Figlio d’arte, è da suo papà che eredita la passione per il calcio. Paolo Bertini calca i suoi primi campi ancora giovanissimo e fa tutta la gavetta fino ad arrivare in Serie A. Una lunga e importante carriera, fatta di grandi successi e tante emozioni vissute, sia a livello nazionale che con l’attività internazionale. Per commentare le recenti polemiche nei confronti di arbitri e Var, Bertini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Polemiche Var, Bertini a Tag24

Partita dopo partita, settimana dopo settimana, non accennano mai a placarsi le polemiche nei confronti della gestione arbitrale e sull’utilizzo del Var. Episodi passati al setaccio da tutter le angolazioni, frame analizzati al microscopio, decisioni prese o non prese, che avrebbero potuto cambiare le sorti di una partita. Sotto la lente d’ingrandimento, questa volta, sono finite le prestazioni di Massa e Aureliano, arbitri rispettivamente di Milan-Bologna e Fiorentina-Inter. Per commentare le polemiche legate al Var, Bertini, ex arbitro professionista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Fanno discutere le decisioni prese da Massa durante Milan-Bologna, soprattutto in riferimento al primo calcio di rigore concesso ai rossoneri. Cosa ne pensa?

“Sinceramente non mi sembra che sia stata una gestione arbitrale completamente fuori dal seminato. Sulla testa bassa di Kjaer possiamo discutere per ore, è opinabile. È ovvio che il giocatore del Milan va a cercare il pallone molto in basso, e lì si trova in una posizione di conflitto con chi cerca di liberare con i piedi. In questo caso mi sento di dire che, se anche non avesse fischiato calcio di rigore, non ci sarebbe stato nulla da dire. Al tempo stesso però non è neanche scandaloso che lui abbia deciso di concedere il penalty. Queste sono decisioni che saranno sempre frutto di interpretazioni e oggetto di polemica”.

In un caso del genere però, in cui l’arbitro è nella giusta posizione e decide, specifichiamo che il Var non può intervenire, giusto?

“Giusto, Massa è lì, valuta il contatto e decide come intervenire. Questo non è assolutamente un chiaro ed evidente errore. Anzi, vi dico di più, queste sono situazioni che vanno viste dal vivo perché le immagini al rallentatore potrebbero addirittura confondere di più. Nel bene o nel male, si poteva fischiare o meno, ma è uno di quegli episodi che vanno decisi dal vivo e non in televisione dove magari verrebbe fuori più che altro il contatto della testa con il piede. Questi rigori vanno determinati a velocità naturale”.

Massa avrebbe però potuto chiudere un occhio nei confronti di Thiago Motta, che invece in quell’occasione è stato espulso?

“A guardarla da fuori è semplice prendere delle decisioni. L’atteggiamento di Thiago Motta sembra essere piuttosto rispettoso, semplicemente mima l’azione che ha portato al calcio di rigore. Ma noi non possiamo sapere cosa ha effettivamente detto il mister del Bologna. Se Massa si presenta direttamente con il cartellino rosso per sanzionarlo, un motivo ci sarà. Ricordatevi che per un arbitro, un’espulsione è sempre vissuta come una sconfitta e non si dà mai a cuor leggero. Mi viene da pensare che insieme all’atteggiamento di mimica ci sia stata anche qualche parola di troppo che abbia portato il quarto uomo ad intervenire, facendo sanzionare Thiago Motta con il cartellino rosso”.

Tanta confusione Invece sul calcio di rigore segnato da Theo Hernandez dopo aver colpito il palo. Possibile che il calciatore non conoscesse il regolamento?

“Non credo fosse un problema solo di Theo Hernandez perché sono stati molti ad andare a protestare con l’arbitro. Probabilmente erano in tanti a non sapere che il doppio tocco non è consentito, o magari non lo ricordavano in quel momento”.

Fiorentina-Inter

Per quel che riguarda invece Fiorentina-Inter?

“Non mi sembra di vedere anche lì niente di scandaloso. Fa discutere più che altro il contatto di Bastoni su Ranieri, ma vale quello che ho già detto precedentemente sul Var, che amplifica certi tipi di contatto. È chiaro che se l’arbitro, che in questo caso era Aureliano, fosse andato a rivederla, quasi certamente avrebbe concesso il penalty. Secondo me però ha fatto bene a non concederlo”.

Passano le settimane, ma le polemiche arbitrali non accennano a placarsi. Possibile che con l’inserimento della tecnologia siano addirittura aumentate?

“Questo è assolutamente evidente, le polemiche sono di più perché si autorizza chiunque a parlare. Ci si aggancia ogni singolo episodio, in televisione rivediamo al microscopio ogni frame di ogni azione. Non c’è una trasmissione che non abbia in studio ex arbitri o esperti in merito, per poter commentare ogni partita. I programmi tv si alimentano di queste cose. Questo è un anno elettorale ed è una novità importante rispetto agli anni precedenti. Non vorrei che alcune di queste polemiche possano addirittura essere strumentali è finalizzate ad altri interessi. Nella giornata di campionato appena passata Ci sarebbe sicuramente qualcosa da rivedere, come abbiamo già detto, ma nessuna castroneria tale da poter portare a polemiche simili”.