Continuano le proteste degli agricoltori anche in Italia. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ribadisce la differenze tra le manifestazioni che si tengono all’estero e quelle in corso in Italia, nel primo caso il ministro biasima alcune politiche che non tenevano conto della sostenibilità produttiva.

Lollobrigida sulle proteste degli agricoltori

Le nostre associazioni non sono in piazza come quelle in altri Paesi” afferma il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che dice di essere contrario a determinate norme per la sostenibilità ambientale che non hanno tenuto conto della sostenibilità produttiva. “Si tratta di criticità che abbiamo affrontato aumentando le risorse: noi non abbiamo tolto un euro agli agricoltura” continua “abbiamo fatto scelte di equità avvantaggiando gli agricoltori in difficoltà, gli agricoltori degli altri Stati europei soffrono l’aumento del prezzo sul gasolio, da noi no“.

Già oggi il ministro dell’Agricoltura ha detto sempre oggi di condannare le violenze nelle manifestazioni.

L’emergenza agricoltura in Italia

I dati Eurostat citati dal ministro parlano di una crisi agricola in Europa. L’Ue ha perso, ribadisce Lollobrigida, il 24% delle imprese agricole in dieci anni. L’Italia arriva al 35-50% nelle regioni del Sud, l’abbandono avviene nelle aree interne con spopolamento e crisi idrogeologica: “Dobbiamo avere il coraggio di dire queste cose in Europa e noi lo abbiamo avuto anche votando da soli“.

Il lavoro sull’agricoltura

Il ministro ha elencato tutte le battaglie del governo per garantire dignità agli agricoltori. “Nessuna delle associazioni agricole che ha compartecipato con noi alle scelte protesta” dice Lollobrigida. “Ci sono tantissimi agricoltori esasperati rispetto a una condizione di reddito non sufficiente che vedono la crescita del costo di produzione intorno al 22%, il valore intorno 15%: c’è un delta che viene caricato sul mondo agricolo“.

Il ministro ribadisce che l’Ue ha messo in atto misure troppo restrittive sulla pesca e sull’agricoltura. Il governo sta lavorando per limitare le scelte che mettono in condizione di non utilizzare buone terre per produrre.

Noi sappiamo” continua Lollobrigida “che l’agricoltore sa prendersi cura della terra anche perché è il suo bene più prezioso, sarebbe innaturale“. Sulle carni coltivate, Lollobrigida dice che l’Italia ha preso una scelta coraggiosa che salvaguarda la salute e il modello di civiltà.