Con la vittoria anche sulla Salernitana la Roma fa due su due con Daniele De Rossi, numeri da allenatore che all’esordio negli ultimi 10 anni hanno mantenuto soltanto José Mourinho e, prima, Rudi Garcia.
De Rossi vince le prime due partite con la Roma
Dati che fanno ben sperare, quelli di Daniele De Rossi, da quando è seduto sulla panchina della Roma portando a casa due vittorie su due e dimostrando di essere al pari di allenatori che in giallorosso hanno fatto altrettanto bene come Mourinho e Garcia.
Negli ultimi 10 anni infatti, De Rossi è stato uno dei pochi nel riuscire ad anellare due vittorie consecutive all’esordio prima vincendo contro il Verona: una partita in cui i giallorossi hanno chiarito fin da subito il loro approccio aggressivo che ha portato a due reti in meno di mezz’ora.
Una mossa che ha coinvolto non soltanto la squadra in una prestazione positiva ma ha archiviato un risultato senza dover contare sui 90 minuti, inutile il gol del Verona che ha accorciato soltanto le distanze ma non ha smosso più di tanto le convinzioni giallorosse.
Un approccio che ha catechizzato anche nella partita con la Salernitana dove la Roma ha vinto con un risultato a specchio: diversamente dalla precedente, qui i giallorossi hanno segnato in un momento di grande entusiasmo ad inizio secondo tempo.
In egual modo è stato inutile il gol dell’1-2 da parte della squadra di Pippo Inzaghi che non è riuscita a invertire il trend del match e a trovare il pareggio per riaccendere tutto e portare a casa qualche punto prezioso.
Come lui soltanto Mourinho e Garcia negli ultimi 10 anni
Un andamento che fa ben sperare per Daniele De Rossi, visto che negli ultimi 10 anni soltanto due allenatori hanno fatto altrettanto bene fin qui: José Mourinho e, prima ancora, Rudi Garcia proprio nel 2013.
Una decade, quella partita dal francese, in cui la Roma ha vissuto diversi allenatori: prima Garcia, dal 2013 al 2016, anno in cui fu esonerato in corsa per far posto a Luciano Spalletti. Il francese esordì nel migliore dei modi con un filotto di vittorie pareggiando soltanto con il Torino i primi di novembre.
La prima sconfitta, addirittura, fu soltanto con la Juventus a gennaio. Risultati che portarono non soltanto entusiasmo ma anche la consapevolezza di potersela giocare con una delle squadre bianconere più forti e coese di sempre.
La storia tra la Roma e Garcia, però, non è terminata nel migliore dei modi visto che il tecnico francese è stato esonerato in corsa nel suo terzo anno. Garcia fuori, Spalletti dentro: l’attuale Ct della Nazionale entrò quindi in corsa per rimanere un anno e mezzo.
Spalletti non riuscì a far altrettanto bene, forse in difficoltà per aver prelevato una Roma già in difficoltà: prima un pareggio con il Verona e poi la sconfitta con la Juventus. La prima vittoria arrivò nella terza partita contro il Frosinone.
Nel 2017 subentrò Di Francesco, anch’egli sulla panchina della Roma soltanto per un anno e mezzo, dal 2017 a inizi 2019: l’esordio con una vittoria contro l’Atlanta lasciò sensazioni positive, ma l’incrocio con l’Inter nella seconda di campionato portò immediatamente ad una sconfitta.
Al suo posto Ranieri, traghettatore della squadra fino a fine stagione: buona la prima contro l’Empoli, ma perse subito dopo contro la SPAL. Così nel 2019 è arrivato il primo dei due allenatori portoghesi nella storia della Roma: Paulo Fonseca.
Anche per lui un avvio altalenante con due pareggi consecutivi contro Genoa, e poi nel derby contro la Lazio, per una Roma ha continuato a collezionare posti lontani dal podio e dagli anni d’oro di Garcia, e tutto sommato anche di Spalletti e Di Francesco.
Infine l’ultima panchina, quella di Mourinho: il portoghese vinse con Fiorentina e Salernitana con due risultati anche netti e importanti che lasciano credere in una Roma forte che poteva giocarsela con le varie big del campionato. Due sesti posti e una posizione stabile tra 5 e 7 posto hanno lasciato ben poche speranze per far posto ad un nuovo allenatore: Daniele De Rossi.