Salernitana-Roma, le dichiarazioni del posticipo del lunedì di Serie A. Un confronto con molto significato per i giallorossi che dopo il debutto di De Rossi volevano continuare a raggiungere i propri obiettivi stagionali. La formazione capitolina di non voleva fare passi falsi e continuare la corsa per la zona Europa. Dopo la vittoria contro l’Hellas Verona la formazione della capitale voleva centrare la seconda vittoria di fila della nuova gestione tecnica. La squadra di Inzaghi invece voleva fare uno sgambetto agli ospiti e nonostante i pochi risultati in termini di punti i granata avevano compiuto delle ottime prestazioni contro il Napoli e la Juventus. I granata nonostante tutto però erano all’ultimo posto con dodici punti ottenuti in ventidue scontri in campionato. Ecco le dichiarazioni della gara di lunedì 29 gennaio 2024.

Salernitana-Roma, le parole di Daniele De Rossi

Messa alla spalle la sfida contro l’Hellas Verona, la Roma di De Rossi voleva bissare il successo e inseguire l’obiettivo Champions League che distava a a pochi punti nonostante l’avvio non al massimo con Mourinho. L’avvento della storica bandiera aveva portato una rivoluzione tattica per i capitolini che sono passati dalla difesa a tre a quella quattro con il tridente in attacco.

La Salernitana invece con il ritorno di Sabatini sul campo sta per chiudere l’arrivo di un colpo internazionale: l’ex Bayern Monaco e Manchester City Jerome Boateng che insieme a Fazio potrebbe comporre una difesa da una grossa esperienza internazionale. I campani volevano sul campo interrompere la striscia di sconfitte consecutive in Serie A. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti della sfida dell’Arechi vinta per due a uno dai ragazzi di De Rossi con le reti di Dybala su rigore e Pellegrini:

“Cosa ho detto all’intervallo? Ho detto quello che avevo detto dopo la partita con il Verona, se facciamo possesso palla lento, senza andare a rompere la loro linea, non tiriamo mai in porta, e se non tiriamo in porta ne perdiamo parecchie di partite. Se invece lo facciamo tentando di tenere il pallino della partita, andando a tenere lo spazio quando si crea, e andamo dentro come avvoltoi, allora siamo una squadra forte. C’è da lavorare nel capire i momenti della partita, quando fare la giocata o quando invece attendere un pochino.

De Rossi ha parlato anche del siparietto Dybala-Svilar:

“Faccio un po’ lo scemo con i ragazzi in panchina, perché li voglio coinvolgere. Avevo chiesto a Svilar se lo avrebbe segnato e lui ha detto di sì.”

De Rossi poi ritorna sull’atteggiamento del primo tempo:

“Abbiamo parlato anche di questo. Nel calcio vanno vinti i duelli, sia quando la palla ce l’hanno gli altri, sia sulle seconde palle. Il calcio è tutto lì, il resto è troppo filosofico. Se i ragazzi non riescono a vincere i duelli è colpa mia, devo metterli in condizione di capire quando tentare la giocata. Sono forti tecnicamente, hanno qualità, quando riuscirò a fargli capire che i momenti della partita vanno riconosciuti, una volta che hanno la palla in mezzo ai piedi poi faranno la differenza come hanno sempre fatto.”

Su Lukaku e la crescita di Pellegrini:

“Nel primo tempo è stato l’unico che ci ha dato un po’ di profondità quando riuscivamo a palleggiare, ma loro giocavano con i tre centrali e spazio per lui non ce n’era. Il possesso va bene e se trova l’imbucata diventa devastante. Ha sofferto, ha aiutato di più della partita con il Verona, si è abbassato un po’ quando c’era bisogno. Un giocatore così che cerca di sgomitare e tenere palla è sempre un bene. Lo spirito è quello giusto. Pellegrini? Non mi piace parlare dei singoli, tanti hanno fatto una partita di cuore, ma io non potrei pensare ad un capitano migliore, anche per come mi ha accolto. E’ professionale, serio, coinvolgente con i compagni, li aiuta. Io sono stato fuori dalla Roma e non volevo mettere becco, non sono un curiosone: ho sentito tante cose in questi anni ma quando sono rientrato ho trovato un gruppo di uomini davvero seri e in gamba, attaccati a questa maglia. Lui è il degno capitano di questo gruppo“.