Proteste vibranti da parte dell’opposizione sul caso Ilaria Salis, la militante antifascista da 11 mesi detenuta a Budapest perché accusata di aver attaccato partecipanti a un raduno neonazista nella capitale ungherese. Il processo è iniziato oggi, 29 gennaio, ed è stato rinviato al prossimo 24 maggio. Per la 39enne di Monza l’accusa ha chiesto 11 anni.
“Sostenete Ilaria Salis”, l’opposizione attacca il governo
La parlamentare europea e vicepresidente dell’Europarlamento, Pina Picierno, ricorda la scena dell’imputata portata in aula con mani e piedi in catene e attacca:
Le condizioni detentive e il processo a suo carico appaiono sempre più come un’enorme vendetta ingiustificata da parte dell’Ungheria e del governo ungherese per un’aggressione nei confronti di due militanti neonazisti ungheresi ancora da provare. Ho chiesto già a dicembre alla Commissione europea di adottare misure idonee per porre fine a questa violazione dei diritti umani e anche oggi chiedo il rilascio immediato. Il Governo è forse immobile perché Viktor Orbán è un buon amico di Giorgia Meloni o perché Ilaria Salis è un’antifascista?
Anche Alessandro Zan, responsabile Diritti della segreteria del Pd, insiste sul premier magiaro in un post su X:
Orbán. Comincia occupando televisioni, asservendo giornali e magistratura, continua attaccando i diritti e trascinando in tribunale in catene militanti antifascisti. Per Meloni e Salvini resta un modello? Solidarietà a Ilaria Salis, il governo deve fare molto di più.
+Europa parla di violazione del diritto europeo. Il Consiglio comunale di Milano vota un OdG in favore
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, e il deputato dello stesso partito Benedetto Della Vedova si rivolgono al ministro degli Esteri Antonio Tajani:
Dovrebbe dire chiaramente cosa sta facendo il governo, ad esempio se ha avanzato una richiesta affinché la nostra concittadina possa trascorrere la custodia cautelare ai domiciliari in Italia.
Accusata di “tentato omicidio colposo in concorso”, Ilaria Salis in tribunale in Ungheria è legata mani e piedi e al guinzaglio di una poliziotta – scrive su X il deputato di Azione Enrico Costa – Un’indecenza, da richiamare l’ambasciatore.
Ilaria Salis cittadina italiana – aggiunge Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra – deve essere messa in condizione di avere tutti i diritti che vigono nei Paesi civili. Le immagini di oggi sono agghiaccianti.
Nel frattempo, il Consiglio comunale di Milano, con 29 voti favorevoli e 6 astenuti, ha approvato un ordine del giorno a firma del consigliere Pd Alessandro Giungi.
Sindaco e Giunta devono richiedere al governo italiano di intervenire verso il governo ungherese al fine di consentire, come previsto dalle vigenti convenzioni, l’estradizione di Ilaria Salis in Italia per trascorrere il periodo di custodia cautelare nel suo Paese e per partecipare in videoconferenza dall’Italia al processo.