Bonus assunzioni, ecco quali sono gli incentivi del 2024, risolti in particolare a donne e giovani la cui immissione a lavoro o la stabilizzazione consente di ottenere uno sconto sui contributi pari al 50 per cento. Con la legge di Bilancio 2024 l’incentivo principale si rivolge ai giovani fino all’età di 30 anni, mentre per le lavoratrici svantaggiate lo sconto sui contributi vale per un anno e mezzo al massimo.

Non è più in vigore il bonus dei Neet, introdotto nel 2023 e senza conferma per quest’anno, mentre il governo ha confermato la decontribuzione per le regioni del Sud Italia. Gli incentivi si configurano come sconto dei contributi dovuti dai datori di lavoro.

Bonus assunzioni, ecco tutti gli incentivi del 2024: per donne e giovani sconto contributi

Bonus assunzioni, anche nel 2024 sono diverse le formule che consentono di ottenere degli sconti sui contributi sulle immissioni a lavoro, soprattutto per giovani, donne e occupati del Sud Italia. Nello scorso anno era in vigore l’incentivo per le assunzioni dei giovani fino a 36 anni di età che mai avevano avuto una stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato. Dunque, per avere il bonus era necessaria o l’assunzione diretta a tempo indeterminato o la trasformazione del contratto da determinato a indeterminato. Il bonus consentiva lo sconto del 100% dei contributi fino a 8.000 euro all’anno, con durata massima di 36 mesi (o di 48 mesi per le regioni del Sud Italia).

Di questo bonus, previsto dalla legge di Bilancio del 2023, nel 2024 rimane lo sconto ai giovani fino a 30 anni di età, con esonero dei contributi previdenziali per tre anni al 50 per cento fino a un massimo di 3.000 euro all’anno. Deve trattarsi di assunzione diretta a tempo indeterminato o di trasformazione da contratto a tempo determinato a indeterminato.

bonus assunzioni 2024 sconto contributi per le donne in situazioni di difficoltà

Persiste il bonus per le assunzioni di donne svantaggiate nel 2024. Gli incentivi sono destinati a donne con più di 50 anni di età, disoccupate da almeno un anno; a donne senza impiego regolare e retribuito da aiutare grazie agli investimenti dei fondi strutturali dell’Unione europea per le regioni italiane in ritardo dal punto di vista del reddito prodotto rispetto alla media italiana; a ex lavoratrici senza impiego regolare da almeno sei mesi in settori dove vige una disparità accentuata per il genere; a donne senza lavoro da almeno due anni.

In tutte queste situazioni è previsto un incentivo consistente nell’esonero dei contributi del 50% per un periodo di un anno (assunzione a termine) o di un anno e mezzo (assunzione a tempo indeterminato o stabilizzazione del contratto). Nello scorso anno, lo sconto sui contributi era del 100% per un anno e mezzo, entro gli 8.000 euro all’anno.

Incentivi Neet non più in vigore, ecco la super deduzione Ires con superbonus fino al 130%

Non è più in vigore il bonus Neet per i giovani fino a 30 anni di età e incentivo del 60 per cento della retribuzione netta. Il governo ha confermato gli incentivi per la decontribuzione delle regioni del Sud Italia, con esonero del 30 per cento dei contributi dovuti (per ora fino a giugno prossimo).

Una super deduzione sull’Ires è stata introdotta per il 2024 per le assunzioni a tempo indeterminato, purché sia realizzato dall’impresa un incremento degli assunti rispetto al 2023. Il bonus è del 120% nella misura normale, con ulteriore 10% nel caso di assunzioni relative a lavoratori svantaggiati per un totale del 130%.

Sconti contributivi per chi assume percettori di Assegno di inclusione e Supporto formazione e lavoro

Per le assunzioni di soggetti percettori di Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) e Assegno di inclusione (Adi) sono stati confermati gli sconti contributivi già previsti dal decreto 48 del 2023 (dl “Lavoro”). L’esonero ha percentuale fino al 60 per cento della contribuzione dovuta dal datore di lavoro, entro gli 8.000 euro, e per un massimo di un anno. Per gli sconti fruiti il datore di lavoro non può procedere con il licenziamento del lavoratore nei due anni susseguenti all’immissione in azienda se non per giusta causa o giustificato motivo.