incrementi in busta paga. Aggiustamenti che produrranno un trend positivo solo nel tempo, mentre al momento si registra una carenza di personale medico a livello nazionale, soprattutto nella Medicina generale.
Largo alle nuove leve: aumentano i laureati in Medicina
Nonostante l’esame di ammissione ai corsi di laurea sia da un po’ di tempo al centro di diverse polemiche, i laureti in Medicina sono quasi raddoppiati rispetto al 2010. Negli ultimi due anni si è registrata una leggera flessione, che non dovrebbe però interrompere il trend positivo. Gli studenti dei corsi di specializzazione sono invece circa 49,2 mila, con un aumento del 73,7% rispetto al biennio 2017/2018.