Gli agricoltori francesi desiderano ottenere maggior sostegno dal primo ministro, Gabriel Attal. Sono scesi in strada in tutta la Francia, bloccando parzialmente l’accesso principale all’aeroporto di Tolosa e hanno parcheggiato i trattori lungo le strade che portano a Parigi.

Francia, continuano le proteste degli agricoltori: bloccate le strade che portano a Parigi

I trattori hanno bloccato le strade nelle principali città della Francia, inclusa Parigi, per esercitare pressioni sul governo. Nella giornata odierna, il primo ministro francese illustrerà il suo piano, che aveva annunciato alcuni giorni fa per porre fine alle proteste, davanti all’Assemblea nazionale. Si attende, inoltre, l’annuncio del ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau.

Gli agricoltori chiedono al governo misure per affrontare l’inflazione e competere con le importazioni a basso costo, come avviene in altri paesi europei come Germania, Belgio e Grecia. I coltivatori francesi sono i principali produttori agricoli dell’Ue e affermano di non ricevere un compenso adeguato, oltre ad essere soffocati dalle normative sulla tutela ambientale.

I colloqui con l’Ue

Il governo francese ha promesso di intraprendere discussioni con funzionari e leader dell’Ue per spingerli ad accettare di allentare le normative riguardanti i terreni agricoli incolti. Il presidente Macron spingerà per politiche più favorevoli durante il vertice di giovedì.

L’ufficio presidenziale ha recentemente dichiarato che Macron ha insistito con la Commissione europea per non concludere i negoziati per un accordo commerciale con il Mercosur al fine di soddisfare le richieste degli agricoltori.

Gli agricoltori devono rispettare determinate condizioni per beneficiare dei sussidi dell’Ue, tra cui l’obbligo di destinare il 4 per cento dei terreni agricoli a zone “non produttive” che può essere rispettato lasciando i terreni incolti. La Commissione aveva in precedenza concesso un’esenzione temporanea agli agricoltori dalla regola, per affrontare l’emergenza causata dalla guerra in Ucraina e le preoccupazioni riguardanti la sicurezza alimentare.