Con il rinnovo del contratto scuola per il triennio 2019-2021, la cui firma all’Aran è arrivata nella giornata del 18 gennaio 2024, oltre agli aumenti degli stipendi per docenti e personale Ata, sono in arrivo anche i compensi extra. Si tratta di voci in busta paga che rialzano gli stipendi per il lavoro pomeridiano, ad esempio, o per un bonus stabilito per l’anno 2023, ma anche per le prestazioni aggiuntive rispetto all’orario di obbligo, fino ad altre indennità specifiche.

Il rinnovo del contratto, dal punto di vista normativo, porta anche altre novità. Si va dai giorni di permesso anche ai precari allo smart working, fino alle varie ipotesi di congedo.

Rinnovo contratto scuola, aumenti stipendi per docenti e Ata: compensi extra in arrivo, ecco per cosa

Con la firma del nuovo contratto della scuola, siglato all’Aran nel giorno 18 gennaio scorso, arrivano gli aumenti per i docenti e il personale scolastico relativi al triennio 2019-2021.

In tutto, l’intero comparto dell’Istruzione e della Ricerca riguarda 1.232.248 dipendenti dei quali 1.154.993 lavoratori di scuola e Afam, inclusi gli 850.000 insegnanti e i 77.255 dipendenti delle università e degli enti di ricerca, e con l’esclusione degli insegnanti universitari. Per gli insegnanti gli incrementi in busta paga arrivano a 124,40 euro di media, mentre per gli Ata l’aumento medio si ferma a 96 euro.

Più consistenti gli aumenti ai direttori amministrativi (Dsga), ai quali andranno 197,50 euro lordi in più al mese. Le cifre sono state aggiornate ai nuovi stanziamenti, pari a 300 milioni di euro, che nei mesi scorso il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è riuscito a strappare per rimpinguare le retribuzioni del personale dipendente.

Contratto scuola aumenti stipendi: arriva il bonus una tantum 2024 per docenti e Ata

Oltre agli aumenti di stipendio dettati dal 5,78% in più medio in busta paga, per il personale della scuola arrivano anche altre voci che vanno ad aggiornare le buste paga. Si prevede, infatti, un bonus una tantum, riferita all’anno 2022/2023 (per tutto il personale in servizio nello scorso anno scolastico), quantificato in 63,84 euro per gli insegnanti e in 44,11 euro per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata).

Altre indennità nel contratto 2019-2021

Per il personale in servizio nella scuola, inoltre si prevede un incremento del 10 per cento a decorrere dal 1° gennaio scorso per tutte le attività e i progetti extracurriculari. Inoltre, si quantifica un incremento anche di alcune indennità, quali quelle del bilinguismo e del trilinguismo, del lavoro svolto nelle ore notturne o in giornate festive. Le ore dedicate dagli insegnanti nella formazione continua sono da considerarsi in servizio. Si prevede, pertanto, la valorizzazione ad hoc di queste ore aggiuntive svolte per la formazione.

Smart working, congedo e donne vittime di violenza: ecco le novità

Regole più precise sono state previste per il lavoro in smart working del personale della scuola. Chi lavora da remoto deve rispettare determinati orari standard, con accordo con l’amministrazione circa il luogo dove svolgere il lavoro che può essere sia presso il domicilio del dipendente che in un altro luogo. Anche i dipendenti della scuola con contratto a tempo determinato avranno diritto ai congedi. In primis, a quello dei tre giorni di permesso retribuito ogni anno, sia per motivi famigliari che personali. In caso di paternità, il congedo diventa di 10 giorni con stipendio al 100%.

Il congedo parentale, inoltre, non andrà a diminuire le ferie e rientrerà nel periodo di valorizzazione ai fini dell’anzianità di servizio. Le donne vittime di violenza hanno diritto a un periodo di congedo di quattro mesi, retribuito al pari di quello della maternità.