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Guerra a Gaza, Hamas al Cairo per valutare la proposta di tregua. Netanyahu chiede la fine della missione dell’UNRWA

La guerra nella Striscia di Gaza fa registrare una possibile apertura dei miliziani di Hamas a una proposta di pace. Uno dei leader si recherà al Cairo per valutarla, mentre restano pesanti gli strascichi per lo scandalo che ha colpito l’UNRWA.

Un nuovo spiraglio di speranza per una possibile tregua. Così si apre la giornata di oggi in Medio Oriente, con una proposta di tregua che sarà valutata al Cairo da uno dei capi di Hamas.

Intanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia la condizione critica dell’ospedale Nasser, uno dei pochi rimasti funzionanti a Gaza.

Netanyahu chiede la fine della missione dell’UNRWA

22:55
netanyahu

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto la fine della missione per la prima volta davanti le telecamere: “Penso che sia ora che la comunità internazionale e le stesse Nazioni Unite comprendano che la missione dell’UNRWA deve finire”.

Blinken sottolinea l’importanza del lavoro umanitario dell’Onu a Gaza

22:00

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha evidenziato l’importanza del lavoro umanitario delle Nazioni Unite a Gaza e lo definisce “essenziale”:


“Noi lo sosteniamo fortemente e pienamente. Lavoreremo a stretto contatto con Sigrid, con Israele, con l’Egitto e con le altre parti interessate in primo luogo per massimizzare l’assistenza che entra, ma non solo per entrare a Gaza, per arrivare alle persone che ne hanno bisogno all’interno di Gaza, anche nel nord. Questo è assolutamente essenziale e cercheremo di verificare che venga svolto il lavoro necessario per affrontare e risolvere tale situazione.”

Gli Usa distruggono un missile Houthi pronto a essere lanciato nello Yemen

21:30

Il Comando centrale degli Stati Uniti ha annuncato che il missile era pronto al lancio e rappresentava “una minaccia imminente per gli aerei statunitensi che operano nella regione”.

Netanyahu: “L’Unrwa è totalmente infiltrata da Hamas”

20:35

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sostiene che l’Unrwa, l’agenzia dell’Onu pensata per sostenere  i rifugiati palestinesi, sia totalmente infiltrata dall’organizzazione terroristica.

Israele bombarda il sud del Libano

18:45

Fonti locali rivelano che Israele ha bombardato il sud del Libano, continuando la lotta contro le cellule terroristiche di Hezbollah.

Lo riferiscono i media libanesi, secondo cui nel pomeriggio sono state bombardate le località di Beit Lif, Blida, Deir Mimas, Marun Ras, Kfar Kila e Tiri.

Israele, bilancio dei soldati morti a Gaza sale a 224

18:00

Israele ha annunciato la morte di un altro soldato oggi 31 gennaio 2024. Si tratta del il maggiore Yitzhar Hoffman, un uomo di 36 anni, deceduto durante il combattimento a nord della striscia di Gaza.

Sale a 224 il bilancio dei militari israeliani morti dall’inizio del conflitto.

Il premier Netanyahu incontra le famiglie degli ostaggi

17:30

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme ha incontrato 26 rappresentanti di alcune famiglie degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia di Gaza.

Il premier ha dichiarato:


“Stiamo facendo tutto il possibile. Vi chiedo di capire che siamo veramente impegnati nel pieno senso della parola. Stiamo facendo uno sforzo reale, non per avere visibilità, ma con l’impegno di restituire tutti. Il pensiero è per tutti, lo sforzo è per tutti”.

Erdogan andrà in visita in Egitto il 14 febbraio

16:55

Il 14 febbraio è prevista una visita in Egitto di Recep Tayyip Erdogan, la prima dopo molto tempo.

Lo riporta il Middle East Eye che cita due fonti turche informate sugli sviluppi tra Turchia ed Egitto.

I due Paesi negli ultimi anni hanno avuto rapporti segnati da forti tensioni.

Aiuti umanitari nella striscia di Gaza, arresti a valico Nitzana

16:15

Alcuni manifestanti sono stati arrestati dalla polizia di Israele durante gli scontri avvenuti al valico di Kerem Shalom, mentre stavano cercando di fermare l’ingresso dei camion contenenti gli aiuti umanitari.

Secondo le fonti locali, le persone fermate sarebbero state meno di 40. L’area è diventata una zona militare chiusa dalle forze armate (Idf) per impedire altre proteste, che già negli ultimi giorni avevano bloccato il valico, chiedendo lo stop degli fino alla liberazione degli ostaggi.

