Giovanni Bosco, meglio noto come Don Bosco, è stato un celebre uomo di chiesa canonizzato nel 1934, nonché un personaggio passato alla storia come pedagogo e soprattutto come fondatore del noto gruppo dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. È considerato un Santo ed è venerato all’interno della Chiesa cattolica.
Chi era Giovanni Bosco: la storia
Nato il 16 agosto 1815 a Castelnuovo d’Asti, Giovanni Melchiorre Bosco, è considerato uno dei principali santi sociali torinesi. È deceduto poi a Torino all’età di 72 anni il 31 gennaio del 1888. Ormai da diversi anni, proprio in occasione dell’anniversario della sua morte, in Italia e nel mondo si celebra e si ricorda questo Santo.
A beatificarlo fu Papa Pio XI il 2 giugno del 1929. Poi, qualche anno dopo, precisamente nell’aprile del 1934, lo stesso Pontefice lo canonizzò. Il santuario principale di Don Bosco si trova a Torino, città in cui lui visse e portò il suo messaggio cristiano: è quello di Maria Ausiliatrice.
Egli oggi è considerato il patrono di alcune città italiane come Lignano Sabbiadoro e Soverato. È inoltre il protettore degli educatori, degli scolari, dei giovani, degli studenti degli editori, degli ispettori del lavoro e degli ispettori tecnici del lavoro.
Lo ricordiamo in particolar modo come inventore dell’oratorio, un punto di ritrovo per lo svago e l’incontro dei giovani, nonché un luogo di riferimento per l’educazione di bambini e ragazzi. Don Bosco dedicò la sua intera vita propria ciò.
È stata una figura importantissima per il mondo della Chiesa e non solo. È stato lui a dare vita per primo all’oratorio di san Francesco di Sales, creando poi l’omonima Pia società e alle Figlie di Maria Ausiliatrice.
La biografia del Santo: il sogno a 9 anni
Come raccontano i libri, i documenti, i testi e le testimonianze sulla sua vita, egli fu un personaggio centrale nel sistema dell’educazione dei giovani e dei ragazzi, ai quali egli dedicò tutta la vita e il suo lavoro.
Possiamo sostenere che lui è stato un innovatore in questo settore, segnandone in modo indelebile e importante la storia.
Come abbiamo detto, proprio grazie a Giovanni Bosco è nato l’oratorio. In un primo momento l’obiettivo del religioso era quello di salvare e riunire i ragazzi usciti dal riformatorio ed indirizzarli sulla corretta via.
La funzione sociale dell’oratorio poi negli anni è cambiata e il luogo ha accolto sempre più giovani, diventando un vero e proprio punto di riferimento. Famosa è la seguente frase a lui attribuita:
Mi basta che voi siate giovani perché io vi ami assai.
Per quanto riguarda la sua vita, sappiamo che la tradizione racconta che egli all’età di 9 anni fece un sogno davvero particolare. Tale sogno influenzò la decisione dell’uomo di intraprendere un determinato cammino religioso vocazionale.
Secondo quanto si narra, egli vide una donna splendere come il sole che, in sogno gli chiese di essere sempre “umile, forte e robusto”. Gli disse inoltre di aiutarla a trasformare i lupi in agnelli, sotto la sua guida e il suo insegnamento.
La signora che apparve a Giovanni quando era ancora un bambino era, secondo la tradizione cristiana, la Madonna venerata come Maria Ausiliatrice. Si racconta che proprio lei fu la sua maestra. Gli indicò la strada da seguire e gli insegnò come comportarsi per raggiungere quanto predetto nel sogno.
E così poi lui fece. Dopo la formazione e gli studi, entrò nel mondo ecclesiastico e si diede subito da fare per aiutare i più piccoli, i più indifesi e i ragazzi più feriti dalla vita. Fece questo finché non morì all’età di 72 anni.
Oggi i Salesiani e tutta la famiglia di don Bosco portano avanti, ormai da decine e decine di anni, gli insegnamenti dell’uomo che è stato reso Santo poi nel 1929.
Il 31 gennaio di ogni anno nel mondo si celebra anche la Giornata internazionale della zebra.