L’arrivo di IT wallet porta con sé moltissimi cambiamenti per i documenti personali del singolo cittadino ma anche alcuni dubbi circa la possibilità di utilizzo della carta d’identità cartacea.

L’introduzione di un portafoglio digitale permetterà infatti di custodire quanto necessario per interfacciarsi con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni ma non ci sarà spazio per i documenti di riconscimento cartaceo.

Sarà dunque uno strumento digitale molto più pratico e veloce rispetto a quanto previsto nel recente passato.

Sorge però il dilemma di come comportarsi se abbiamo ancora in nostro possesso documenti cartacei come la carta d’identità.

Continuerà ad essere comunque valida e potrà essere presentata come documenti ufficiale laddove ci verrà richiesta nei nostri viaggi all’estero?

IT wallet carta d’identità: la CI cartacea è ancora valida?

L’iter di approvazione del portafoglio  digitale IT wallet è alle strette finali. Nella giornata di mercoledì 31 gennaio è previsto il via libera dal Consiglio dei Ministri con la ratifica all’interno del nuovo decreto PNRR delle modalità di impiego. 

IT wallet comprenderà di fatto lo SPID e la CIE (carta d’identità elettronica) oltre a dare ulteriori possibilità di digitalizzazione di documenti personali utili per relazionarsi con le PA, come la tessera sanitaria o la certificazione di eventuali disabilità.

In una seconda fase sarà poi possibile associare anche la propria patente di guida e tutti gli identificativi ad esempio della propria attività commerciale. Un unico spazio digitale che raccolga ogni informazione necessaria.

Non ci sarà spazio per la ormai obsoleta carta d’identità cartacea. Ma chi l’avesse ancora in corso di validità potrà utilizzarla per alcune funzioni.

Al momento moltissimi italiani possiedo esclusivamente la versione cartacea e non la CIE, nonostante da tempo sia in atto il progressivo cambiamento. Ciò è semplicemente motivato dal fatto che al precedente atto di rinnovo non era ancora in essere la possibilità di richiedere il documento elettronico.

Oltretutto, ancora oggi, chi avesse urgenza di richiedere un duplicato per esempio per smarrimento può optare per la richiesta cartacea al fine di abbreviare la procedura.

Ufficialmente dunque il Ministro degli Interni non ha ancora deciso una data di “pensionamento” di questa modalità.

Nemmeno l’introduzione di IT wallet farà cessare istantaneamente la validità della carta d’identità cartacea. Il documento rimarrà in corso di validità fino alla scadenza riportata su di esso.

Come comportarsi se si viaggia

Ad oggi con la versione cartacea è consentito viaggiare all’interno dei Paesi membri dell’Unione Europea. Tuttavia esiste già una data per la quale questa possibilità verrà meno: il 3 agosto 2026.

Da quella data ogni cittadino europeo potrà spostarsi nelle nazioni dell’unione esclusivamente presentando la carta d’identità in formato elettronico.

La controparte cartacea non sarà più accettata per attestare la propria identità, neanche se non è stata superata ancora la scadenza scritta su di essa.

Il regolamento è già stato approvato dal documento n. 2019/1157. L’unica possibilità sarà dunque munirsi di CIE per non essere respinti all’aeroporto piuttosto che ad altri varchi di confine nazionale.

Come ottenere la CIE

Si può richiedere la carta d’identità elettronica anche se il proprio documento cartaceo non è ancora scaduto. Oltretutto la procedura di rilascio di CIE non necessita di presentazione della vecchia attestazione.

In tal caso è sufficiente esibire un documento come la patente di guida o il passaporto o addirittura essere accompagnati da due persone che testimonino la nostra identità.

La procedura di rilascio non è però istantanea. Occorre prendere appuntamento con l’ufficio anagrafe comunale o con il servizio preposto.

Una volta forniti i dati e la fotografia di verifica, la carta d’identità elettronica sarà spedita al nostro domicilio entro qualche giorno.

Se la sostituzione o il rinnovo del formato cartaceo avveniva in maniera gratuita, l’emanazione di una CIE ha un costo che si aggira intorno ai 17 euro a cui vanno sommati gli oneri comunali che cambiano da città a città.