Emozione e gratitudine. E anche una grande spinta a fare meglio, a osare e andare avanti perché la strada intrapresa è quella giusta. Per il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, il primo Congresso Programmatico di Alternativa Popolare è stato un successo, anche perché vedere così tante persone la prima volta sia al PalaTerni, ma anche collegate via streaming e dalla tv, lo ha riempito di gioia e stimolato ancora di più. Bastava vedere anche i volti del presidente Paolo Alli e del vice-Sindaco di Terni e candidato alla Regione Umbria Riccardo Corridore per capire la soddisfazione per quello che è successo il 27 e 28 gennaio al PalaTerni.

Bandecchi: “Ci sono state oltre 3.500 persone e migliaia in collegamento, siamo una novità nel panorama politico”

Sono felice e soddisfatto, non potevo chiedere di meglio“, ha assicurato il segretario Stefano Bandecchi che per nome e per conto di Alternativa Popolare ha ricevuto un’investitura importante come il messaggio di Manfred Weber, Presidente del Partito Popolare Europeo.

L’intervento di Manfred Weber all’inizio del Congresso – ha spiegato il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi – ha rappresentato l’essere proprio e parte integrante del Partito Popolare Europeo da parte di Alternativa Popolare, un partito che oggi è ben guardato per quel che riguarda la politica in Italia e che vuole essere parte integrante dell’Europa. Alternativa Popolare porta una novità nel panorama politico, un’investitura importante e anche grande responsabilità. Ci ha emozionato quel messaggio da parte del Presidente del Partito Popolare Europeo, come tutto quello che è successo nella due giorni del Congresso Programmatico”

Era sorridente nel week-end durante la due giorni del Congresso Programmatico di Alternativa Popolare e lo è ancora oggi, Stefano Bandecchi nel rivedere e ripercorrere nella sua mente tutte quelle persone contente, soddisfatte e desiderose di fare al PalaTerni. Sente che qualcosa sta per cambiare e lo porterà avanti fino in fondo. Non sarà facile, ma questo è lui stesso che lo dice, ma c’è una convinzione che pochi partiti hanno, anche perché quell'”Italia che abbiamo sognato è l’Italia che vi daremo“, non è solo uno slogan, ma è la promessa che Stefano Bandecchi si fa ogni giorno quando va a lavorare che sia all’Università Niccolò Cusano, al Comune di Terni o da qualsiasi altra parte.

Il congresso – sottolinea il segretario di AP Stefano Bandecchiha visto la partecipazione di oltre 3500 persone e ha battezzato AP come partito nazionale nel vero senso della parola, sono arrivate persona da ogni parte d’Italia, non era assente nessuna regione, una cosa che mi ha emozionato, in più centinaia di migliaia di persone erano collegate via tv e ho ricevuto circa duemila messaggi di persone che hanno seguito e hanno saputo quello che abbiamo fatto. E tutti sono rimasti ben impressionati. La strada da fare però è ancora lunga e non facile, ma c’è una politica antica poco pratica e sta tentando di difendersi, compresi i Cinquestelle che dovevano essere una novità e hanno dimostrato tutto il loro fallimento. Ora sono una macchietta della sinistra. Noi ci siamo e soprattutto siamo pronti, quello era solo l’inizio, adesso si deve lavorare a testa bassa“.