Guerra a Gaza: media, Israele accetta accordo su ostaggi. Delegazione israeliana al Cairo per colloqui
L’incontro che si è tenuto domenica 28 gennaio a Parigi tra Stati Uniti, Egitto, Qatar e Israele sul cessate il fuoco a Gaza è stato definito “costruttivo” dall’ufficio del primo ministro israeliano, ma restano divergenze. Irruzione delle forze israeliane a Jenin, in Cisgiordania
Arrivati in Italia i primi bambini palestinesi
Nella serata di oggi a Ciampino sono atterrati diversi bambini palestinesi accompagnati dai loro genitori, trasportati in Italia per essere curati in ospedali locali.
Il vicepremier Tajani è salito sul velivolo dell’Areonautica Militare per circa 25 minuti, parlando con i bambini e le loro famiglie. Presso gli ospedali Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze saranno curati circa 100 bambini, che arriveranno scaglionati nei prossimi giorni.
Blinken incontra il premier del Qatar a Washington
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha incontrato il premier e ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, a Washington.
Obiettivo dell’incontro è discutere degli ultimi sviluppi a Gaza. Al Thani ha condannato l’attacco libanese che ha portato alla morte di 4 soldati statunitensi.
Continuano le proteste in Israele contro il governo
Altra giornata di proteste in Israele contro il governo e la sua attività per liberare gli ostaggi. A Tel Aviv migliaia di persone si sono recate davanti la casa del premier Netanyahu: vogliono le sue dimissioni.
Usa: “Il ritorno dei coloni da Gaza è inaccettabile”
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha affermato che l’amministrazione Biden non è d’accordo con la proposta di alcuni ministri israeliani di far tornare i coloni di Israele nei territori della Striscia di Gaza.
Dal Qatar: “La bozza della tregua sarà passata ad Hamas”
Il primo ministro del Qatar dopo gli incontri con funzionari statunitensi, israeliani ed egiziani ha riferito che la bozza con i dettagli della tregua fra Hamas ed Israele verrà trasmessa al più presto al gruppo terroristico palestinese.
Truppe israeliane entrano negli uffici di Sinwar a Khan Yunis
L’IDF (Esercito israeliano) ha fatto sapere che truppe della 98ma divisione hanno fatto irruzione negli uffici del capo di Hamas, Yahya Sinwar, a Khan Yunis (sud della Striscia di Gaza).
Arriva una prima bozza dell’accordo Israele-Hamas
Sky News Arabia ha reso nota una prima forma della bozza della tregua fra Hamas ed Israele.
Ci sarà un cessate il fuoco di 45 giorni, in cambio del quale Hamas libererà 35 ostaggi. Dal canto suo Israele, per ogni ostaggio liberato, rilascerà dalle proprie prigioni tra i 100 e i 250 detenuti palestinesi.
4 attacchi su postazioni di Israele rivendicati da Hezbollah
Nella giornata di oggi diverse postazioni militari israeliane in Alta Galileia sono state attaccate 4 volte dagli Hezbollah libanesi.
Gli attacchi con razzi sono avvenuti sulle caserme di Biranit, Hunin e Summaqa, cioè nel settore occidentale, centrale e orientale della linea di demarcazione tra i due paesi. Tutti gli attacchi sono stati rivendicati da Hezbollah.
In Egitto è arrivata una delegazione israeliana
A Gaza questo pomeriggio è arrivata una delegazione israeliana con un aereo privato dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Raggiunte da una scorta armata, la delegazione si è poi spostata in un luogo segreto. Alcuni suggeriscono che la decina di persone arrivata in Egitto voglia discutere la possibile tregua con Hamas.
Media statunitensi: Israele avrebbe accettato una pausa dei combattimenti in cambio degli ostaggi
Secondo la Nbc, a Parigi gli emissari di Egitto, Stati Uniti, Qatar ed Israele avrebbero trovato un accordo riguardo i prigionieri israeliani in mano ad Hamas.
Israele avrebbe acconsentito di mettere in pausa in combattimenti secondo una logica di “fasi“: ad ad ogni stop seguirebbe il rilascio di una parte degli ostaggi e di consegna a Gaza di aiuti umanitari.
Governo Gaza: bilancio vittime a 26.637. I feriti 65.387
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 26.637 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese.
Nelle ultime 24 ore, 215 persone sono morte. Sono 65.387 i feriti.
