La questione riguardante l’ammissibilità al bonus bollette per coloro che percepiscono l’assegno di inclusione è emersa a seguito di modifiche normative che hanno influenzato i requisiti per ottenere il bonus sociale. I cambiamenti hanno interessato le condizioni stabilite dall’Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), e sono diventati rilevanti con la cessazione del reddito di cittadinanza.
Il Bonus bollette spetta a chi prende l’Assegno di inclusione?
Tutti i nuclei familiari beneficiari di assegno di inclusione rientrano nel diritto al bonus bollette, poiché il loro Isee li qualifica per tale agevolazione. Non è necessario un riconoscimento automatico, in quanto il beneficio sarà comunque ottenuto presentando una Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per la certificazione Isee.
Il bonus sociale per le bollette dunque è garantito a tutti i nuclei familiari che percepiscono l’assegno di inclusione, non perché sono titolari di quest’ultimo, ma perché sicuramente possiedono un valore Isee che li rende idonei al bonus bollette stabilito per il 2024.
Tuttavia, è importante considerare che, a partire dal 2024, l’Isee aggiornato è richiesto solo dal mese di marzo per coloro che ricevono l’assegno di inclusione, ma tale tempistica non si applica al bonus sociale, il quale è concesso automaticamente solo se si soddisfano i requisiti e richiede un Isee aggiornato per essere attivato. L’Arera precisa che dopo la presentazione della Dsu, occorre circa un mese per individuare la fornitura su cui applicare lo sconto, e quindi, se si attende il mese di marzo per rinnovare l’Isee, si rischia di ottenere il primo sconto in bolletta del 2024 solo a partire dal mese di aprile.
Perché il Bonus bollette non è automatico per i percettori di Adi?
Fino al 31 dicembre 2023, il bonus sociale per le bollette era assegnato automaticamente ai beneficiari che appartenevano a un nucleo familiare con reddito o pensione di cittadinanza. Tuttavia, attualmente, il requisito di appartenenza a un nucleo familiare con assegno di inclusione non è incluso tra i criteri richiesti. In pratica, mentre il bonus sociale per le bollette di luce, acqua e gas era automaticamente concesso con il reddito di cittadinanza, lo stesso non accade per chi percepisce l’assegno di inclusione.
Questo cambiamento è da ricondurre al periodo in cui è stato introdotto il reddito di cittadinanza nell’aprile 2019. Inizialmente, il bonus bollette doveva essere richiesto, ma a partire dal 1° gennaio 2021 è stato concesso automaticamente ai cittadini che soddisfano i requisiti, senza necessità di presentare domanda.
È importante notare che in passato, per avere diritto al bonus sociale, era necessario avere un Isee non superiore a 8.265 euro (o 20.000 euro per nuclei familiari numerosi con almeno 4 figli a carico). La concessione del bonus bollette a coloro che percepivano reddito e pensione di cittadinanza aveva senso, in quanto il loro Isee poteva arrivare fino a 9.360 euro all’anno.
Per quanto riguarda l’Assegno di inclusione, il riconoscimento automatico del bonus bollette non è stato implementato, poiché questo beneficio di sostegno al reddito è già concesso ai nuclei familiari con un Isee massimo di 9.360 euro. Tuttavia, nel 2024, per avere diritto al bonus sociale per le bollette, è richiesto un Isee non superiore a 9.530 euro all’anno (o 20.000 euro per famiglie numerose con almeno 4 figli a carico).