Crosetto: “Nave Vulcano in rientro in Italia con bambini palestinesi”

15:57
Crosetto nave 'Vulcano'

Il ministro della Difesa Guido Crosetto annuncia che la nave ‘Vulcano’ “è salpata dal porto di Al Arish, in Egitto, per rientrare in Italia con circa 60 persone a bordo, tra bambini e accompagnatori palestinesi“.

Crosetto spiega che l’imbarcazione arriverà al porto di Civitavecchia nei prossimi giorni per poi specificare come l’iniziativa umanitaria abbia “visto impegnate solamente Italia e la Francia con lo schieramento di navi ospedale e Qatar, che ha fornito personale sanitario in supporto di nave Vulcano“.

Una volta sbarcati, ha concluso il ministro, i passeggeri saranno accolti in alcune strutture sanitarie del territorio nazionale: gli ospedali Rizzoli di Bologna, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova e Bambino Gesù di Roma.

Ambasciatore Israele in Svezia: “Non ci faremo intimidire”

15:43

Ziv Nevo Kulman, ambasciatore di Israele in Svezia, ha scritto un post su ‘X’ (ex Twitter) a commento del tentativo di attentato avvenuto all’ambasciata israeliana di Stoccolma, in Svezia.

Oggi siamo stati oggetto di un tentativo di attacco contro l’ambasciata di Israele a Stoccolma e i suoi dipendenti“, ha scritto, per poi ringraziare “le autorità svedesi per la loro rapida risposta. Non ci faremo intimidire dal terrorismo“.

L’allarme era scattato al momento del ritrovamento di un oggetto sospetto nei pressi dell’ambasciata, poi rivelatosi un ordigno esplosivo.

Manifestanti ostacolano l’ingresso a Gaza degli aiuti umanitari, arrestati

15:29

La polizia israeliana ha arrestato alcuni manifestanti che stavano provando a impedire l’ingresso dei camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, attraverso il valico di Kerem Shalom.

A riferirlo sono i media israeliani che sottolineano come la protesta, una delle tante negli ultimi giorni, sia stata organizzata per sollecitare il blocco degli aiuti umanitari finché non avverrà il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas.

Borrell: “Ruolo UNRWA insostituibile, va preservato”

14:51

Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera, interviene su ‘X’ (ex Twitter) per sottolineare l’importanza dell’UNRWA (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi) nella Striscia di Gaza.

È fondamentale preservare il ruolo insostituibile di Unrwa nella fornitura di aiuti umanitari a Gaza“, scrive Borrell che poi specifica che “anche se è necessaria un’indagine, non dobbiamo lasciare che le accuse offuscano l’indispensabile e grandioso lavoro dell’Unrwa“.

GB, il premier Sunak: “Stato palestinese solo dopo un lungo processo”

14:25
Sunak Stato palestinese

Il primo ministro britannico Rishi Sunak non considera imminente la possibilità del riconoscimento di uno Stato palestinese.

È stato lui stesso a dichiararlo, rispondendo in Parlamento a una domanda di Michael Ellis, deputato del partito conservatore – lo stesso del premier – che gli chiedeva se fosse d’accordo con le parole del ministro degli Esteri ed ex primo ministro, David Cameron, circa il possibile riconoscimento dopo i negoziati tra Israele e Palestina.

Sunak, ribadendo il sostegno della Gran Bretagna a Israele, ha dichiarato che saranno necessari “molti passi” per arrivare a quel risultato che sarà, comunque, parte di un processo.

Oggetto sospetto vicino all’ambasciata di Israele a Stoccolma

14:03

È in corso un’operazione delle forze dell’ordine e degli artificieri a Stoccolma, a seguito del ritrovamento di un oggetto sospetto nei pressi dell’ambasciata di Israele nella capitale svedese.

Lo ha reso noto l’emittente pubblica Svt.

Bozza di accordo per la tregua tra Israele e Hamas

13:04

Una bozza di accordo per una tregua delle ostilità è stata consegnata dai rappresentanti dei Paesi mediatori – Stati Uniti, Egitto e Qatar – ai leader di Hamas.

A riferirlo è una fonte vicina ai negoziati che sottolinea come la bozza sia stata accettata, in linea di principio, da Israele.

Questi i tre punti fondamentali del testo:

  • liberazione di tutti i civili detenuti da Hamas a Gaza, durante un cessate il fuoco della durata di 6 settimane;
  • per ogni ostaggio liberato, Israele si impegna a scarcerare 3 detenuti palestinesi;
  • riposizionamento dell’esercito israeliano lontano dalle zone più popolate della Striscia di Gaza, per consentire un aumento degli aiuti umanitari.

