Con l’inizio del triennio 2022-2024, il settore pubblico italiano si prepara a ricevere il rinnovo del contratto degli statali, guidato stavolta da un approccio innovativo e orientato al merito. Il primo settore a intraprendere questo cammino è la Sanità, che pone le basi per un modello contrattuale rinnovato e più efficace, in linea con le direttive stabilite dal ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

Rinnovo contratto statali 2022-2024: cosa dice la Direttiva Madre

La “direttiva madre“, firmata dal Ministro Zangrillo, definisce le linee guida per i prossimi accordi nel settore pubblico. Questo documento, essenziale per il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, e per le trattative con i sindacati, stabilisce una nuova rotta per la Pubblica amministrazione, con un budget annuo di 9,95 miliardi di euro destinati ai rinnovi contrattuali.

Rinnovo contratto statali: si inizia dalla Sanità

Il settore sanitario sarà il primo a intraprendere il processo di rinnovo contrattuale per il periodo 2022-2024. Il recente accordo per i dirigenti medici per il triennio 2019-2021 ha già introdotto significativi aumenti retributivi e arretrati consistenti, segnando un precursore dei cambiamenti previsti per i nuovi accordi.

Rinnovo contratto statali 2022-2024: aumenti stipendio e merito al centro

I nuovi contratti pubblici si concentreranno sul valore del merito e della produttività individuale, modificando i tradizionali parametri di valutazione. Questo cambio di paradigma vuole tendere a superare i modelli precedenti, basati principalmente sull’anzianità di servizio, per favorire un sistema di rewarding più equo e incentrato sulle prestazioni effettive.

Gli aumenti medi previsti nei nuovi contratti saranno del 5,78%, con un importo medio di circa 190 euro. Parte rilevante dei fondi sarà destinata al salario di produttività, enfatizzando l’importanza delle valutazioni individuali e collettive nelle progressioni economiche.

Per realizzare questa trasformazione, sarà fondamentale rivedere e aggiornare i sistemi di valutazione, evitando l’assegnazione indiscriminata di valutazioni massime. Gli obiettivi da raggiungere diventeranno un pilastro centrale nel nuovo sistema, come sottolineato nella recente comunicazione di Zangrillo alle amministrazioni pubbliche.

I premi di risultato per chi non lavora bene e in modo produttivo, saranno invece tagliati drasticamente, a partire da un minimo del 30% secondo le ultime voci. Chi lavora bene, in modo produttivo e con merito, avrà gli aumenti stipendiali legati ai risultati e agli obiettivi raggiunti e potrà veder riconosciuto anche eventualmente un nuovo scatto di stipendio.

Il ruolo della formazione

Anche la formazione giocherà un ruolo cruciale nel nuovo modello. Gli obiettivi formativi, chiari e concreti, saranno finalizzati all’incremento dell’efficienza e dell’efficacia del lavoro pubblico, sottolineando l’importanza di una formazione adeguata e tempestiva per dirigenti e personale.

La direttiva emessa a novembre sulla misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici mira a implementare una strategia di piena valorizzazione del merito, allineandosi ai modelli europei e dell’OCSE. Rinno

Rinnovo contratto scuola 2022-2024: ultime notizie

Il Contratto Scuola Istruzione e Ricerca per il biennio 2019/21 è stato definitivamente firmato il 18 gennaio 2024, con un focus sul rinnovo per il biennio 2022/24. Dal 2022, è attiva l’indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2022/24, con varie percentuali degli stipendi tabellari applicate in diversi periodi fino al 2023. Quest’indennità prevede deduzioni per i contributi e l’applicazione dell’IRPEF a seconda delle fasce di reddito. Il Ministro Valditara ha espresso l’intento di rinnovare il contratto entro il 2024, con un aumento medio di stipendio previsto di quasi 300 euro al mese.

Anche in questo comparto, la differenziazione degli stipendi in base alla valutazione delle performance sarà un elemento chiave nel prossimo rinnovo contrattuale, con un’enfasi sul merito come indicato dal Ministro Zangrillo. Tuttavia, per il settore della Scuola, il meccanismo di valutazione del merito e il ruolo degli scatti di anzianità rimangono da definire, con il Ministro Valditara incaricato di adattare queste indicazioni alle specificità del comparto scolastico.