Netanyahu: scuole dell’Unrwa insegnano sterminio Israele
Sulla scia delle accuse, secondo cui alcuni membri dello staff dell’Unrwa avrebbero partecipato al massacro di Hamas del 7 ottobre, il primo ministro Benjamin Netanyahu descrive l’agenzia come “permeata da Hamas”. Lo riporta il Times of Israel.
Abbiamo scoperto che c’erano 13 operatori dell’Unrwa che hanno effettivamente partecipato, direttamente o indirettamente, al massacro del 7 ottobre. Nelle scuole dell’Unrwa insegnano le dottrine dello sterminio di Israele – le dottrine del terrorismo, lodando il terrorismo, glorificando il terrorismo
ha dichiarato alla TalkTV britannica.
La Spagna mantiene legami con Unrwa
La Spagna manterrà i suoi rapporti con l’Unrwa, nonostante le accuse riguardanti il presunto coinvolgimento di alcuni dei suoi dipendenti negli attentati del 7 ottobre in Israele, ma seguirà “da vicino” le indagini.
Lo ha affermato il ministro degli Esteri, José Manuel Albares.
Usa, risponderemo a raid Giordania, ma no a conflitto
Gli Stati Uniti risponderanno all’attacco di droni contro la base in Giordania, in cui sono morti tre soldati americani, “in modo molto coerente”.
Ma non stiamo cercando una guerra con l’Iran. Non stiamo cercando un conflitto più ampio in Medio Oriente
ha spiegato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.
Usa, colloqui su ostaggi costruttivi per nuovo accordo
I colloqui sul rilascio degli ostaggi a Gaza sono stati costruttivi: secondo gli Stati Uniti può esserci un nuovo accordo.
Lo ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano John Kirby in un’intervista a Msnbc, sottolineando che Washington non vuole una guerra più ampia con l’Iran.
Idf, neutralizzato terrorista armato di coltello
Un terrorista armato di coltello ha dentato oggi di pugnalare i soldati delll’Idf che erano di guardia ad una postazione militare nella zona di Tekoa
scrive l’esercito israeliano su X.
I soldati hanno risposto sparando e neutralizzato il terrorista. Non sono stati segnalati feriti dell’Idf.
Wsj, il 10% dei dipendenti Unrwa a Gaza hanno legami con Hamas
Circa il 10% dei dipendenti dell’Unrwa a Gaza hanno legami con Hamas o con la Jihad islamica: metà di loro hanno parenti che appartengono a queste organizzazioni terroristiche.
Lo scrive il Wall Street Journal che ha visionato un documento dell’intelligence di Israele.
Media: attacco Israele contro centro Pasdaran in Siria
Israele ha attaccato un centro di consulenza militare iraniano a Damasco, in Siria.
Questo quanto riferito dall’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasnim, vicina ai Pasdaran, dopo che forti esplosioni sono state registrate nella zona di Sayyida Zeinab.
Ong, miliziani filo-Iran tra 6 morti in raid su Damasco
Sono sei i morti del raid israeliano nel distretto di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco: tra questi ci sono dei miliziani filo-Iran.
Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale è stata “presa di mira una base appartenente a Hezbollah e alle Guardie rivoluzionarie iraniane”.
Non è chiaro però se tra le vittime ci siano civili.
Anche la Romania tra i Paesi che sospendono fondi a Unrwa
Anche la Romania si è aggiunta alla lunga lista dei Paesi che hanno annunciato la sospensione dei finanziamenti all’Unrwa.
Unrwa, senza fondi impossibile lavorare oltre febbraio
L’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi finita nella bufera, ha dichiarato che non sarà in grado di continuare le operazioni a Gaza oltre la fine di febbraio senza finanziamenti.
Se i finanziamenti non verranno ripristinati, l’Unrwa non sarà in grado di continuare i suoi servizi e le sue operazioni in tutta la regione, inclusa Gaza, oltre la fine di febbraio ha riferito a Reuters un portavoce dell’agenzia.
Una serie di Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Germania, hanno sospeso i fondi in seguito alle accuse di Israele.
Si stima che circa due milioni di persone dipendano dai servizi dell’Unrwa: 3.000 dei 13mila dipendenti dell’agenzia continuano a lavorare nella Striscia nonostante i continui bombardamenti israeliani.
