Bonus ristrutturazioni ed ecobonus, la prima data utile come scadenza per effettuare la comunicazione richiesta da Enea è fissata al 25 aprile 2024. L’adempimento riguarda i committenti degli interventi di efficientamento energetico che hanno concluso i lavori nei primi giorni del 2024. Proprio nei giorni scorsi, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha comunicato l’avvio della nuova piattaforma a partire dal 26 gennaio 2026 per effettuare le comunicazioni.
All’interno dello spazio telematico, i contribuenti hanno la possibilità di effettuare le comunicazioni di fine lavori sia per quanto riguarda l’ecobonus, ovvero i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica (Legge 296 del 2006) che il bonus ristrutturazioni, ovvero gli interventi che comportano un risparmio energetico e/o l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (articolo 16 bis del decreto del Presidente della Repubblica 917 del 1986).
Bonus ristrutturazioni ed ecobonus 2024, entro quando fare la comunicazione Enea?
Si dovranno effettuare entro il 25 aprile 2024 (e da quelle date a scorrere) le prime comunicazioni alla nuova piattaforma dell’Enea messa a disposizione per la trasmissione delle informazioni sull’ecobonus e sul bonus ristrutturazioni. Le pratiche sono legate all’efficientamento energetico degli edifici sui quali siano stati effettuati i lavori agevolati dalle percentuali di bonus. In particolare, si prevede che la comunicazione debba avvenire entro 90 giorni a partire dalla data di conclusione degli interventi.
I committenti che abbiano chiuso il cantiere nei primi giorni di gennaio devono iniziare a contare i 90 giorni dal 26 gennaio 2024, giorno a partire dalla quale è stata messa a disposizione la nuova piattaforma Enea raggiungibile a questo indirizzo.
Bonus ristrutturazione ecobonus 2024, come effettuare la comunicazione all’Enea?
Le prime comunicazioni, dunque, dovranno essere effettuate entro la prima scadenza utile del 25 aprile prossimo. Eventuali ritardi causano effetti differenti a seconda del bonus utilizzato per i lavori.
Infatti, come chiarito dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione 46/E del 18 aprile 2019, nel caso di ritardo di comunicazione del bonus casa non si perde l’agevolazione maturata. Differente è il caso dell’ecobonus per il quale la mancata trasmissione delle informazioni all’Enea nel termine di 90 giorni comporta la perdita del bonus. Per sanare la situazione si può far ricorso alla remissione in bonis, nel 2023 possibile fino al 30 novembre scorso.
Bonus casa, quali lavori sono ammessi?
L’Ecobonus comporta l’applicazione di un incentivo dal 50 all’95% a seconda del tipo di intervento da effettuare sugli immobili. Il bonus casa, invece, consente di agevolare al 50% i lavori di ristrutturazione. La percentuale scenderà al 36% nel 2025. All’interno della nuova piattaforma Enea si può far riferimento agli interventi ammissibili, al vademecum e alle faq per entrambi i bonus, alla Guida dell’Agenzia delle entrate e avere un link ai portali degli anni precedenti.
Tra gli interventi ammessi ad agevolazione del bonus ristrutturazioni, rientrano gli interventi sulle strutture edilizie, sugli infissi, sugli impianti tecnologici e sugli elettrodomestici.
Ecobonus, quali lavori sono ammessi?
Per quanto concerne gli interventi ammessi ad agevolazione dell’ecobonus, si elencano i lavori su serramenti, infissi, schermature solari, caldaie a biomassa e a condensazione classe A con aliquota del 50%; la riqualificazione globale degli edifici, le pompe di calore e i generatori di aria calda a condensazione con aliquota del 65%, gli interventi sulle parti comuni degli edifici (condomini), con aliquota dal 70 all’85% a seconda della superficie interessata e dal numero di classi di riduzione del rischio sismico, il bonus facciate del 90 o 60% a seconda degli anni.