Carta di inclusione 2024: quanto costano le spese di commissioni? Molte sono le domande ricevute che sollevano il problema delle spese legate alle operazioni di prelievo e bonifico. In tanti si chiedono chi debba pagare le spese, visto che lo strumento che affianca le famiglie economicamente disagiate è cambiato rispetto al Reddito di cittadinanza.
Purtroppo, non ci sono buone notizie; il legislatore non ha inserito eccezioni nella norma in questo senso, non risparmiando le spese a carico dei fruitori del nuovo ammortizzatore sociale. Vediamo insieme quanto costano le commissioni per l’utilizzo della Carta di Inclusione.
Carta di inclusione: chi paga le spese di commissioni?
L’Assegno di inclusione contro la povertà è stato reso operativo dal 1° gennaio 2024; il nuovo ammortizzatore sociale sostituisce il Reddito di cittadinanza, con non pochi problemi. Il passaggio tra l’Rdc e l’ADI non è automatico, ma condizionato da diversi requisiti, inclusi residenza, cittadinanza, soggiorno e ISEE.
È indispensabile presentare una domanda all’INPS e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD), con l’assorbimento di diversi vincoli, pena la decadenza dal beneficio.
Insomma, è difficile correre ai ripari con le nuove regole della Carta di inclusione; sono molte le azioni che non si possono compiere.
Per quanto riguarda gli acquisti ammessi dalla norma, rientrano i beni di prima necessità effettuati nei negozi fisici, come anche il pagamento delle diverse utenze, come ad esempio luce, gas, acqua e così via.
Inoltre, è possibile utilizzare la Carta di inclusione per il pagamento della rata del mutuo o dell’affitto di casa a mezzo bonifico. A queste condizioni, abbastanza favorevoli, si somma la possibilità di prelevare in contanti ogni mese una piccola somma di denaro.
Quali sono gli acquisti vietati?
In base alle disposizioni normative presenti nell’articolo 2, comma 2, lettera c) del decreto-legge n. 48 del 2023, attraverso la Carta di inclusione possono essere effettuati tutti gli acquisti necessari a coprire le spese previste per la Carta Acquisti, sono vietati gli acquisti di seguito riportati:
- giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
- giochi pirotecnici;
- prodotti alcolici.
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati.
I casi di divieto più comuni riguardano:
- inibito da parte del gestore del servizio l’uso della Carta Adi in esercizi prevalentemente o significativamente adibiti alla vendita dei beni e servizi;
- inibito da parte del gestore del servizio l’utilizzo della Carta Adi all’estero e per gli acquisti on-line o mediante servizi di direct-marketing.
Quanto costano le spese di commissioni per prelievo e bonifico?
Come detto, la norma permette al fruitore del beneficio economico il prelievo in contante dalla Carta di inclusione. Infatti, è possibile prelevare un importo pari a 100 euro al mese per le famiglie composte da un singolo individuo, mentre negli altri casi, l’importo viene aumentato in base alla scala di equivalenza.
Le spese di commissioni per il prelievo dalla Carta di Inclusione sono diverse in base al circuito in cui viene effettato il prelievo e riguardano:
- 1 euro, per ogni operazione di prelievo effettuato tramite lo sportello ATM Postamat;
- 1,75 euro, per ogni operazione di prelievo eseguito presso lo sportello ATM bancari in Italia (circuito Mastercard).
Come riportato da Poste Italiane, i fruitori della Carta di inclusione possono effettuare anche dei bonifici, con il pagamento delle spese di commissioni pari a 1,00 euro per ogni operazione di bonifico, mentre per l’operazione di postagiro la spesa è pari a 0,50 euro.
Le spese di commissioni vengono trattenute dal saldo disponibile sulla Carta di inclusione.