Gnosis ha fatto il suo debutto sul mercato nel 2015, in veste di mercato di previsioni decentralizzato. Una funzione simile a quella esercitata con un certo successo da Augur, che è però stata abbandonata ben presto.

A favorire il ripensamento la constatazione che l’innovazione finanziaria necessitava di infrastrutture in grado di espandere la criptosfera, in particolare l’ecosistema di Ethereum. Un ripensamento che si è tradotto anche in una nuova organizzazione interna, sotto forma di DAO (Decentralized Autonomous Organization). Seguito un anno più tardi dal lancio di Gnosis Chain, una sidechain che si propone di dare risposte a molte delle sfide di scalabilità con cui si confronta quotidianamente la Ethereum Virtual Machine.

Gnosis: cos’è e cosa si propone

Gnosis è una blockchain che si propone di dare risposte performanti ad alcuni dei maggiori problemi della EVM (Ethereum Virtual Machine). Per riuscire a farlo mette in campo una serie di strumenti sotto forma di infrastrutture virtuali, tra cui spiccano Safe (account multisig e programmabile), CoW Protocol (in precedenza CowSwap e Gnosis Protocol), Conditional Tokens (mercati di previsione), Gnosis Auction e Zodiac (piattaforma per il varo di DAO).

Strumenti che girano sulla Gnosis Chain, lanciata nel 2021 sulla EVM e associata al livello di esecuzione per le transazioni stabili. La catena si avvale della presenza di xDAI come token di utilità e va a comprendere un gruppo estremamente ampio di progetti dedicati alla finanza decentralizzata.

Il proposito che è alla base di Gnosis è quello di dare risposte performanti ad alcuni problemi che sin dall’inizio della sua avventura hanno gravato su Ethereum. Risposte esplicitate tramite una serie di soluzioni tecnologicamente avanzate.

Gnosis: come è formato il suo ecosistema

L’ecosistema di Gnosis, il suo maggiore punto di forza è popolato da una serie di strumenti destinati a favorirne la popolarità tra gli utenti DeFi. In questo novero, oltre alla Gnosis Chain, vanno compresi:

  • Cow Protocol, un DEX permissionless su cui gli utenti possono scambiare qualsiasi token ERC-20. A renderlo unico è il meccanismo che regola le transazioni, con la messa in disparte del classico AMM in favore di un modello di aste batch multi-token tese ad abbinare acquirenti e venditori, regolando le transazioni sul principio del miglior prezzo disponibile. Queste aste hanno luogo ogni cinque minuti e si traducono nel solving, l’operazione che protegge i trader dal MEV;
  • Safe (in precedenza Gnosis Safe), infrastruttura di wallet multi-firma personalizzabile in grado di adattarsi alle esigenze di aziende e privati. È in pratica un wallet basato su uno smart contract di Ethereum il quale richiede un numero minimo prestabilito di approvazioni per fornire il lasciapassare all’esecuzione di una transazione;
  • Gnosis Beacon Chain, un livello di consenso che si fonda sul meccanismo Proof-of-Stake. Al suo interno gli utenti sono chiamati a depositare e bloccare i token nativi GNO. Facendolo possono partecipare al processo di convalida delle transazioni e riceverne in ricompensa per il contributo garantito alla sicurezza della rete;
  • GnosisDAO, l’organizzazione autonoma decentralizzata cui spetta il compito di governare il sistema. Grazie alla sua presenza il progetto riesce a conseguire sufficienti livelli di decentralizzazione.
  • Il token GNO, che può essere messo in staking e conferisce potere di voto ai detentori.

Chi c’è alle spalle di Gnosis?

Gnosis è stata fondata da Martin Köppelmann e Stefan George, rispettivamente CEO e CTO dell’azienda. Come ricordato in avvio, la sua funzione si è trasformata con il passare del tempo, dopo il lancio sotto forma di mercato di previsione da parte di ConsenSys, un incubatore dedicato ai progetti rivolti alla EVM.

Köppelmann si era già fatto notare in precedenza per le ricerche condotte in particolare sull’utilizzo della blockchain come strumento di miglioramento del concetto di reddito di base universale. Ricerche che sono sfociate nel varo di Circles, app gratuita che rilascia token ai propri utenti in sede di registrazione, integrandoli con aggiunte settimanali.

Stefan George, a sua volta, prima di impegnarsi nel progetto Gnosis ha fondato fairlay.com, un mercato centralizzato di previsioni su Bitcoin. Si tratta in effetti dello stesso modus operandi che ha distinto gli inizi della nuova azienda, sino alla svolta programmatica che abbiamo descritto.

Per il lancio della startup è stata approntata una ICO (Initial Coin Offering) nel 2017, relativa al 4% della total supply, pari a 10 milioni di token GNO. Nel corso dell’evento sono stati raccolti oltre 250mila ETH, che all’epoca valevano circa 12,5 milioni di dollari statunitensi. Soldi i quali hanno fatto da base al successivo sviluppo del progetto.