Da Washington arriva la notizia di una scoperta che potrebbe avere una portata storica incredibile che riguarderebbe Amelia Earhart: l’aereo ritrovato in fondo all’oceano Pacifico potrebbe essere proprio quello su cui nel lontano 1937 viaggiava la celebre aviatrice.

Amelia Earhart e l’aereo ritrovato nel Pacifico

La Deep Sea Vision, una società di spedizione e ricerca negli oceani americana, di recente ha catturato alcune particolari immagini che ritraggono in modo sfocato un oggetto nelle profondità del Pacifico: secondo le prime ricostruzioni potrebbe trattarsi proprio dell’aereo a cui per quasi mezzo secolo è stata data la caccia dai più curiosi appassionati di storia.

La scoperta arriva dopo che Tony Romeo, l’ex ufficiale dell’intelligence dell’aeronautica militare e amministratore delegato di Deep Sea Vision, ha ordinato di perlustrare a ferro e fuoco oltre 6.000 miglia delle profondità marine con uno speciale drone da 9 milioni di dollari.

La costosa e affannosa ricerca potrebbe aver condotto al ritrovamento dei resti del famoso bimotore con cui la pilota Earthart aveva tentato la straordinaria impresa di diventare la prima donna a circumnavigare il mondo in volo nel 1937. L’aviatrice era stata vista l’ultima volta in Papua Nuova Guinea e di lei si erano perse le tracce nei pressi dell’isola di Howland, un atollo sperduto in mezzo al mare.

Secondo il Wall Street Journal, la foto che ritrae il presunto aereo è stata scattata a 5.000 metri di profondità:

“Non ci sono altri incidenti noti nella zona, e certamente non di quell’epoca con quel tipo di design con la coda che si vede chiaramente nell’immagine”.

Tony Romeo in varie interviste ha ribadito il fatto di essere convinto che si tratti proprio dell’aereo di Amelia. La squadra di Romeo prevede di tornare sul posto nel corso dell’anno con una telecamera e un drone per indagare ulteriormente.

La storia dell’aviatrice

Amelia Earhart rappresenta una figura presa come simbolo dal movimento femminista, essendo stata la prima donna aviatrice che ha tentato l’impresa di circumnavigare in volo il mondo, lasciando un segno importante nella storia. La pilota americana nata nel 1897 in Kansas, ha sempre manifestato la sua passione per il volo fin da bambina. Amelia decise che sarebbe diventata pilota nel 1920, dopo la sua prima esperienza in aereo.

Nel 1931 sposò George Putnam, un noto scrittore ed editore dell’epoca, che aiutà Amelia ad organizzare le sue mirabolanti imprese. Nel 1932 riuscì a coronare il sogno di essere la prima donna ad attraversare in volo l’Atlantico in solitaria. Il 20 maggio partì da Harbour Grace ai comandi di un Lockheed Vega e, dopo un volo quindici ore, atterrò a in Irlanda del Nord. Questo volo la rese un’eroina della storia dell’aviazione.

Dopo aver compiuto volato da sola in molte altre occasioni, dalle Hawai alla California, da Los Angels a Città del Messico, Amelia Earhart si dedicò al progetto di un’impresa quasi folle: la circumnavigazione aerea del globo seguendo la rotta equatoriale, la più lunga. L’aereo prescelto fu un bimotore Lockheed Electra, a bordo del quale c’era anche Fred Noonan in qualità di navigatore.

Amelia e Fred decollarono da Miami il 1 giugno 1937 arrivando in Nuova Guinea il 29 giugno, dopo aver percorso circa 35000 chilometri. Le tracce dei due piloti si persero però circa a 1000 chilometri da Lae. Inutili i numerosi tentativi di soccorso e ricerche, che proseguivano incessanti. Amelia e Fred non sono stati mai ritrovati. Resta un mistero anche la possibile causa dell’incidente. La leggenda divenne un mito e Amelia si conquistò il ruolo di icona nel movimento femminista, ispirando moltissime generazioni future con la sua avvincente storia.

Di recente un altro ritrovamento storico ha sorpreso il mondo: un Klimt perduto da oltre 100 anni, è stato rinvenuto a Vienna.