Nella corso della scorsa notte, un incendio è scoppiato nella canonica della chiesa di Sant’Agnese, a Civezzano, paesino a poca distanza da Trento. I vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo del rogo e hanno tratto in salvo il parroco, don Lino Fronza, che stava dormendo. Le operazioni di spegnimento sono durate fino alla prima mattina di oggi, martedì 30 gennaio. L’edificio religioso è rimasto gravemente danneggiato.
Vigili del fuoco salvano don Lino Fronza dall’incendio della sua canonica a Civezzano, in provincia di Trento
Sono da poco passate le tre di notte a Civezzano, comune a mezza costa a pochi chilometri da Trento, quando viene lanciato l’allarme ai vigili del fuoco. Un incendio è divampato nella canonica della chiesa di Sant’Agnese. Al suo interno, don Lino Fronza è immerso nel sonno, ignaro del rogo che sta bruciando l’edificio. I pompieri riescono a trarlo in salvo prima che il fumo prodotto dalle fiamme gli sia fatale.
Nella prima mattinata le fiamme sono state domate e si è potuto iniziare a fare la conta dei danni. Il tetto della struttura religiosa è stato completamente distrutto, rendendo il luogo di culto inagibile fino a data da destinarsi. Sul luogo dell’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco di Trento, i volontari di Civezzano e dei comuni limitrofi di Albiano e Fornace.
Solo pochi giorni fa, un terribile rogo ha causato la morte di un uomo nella Capitale.
Incendio in canonica: ancora ingnote la cause del rogo
La cittadina di Civezzano si è svegliata questa mattina al suono delle sirene delle squadre di soccorso e ancora c’è grande agitazione tra i suoi abitanti. La visione della chiesa fortemente danneggiata dal rogo desta stupore e dispiacere. Sollievo invece è stato espresso da tutti per le sorti del parracco, salvato appena in tempo dai pompieri.
Una volta disperso il fumo, le autorità stanno effettuando i primi sopralluoghi per risalire alle cause che hanno generato le fiamme, ancora da accertare. Tra le varie ipotesi, la più accreditata potrebbe essere quella del corto circuito.