La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha deciso di rinviare l’attesa decisione sull’approvazione o meno di un ETF spot su Ethereum. La domanda in questione è stata presentata da Grayscale Investments e anche in questo caso ha destato enorme aspettativa tra i trader interessati.
Nel farlo, la SEC ha deciso intanto di aprire la fase riservata ai commenti del pubblico. Chi è intenzionato a farlo, quindi, potrà presentare le sue argomentazioni, dati e opinioni per iscritto. L’avviso dell’ente di vigilanza dei mercati finanziari degli Stati Uniti è stato pubblicato il passato 25 gennaio e, naturalmente, è stato oggetto di grande attenzione, considerata la rilevanza della questione.
ETF Ethereum spot: cosa sta accadendo, precisamente?
L’avviso pubblicato dalla SEC il 25 gennaio era stato largamente previsto dagli osservatori. In pratica la questione relativa all’ETF spot sulla seconda criptovaluta in termini di capitalizzazione di mercato sta ripercorrendo lo stesso cammino di quelli su Bitcoin.
La questione è stata originata nel passato mese di ottobre, quando Grayscale ha presentato alla SEC la richiesta di convertire le azioni del suo Grayscale Ethereum Trust in un ETF Ether spot. Naturalmente, in molti hanno associato la questione a quella relativa agli ETF spot su Bitcoin, approvati il passato 10 gennaio.
Il pronostico che continua a girare in queste ore è abbastanza consolidato e prevede l’approvazione da parte della SEC per il prossimo mese di maggio. Un pronostico il quale tiene in conto proprio i tempi che hanno contrassegnato l’approvazione dell’ETF spot su BTC.
Il rapporto di JPMorgan
La questione dell’ETF spot su Ethereum è stata affrontata di recente anche dagli analisti della banca d’affari JPMorgan. Il risultato del loro lavoro si è concretizzato in un rapporto in cui il giudizio è rimasto praticamente in sospeso. Secondo loro, infatti, le probabilità di un’approvazione da parte della SEC sono intorno al 50%.
È stato il Managing Director di JPMorgan, Nikolaos Panigirtzoglou, ad affermare al proposito che la SEC starebbe mantenendo la sua posizione originaria sulle criptovalute. In pratica, secondo l’autorità di vigilanza, solo Bitcoin sarebbe da considerare tale, mentre tutte le altre sarebbero titoli non registrati.
Un giudizio che ha spinto qualcuno a riconsiderare le parole di Gary Gensler in occasione della recente approvazione dell’ETF spot su Bitcoin: “Quello che abbiamo fatto questa settimana, è stato approvare un prodotto spot su questo asset chiamato Bitcoin, che non è un titolo, ma una commodity, così come in passato abbiamo avuto prodotti spot basati su oro e argento.”
Un no all’ETF spot Ethereum sarebbe contraddittorio
Se quelli di JPMorgan non si sbilanciano più di tanto, più positivo è però l’atteggiamento degli esperti ETF di Bloomberg. Secondo James Seyffart ed Eric Balchunas, gli ETF Spot su ETH hanno il 70% di possibilità di essere approvati entro maggio.
In particolare, secondo Seyffart la SEC ha implicitamente accettato gli ETF Futures su Ethereum come dei Futures su materie prime. Nel caso in cui definisse Ethereum alla stregua di titolo, l’autorità non andrebbe solo contro l’industria delle criptovalute, ma anche contro la CFTC. Proprio per questo motivo, non si dovrebbero avere sorprese negative sugli ETF spot riservati a Ethereum.
Un giudizio a supporto del quale è poi sopraggiunto Balchunas. Proprio lui, infatti, ha affermato che stando ad informazioni da lui ricevute, i lavori dietro le quinte sembrano preludere ad una felice risoluzione della questione.
Occorre ricordare che oltre a Grayscale, anche altri giganti finanziari hanno deciso di impegnarsi negli ETF spot su Ethereum. A partire da BlackRock e Ark Investment. Quest’ultima, in particolare, ha dato vita ad una collaborazione con 21 Shares, sfociata nell’ARK 21Shares Ethereum ETF. Considerati gli interessi in gioco, non stupisce quindi l’attenzione dell’opinione pubblica verso la vicenda in atto.