L’Egitto ha fatto avere le 2-3 pagine del documento ai leader di Hamas ed è, ora, in attesa di un loro riscontro.

Hezbollah: attaccata postazione militare israeliana

12:46

Un comunicato degli Hezbollah libanesi rivendica l’attacco compiuto nei confronti di una postazione militare israeliana in Alta Galilea.

La nota del gruppo sciita alleato dell’Iran spiega che l’attacco con razzi è avvenuto ai danni della postazione di Tallet Tayhat, nei pressi della città libanese di Mays al Jabal, nell’area est della linea blu di confine tra Libano e Israele.

Onu: “Aumentano rischi escalation del conflitto”

12:13

Dopo gli attentati in Giordania e la morte di tre soldati statunitensi, e la conseguente attesa per la risposta annunciata dal presidente Joe Biden, l’Onu denuncia il rischio di un’escalation del conflitto.

A dirlo è Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario Generale, durante una conferenza stampa, alla richiesta di un commento sulle parole di Biden.

Siamo molto preoccupati per gli scontri a fuoco, l’attività in aumento che abbiamo visto nella regione, in Giordania, in Siria, in Iraq e altrove“, ha dichiarato Dujarric per il quale “tutto ciò aumenta i rischi di un’escalation del conflitto, che è l’ultimo cosa che vogliamo vedere“.

Raid aerei di Israele su infrastrutture della Siria

11:59

Le forze aeree dell’Idf, l’esercito israeliano, hanno compiuto una serie di raid aerei contro un’infrastruttura militare della Siria.

L’attacco, come riporta un portavoce dell’Idf, si è svolto nella provincia di Daraa e rappresenta una risposta alle aggressioni verso il Golan meridionale.

Riaperti i colloqui per la difesa tra Usa e Arabia Saudita

11:45

I colloqui tra Stati Uniti e Arabia Saudita per un’alleanza su questioni di difesa e sicurezza sono ufficialmente riaperti.

Lo rivela Bloomberg, ricordando che i canali diplomatici tra i due Paesi si erano interrotti a seguito dello scoppio del nuovo conflitto tra Israele e Hamas, dopo l’attacco del 7 ottobre scorso.
Il primo incontro, che ha visto presente il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, si è svolto questo mese ad Al-Ula, città nel nord-ovest dell’Arabia Saudita.

L’alleanza rientra in un accordo che prevedrebbe anche la normalizzazione delle relazioni di Israele con il mondo arabo a patto, ha ribadito Riyad, che questo preveda la creazione di uno Stato palestinese.

Media palestinesi: ospedali Nasser e Al-Amal ancora sotto assedio a Khan Younis

11:27
Ospedale Nasser assedio

L’agenzia di stampa palestinese Wafa denuncia il continuo assedio a cui sono sottoposti gli ospedali Nasser e Al-Amal nella città di Kahn Younis, nella Striscia di Gaza, da parte dell’esercito israeliano.

Una fonte, citata dall’agenzia, riferisce che “i carri armati continuano a colpire intensamente e a circondare l’ospedale di Al-Amal per il decimo giorno, tra continui spari che impediscono qualsiasi movimento sul terreno“.

La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese ha chiesto un intervento da parte della comunità internazionale a difesa delle strutture sanitarie.

Comandante Pasdaran iraniani agli Usa: “Risponderemo a ogni minaccia”

10:54

Cresce la tensione tra Usa e Iran, con il comandante in capo della Guardia rivoluzionaria iraniana, il generale Hossein Salami, che replica duramente alle minacce lanciate dagli Stati Uniti nei giorni scorsi.

Abbiamo sentito minacce da parte di alti funzionari americani – ha dichiarato – e vi diciamo che nessuna minaccia rimarrà senza risposta“.

Il leader dei Pasdaran, intervenuto a una commemorazione a Teheran dedicata alle vittime della guerra tra Iran e Iraq negli anni ’80, ha concluso dicendo che l’Iran non vuole la guerra ma che non la teme.

Caso UNRWA, Norvegia a Paesi che hanno ritirato i fondi: “Pensare alle conseguenze per Gaza”

10:13

La ministra degli Esteri norvegese, Anniken Huitfeldt, si è rivolta ai Paesi che hanno deciso di ritirare i loro finanziamenti all’URNWA, l’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, chiedendo loro di valutare le conseguenze di tale azione sulla popolazione di Gaza.

Lo riferisce la Reuters a proposito del caso dell’agenzia che ha visto 12 suoi membri accusati di essere coinvolti nell’attacco condotto da Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso.

La Norvegia aveva annunciato domenica scorsa di voler mantenere i suoi finanziamenti all’UNRWA, nonostante le accuse.

