Jacopo Ratini ha pubblicato lo scorso novembre “Il mestiere di scrivere”, brano scritto dallo stesso cantautore e prodotto con il producer Jacopo Mariotti, per l’etichetta Atmosferica Dischi.
Questa canzone è un omaggio alla scrittura e al processo creativo che porta alla costruzione di una canzone. Il brano, infatti, racconta il lavoro dietro alla nascita di un’idea, la ricerca delle parole giuste, la trasformazione di uno spunto in un racconto che spesso rappresenta una storia d’amore verso qualcuno o qualcosa.
Jacopo Ratini: intervista Tag24
Esattamente 14 anni fa Jacopo Ratini ha partecipato al Festival di Sanremo 2010 nella categoria Nuove Proposte. Tag24 l’ha contattato per ricordare questa esperienza e per parlare dei suoi nuovi progetti musicali.
Visto che si respira l’aria sanremese, facciamo un passo indietro al 2010: tre cose che assolutamente non dimenticherai dell’esperienza al Festival di Sanremo?
Quanto è piccolo dal vivo il Teatro Ariston; io che in mondovisione lancio in aria una biglia e la riprendo al volo, per una scommessa fatta con una violinista dell’orchestra; il primo vestito rosso della storia del Festival.
Cosa consigli ai giovanissimi che ogni anno provano Sanremo Giovani ed Area Sanremo?
Di scrivere canzoni che abbiano un’anima, un cuore e una personalità forti e, poi, di provarci sempre fino in fondo, nonostante le innumerevoli difficoltà e le delusioni di questa giungla musicale. Perché se non ci credono davvero nessun altro lo farà al loro posto.
Se potessi dare un consiglio a Jacopo Ratini nel 2010 invece cosa gli consiglieresti?
Di rifare esattamente tutto quello che ha fatto dal punto di vista artistico ma di affidarsi anche ad un manager, facendosi accompagnare da lui su quel palco così importante. Da soli si va più veloce ma non sempre si arriva lontano.
I progetti attuali
Nel 2019 hai dato vita all’Accademia del Songwriting, un’accademia didattica (online) di corsi di scrittura creativa applicata al mondo della canzone: com’è nata l’idea di creare questa realtà?
L’Accademia del Songwriting nasce dal mio desiderio di aiutare e sostenere chiunque abbia il sogno di approcciarsi alla scrittura creativa applicata al mondo della canzone. Una vera e propria scuola per cantautori ed autori di canzoni a cui avrei voluto partecipare io quando avevo vent’anni. Nel tempo ho creato un metodo didattico/formativo che prevede sia corsi rivolti a chi non ha mai scritto una canzone, sia percorsi di confronto e supporto tecnico, pratico e manageriale, rivolti a chi già scrive canzoni (per mestiere o per passione) ma desidera perfezionare il proprio stile e le proprie competenze artistiche e compositive. Una sorta di palestra (online) per allenare o sbloccare la propria creatività. In questi quattro anni sono passati all’interno dell’Accademia del Songwriting più di duecento artisti e allievi.
Dal 2007 ad oggi hai pubblicato molti brani, dischi, organizzato eventi, ma c’è stato un momento in cui hai pensato di smettere con la musica e se sì perché?
Mi è capitato di pensare di smettere ma ogni volta che mi allontanavo dall’arte e dalla creatività, mi sentivo privato di una parte importante di me.
Negli anni ho capito che essere artista non è solo una proiezione narcisistica di un’idea di me stesso ma è un elemento fondamentale del mio essere. Come respirare, mangiare e dormire, io mi sento vivo solo quando creo qualcosa di nuovo dal punto di vista artistico.
Dopo il brano Il mestiere di scrivere hai già in progetto l’uscita di un nuovo brano? Dove ti vedremo e ascolteremo nei prossimi mesi?
Nel 2023 mi sono riaffacciato nel panorama musicale con quattro nuovi singoli. Ero curioso di vedere come avrebbe risposto il pubblico e, ancora una volta, le persone mi hanno dato una grande dimostrazione di affetto, con quasi duecentomila ascolti, tantissime condivisioni sui social ed un live, a novembre, pieno di gente che cantava insieme a me le mie canzoni.
Ora mi sono fermato un attimo per riprendere fiato ma nel 2024 vorrei fare uscire un nuovo singolo e programmare un altro concerto. Chi non avesse voglia di aspettare i miei tempi “rilassati”, mi trova domenica 25 febbraio a L’Asino che Vola di Roma a cantare un paio di brani nella decima edizione di “Selenamente”.