La vicenda legata ad Ilaria Salis è giustamente salita alla ribalta delle cronache nazionale. A commentare il caso sono stati anche Riccardo Molinari e Francesco Silvestri, rispettivamente esponenti di Lega e Movimento Cinque Stelle.

Ilaria Salis, le reazioni di Molinari (Lega) e Silvestri (M5S)

Molinari ai microfoni di Tag24.it ha affermato come non sia necessario politicizzare il caso. La situazione, dal suo punto di vista, non dipende dall’esecutivo guidato da Viktor Orban. Il politico della Lega, tuttavia, crede che ogni sforzo diplomatico vada portato avanti per risolvere la situazione:

“A me le catene impressionano. Ritengo che quello subito dalla Salis sia un trattamento inumano, non compatibile con il diritto dell’Unione Europea e i nostri standard di civiltà. Gli esponenti del centrodestra tuttavia dicono una cosa giusta quando affermano che il caso non vada politicizzato. In Ungheria la Magistratura è indipendente come in Italia. Siamo al governo e stiamo lavorando ad una mozione”.

Silvestri attacca il Governo: “Non mi sorprende il ritardo”

Silvestri invece ha affermato come il Movimento Cinque Stelle conoscesse il caso dell’insegnante arrestata in Ungheria. Il capogruppo dei pentastellati alla Camera tuttavia non è sorpreso dalla condotta dell‘esecutivo italiano. Giorgia Meloni in ogni caso ha sentito telefonicamente Orban nella serata di ieri 30 gennaio 2024:

“Conoscevamo il caso Salis, ovviamente non in queste misure, e a differenza del governo italiano ci siamo interessati. Adesso attendiamo la risposta dell’esecutivo, da cui non mi sarei aspettato una capacità di reazione diversa. Lollobrigida era impegnato a parlare di fusilli nello spazio e contemporaneamente non vedeva questioni d’interesse nazionale più rilevanti”.

Crippa: “Attendiamo la verità, non entriamo nella giurisdizione di altri Paesi”

Anche Andrea Crippa, esponente della Lega, ha commentato la vicenda:

“Al nostro partito dispiace questa situazione, spero che Salis dimostri la propria innocenza. Non spetta alla politica entrare nella giurisdizione di altri Paesi, attendiamo la verità e vedremo cosa emergerà. Non guardiamo solo le cose che interessano ad una parte politica, che è d’accordo con i manifestanti che vanno con toni violenti alle manifestazioni. Né la Meloni, né Crippa né il governo possono farci qualcosa su come vengono trattati i carcerati in Ungheria. Le immagini comunque sono immagine inumane”.