Borrell (Ue): “Spero entro oggi nome del Paese che guiderà missione nel Mar Rosso”

09:23
Borrell Mar Rosso

Josep Borrell, capo della politica estera dell’Unione europea, ha detto di augurarsi che entro oggi arrivi la decisione dello Stato membro incaricato di guidare la missione Ue nel Mar Rosso per la difesa delle imbarcazioni che vi transitano.

Borrell spiega che, oltre al Paese che guiderà l’operazione, devono esser definiti il quartier generale e i mezzi navali che saranno forniti dagli Stati membri.

Infine, ha aggiunto che l’operazione si chiamerà ‘Aspires’ e ha indicato per il 17 febbraio la possibile data d’inizio della missione.

Houthi: “Attacchi a navi USA per autodifesa”

08:53

Yahya Saria, portavoce dei ribelli Houthi, ha dichiarato che i missili lanciati dai miliziani nel Mar Rosso contro la nave statunitense USS Gravely fanno parte di operazioni di “autodifesa e che continueranno a colpire imbarcazioni Usa e britanniche.

Tutte le navi da guerra statunitensi e britanniche nel Mar Rosso e nel Mar Arabico che stanno partecipando agli attacchi in Yemen sono nel nostro mirino” ha detto Saria, che ha aggiunto che i ribelli yemeniti continueranno a ostacolare anche il transito delle navi israeliane nel Mar Rosso, finché non terminerà “l’aggressione contro Gaza“.

Caso UNRWA, Guterres ai Paesi finanziatori: “Ripensateci”

08:37
Guterres UNRWA

Antonio Guterres, Segretario Generale dell’Onu, si è incontrato ieri, 30 gennaio, con i rappresentanti dei Paesi maggiori donatori dell’UNRWA (L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi).

Guterres ha chiesto loro di non sospendere i finanziamenti all’Agenzia, dopo il caso dei 12 dipendenti accusati di essere coinvolti nel massacro di Hamas del 7 ottobre.

OMS, Ghebreyesus denuncia: “Ospedale Nasser a Gaza minimamente funzionante”

08:05

Il capo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, avverte della condizione critica in cui versa l’ospedale Nasser nel sud di Gaza.

Ghebreyesus rileva che la struttura è solo “minimamente funzionante“, dopo i ripetuti attacchi cui è stato sottoposto nei bombardamenti condotti da Israele nella città di Khan Younis. E questo nonostante l’OMS sia stata in grado di consegnare al nosocomio alcune forniture mediche.

L’ospedale registra, infatti, carenze di “personale medico specializzato“, “medicinali, ossigeno, cibo, carburante e “modi per smaltire i rifiuti solidi“.

Iran avverte: risposta “forte e decisa” contro qualsiasi attacco

07:51

Il governo iraniano ha avvertito che reagirà contro qualsiasi attacco al proprio territorio o ai propri interessi con una risposta “forte e decisa.

La presa di posizione sembra essere implicitamente rivolta agli Stati Uniti che, a seguito della morte di tre soldati Usa in Giordania in un attacco delle milizie filo-iraniane, avevano dichiarato di stare valutando molteplici” rappresaglie.

La dichiarazione ufficiale arriva dall’ambasciatore iraniano all’Onu, Amir Saeid Jalil Iravani, che nega, inoltre, uno scambio di messaggi tra Iran e Usa sulla crisi.

Onu: “Taglio fondi UNRWA catastrofico per Gaza”

07:39

Alcune agenzie dell’Onu hanno presentato una dichiarazione congiunta nella quale denunciano l’impatto “catastrofico” che sarà determinato dai tagli ai finanziamenti dell’UNRWA (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi).

Il Comitato permanente interagenzia delle Nazioni Unite – di cui fanno parte i capi di 18 organizzazioni, sia dell’Onu sia esterne – ritiene che la privazione dei fondi può portare al collasso del sistema umanitario a Gaza, con conseguenze drammatiche sul fronte dei diritti umani.

Il capo di Hamas Ismail Haniyeh al Cairo per proposta di tregua

07:32

Una proposta di tregua elaborata dopo i colloqui di Parigi e presentata dai mediatori ad Hamas sarà valutata ufficialmente da uno dei loro leader, Ismail Haniyeh, che si recherà al Cairo per discuterla.

Stando a quanto riferito da alcune fonti, la proposta si articolerebbe in tre fasi:

  1. il rilascio dei civili prigionieri da parte di Hamas;
  2. il rilascio dei soldati;
  3. la consegna dei corpi degli ostaggi uccisi

Si tratta dell’iniziativa di pace più concreta dal cessate il fuoco dello scorso novembre.