Ue apre revisione sui fondi per l’Unrwa dopo accuse
La Commissione europea si pronuncerà sui finanziamenti destinati all’Unrwa alla luce delle accuse sul coinvolgimento del personale dell’Unrwa negli atroci attacchi del 7 ottobre.
La Commissione esaminerà la questione alla luce dell’esito dell’indagine annunciata dalle Nazioni Unite e delle azioni che adotterà, si legge in una nota dell’esecutivo europeo.
L’Ue
si aspetta che l’Unrwa accetti di effettuare un audit dell’Agenzia da parte di esperti esterni indipendenti nominati dall’Ue, rivedendo, in tal modo, la valutazione del pilastro, concentrandosi specificamente sui sistemi di controllo necessari per prevenire il possibile coinvolgimento del suo personale in attività terroristiche. Si prevede inoltre un rafforzamento del Dipartimento di Investigazioni Interno dell’Unrwa, che è fondamentale in questo senso. Infine, dovrebbe essere avviata quanto prima una verifica di tutto il personale dell’Unrwa per confermare che non abbia partecipato agli attacchi
recita ancora il comunicato.
Media: attacco contro milizie filo-Iran a sud Damasco
Milizie filo-Iran sono state attaccate nell’area meridionale di Damasco, in Siria.
Lo riferiscono media locali. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, è stato distrutto un sito di Hezbollah con morti e feriti.
Hamas: no al rilascio ostaggi senza fine guerra a Gaza
All’indomani dell’incontro a Parigi tra Israele, USA, Egitto e Qatar, Hamas ha tenuto a ribadire che rilascerà gli ostaggi solo se verrà garantita la fine della guerra a Gaza.
Il successo dell’incontro di Parigi dipenderà dal fatto che Israele accetti di porre fine all’aggressione globale contro la Striscia di Gaza
ha affermato alla Reuters l’alto esponente del Movimento islamico Sami Abu Zuhri.
Papa: senza intesa due Stati in Medio Oriente, la pace resta lontana
Adesso il conflitto si sta drammaticamente allargando. C’era l’accordo di Oslo, tanto chiaro, con la soluzione dei due Stati. Finché non si applica quell’intesa, la pace vera resta lontana.
Queste le parole di Papa Francesco in un’intervista a La Stampa, in merito alla situazione in Israele e Palestina.
Il Pontefice sottolinea la “figura cruciale” del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini.
È un grande. Si muove bene. Sta provando con determinazione a mediare. I cristiani e la gente di Gaza – non intendo Hamas – hanno diritto alla pace.
Papa Bergoglio ricorda poi che tutti i giorni ha una video chiamata con la parrocchia di Gaza.
Ci vediamo nello schermo di Zoom, parlo alla gente. Lì in parrocchia sono 600 persone. Stanno continuando la loro vita guardando ogni giorno la morte in faccia. E poi, l’altra priorità è sempre la liberazione degli ostaggi israeliani.
Soldati Usa uccisi: appello dell’ Iraq a stop spirale violenza
Le autorità irachene hanno condannato l’attacco di droni al confine tra Giordania e Siria, invitando a “fermare la spirale di violenza” in Medio Oriente.
L’Iraq è pronto a contribuire
a sviluppare regole fondamentali di impegno per evitare ulteriori ripercussioni nella regione e impedire l’espansione del conflitto
ha riferito il portavoce Bassim Alawadi.
Razzo di Hezbollah contro base nord, feriti due soldati israeliani
Due soldati israeliani sono rimasti feriti in un attacco missilistico di Hezbollah al confine con il Libano. Come riferito dall’IDF, sono in buone condizioni.
Il gruppo sciita filo-iraniano ha rivendicato l’attacco contro la base militare israeliana di Biranit, alla frontiera con il Paese dei Cedri.
Macchina contro pedone ad Haifa: un ferito in gravi condizioni
Un giovane di 20 anni è stato gravemente ferito in un presunto attacco con un’auto ad Haifa.
L’incidente è avvenuto nei pressi dell’ingresso della base navale: la macchina ha investito il 20enne, poi il conducente è sceso brandendo un’ascia e ha cercato di colpirlo.
Il ragazzo è stato trasferito al Rambam Medical Center, mentre l’aggressore è stato neutralizzato dalle forze dell’ordine. Lo riferiscono i media israeliani.
A soldier is seriously wounded in a suspected car-ramming attack in Haifa, police and medics say.
— Emanuel (Mannie) