La giacenza media sul conto corrente può esercitare un’influenza rilevante sulla determinazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

Nel caso in cui l’importo medio sul conto corrente sia particolarmente elevato, ciò potrebbe suggerire una condizione economica favorevole, risultando in un effetto sfavorevole sul calcolo dell’ISEE, con conseguente aumento del valore complessivo.

Al contrario, se l’importo medio sul conto corrente è basso o addirittura negativo, ciò potrebbe indicare una situazione finanziaria più precaria, producendo un impatto positivo sul calcolo dell’ISEE, con conseguente diminuzione del valore complessivo.

Tuttavia, l’ISEE è influenzato da diversi fattori, quali il reddito, il patrimonio immobiliare e altre fonti di reddito e supporto. Pertanto, l’importo medio sul conto corrente costituisce solamente uno degli elementi presi in considerazione nella valutazione completa dell’ISEE.

Quanto deve essere la giacenza media per ISEE basso?

La giacenza media sul conto corrente per avere un ISEE basso deve essere al di sotto dei 15.493,71 euro.

L’ISEE è determinato da due componenti: l’Indicatore della Situazione Economica (Ise) e la Scala di Equivalenza (Se). Il valore finale dell’ISEE si ottiene dividendo l’Ise per la Se, riflettendo la situazione economica del nucleo familiare.

L’Ise tiene conto sia dei redditi che dei patrimoni dei membri del nucleo familiare, aggiornati a due anni prima della presentazione della DSU. Nel calcolo dell’Ise, i redditi hanno un peso maggiore rispetto ai patrimoni, e la formula applicata è:

Isr(redditi)+20%Isp(patrimoni)

Per quanto riguarda il patrimonio, sia immobiliare che mobiliare, si considera solo il 20% del valore totale. I soldi presenti sul conto corrente non influenzano l’ISEE fino a una soglia di 15.493,71 euro, poiché al di sotto di tale importo non vengono presi in considerazione. Superata questa soglia, il differenziale tra l’importo sui conti correnti e la soglia ha lo stesso peso del patrimonio immobiliare nel calcolo dell’Isp.

Cosa succede all’ISEE se aumentano i soldi sul conto corrente?

Quando il patrimonio mobiliare supera la soglia dei 15.493,71 euro, si somma al patrimonio immobiliare. Il 20% del totale viene poi aggiunto ai redditi, determinando un aumento dell’Indicatore della Situazione Economica (Ise) e, di conseguenza, dell’ISEE, mantenendo invariata la scala di equivalenza.

Prendiamo ad esempio una famiglia composta da due membri con una scala di equivalenza di 1,57. Supponiamo che tra il 2021 e il 2022 il reddito sia rimasto costante a 20.000 euro all’anno, così come il patrimonio immobiliare a 30.000 euro. Tuttavia, a causa di un’eredità, il patrimonio mobiliare è aumentato da 15.000 a 30.000 euro.

L’ISEE 2023 è stato calcolato come segue:

  • Isp: 30.000 euro + 0 (poiché il patrimonio mobiliare era inferiore alla franchigia)
  • Isr: 20.000 euro
  • Ise: 20.000 + (20% di 30.000) = 26.000 euro
  • Isee: 26.000/1,57 = 16.560 euro

L’ISEE 2024, invece, sarà:

  • Isp: 30.000 + (30.000 – 15.493,71) = 44.506,29 euro
  • Isr: 20.000 euro
  • Ise: 20.000 + (20% di 44.506,29) = 28.901,25 euro
  • Isee: 28.901,25/1.57 = 18.408,44 euro

In questo caso, un aumento di 15.000 euro nei risparmi comporta solo un modesto aumento di 2.000 euro sull’ISEE. Da notare che un incremento del reddito avrebbe avuto un impatto più significativo sull’ISEE, poiché la differenza sarebbe stata presa in considerazione al 100%, a differenza del 20% previsto per i patrimoni.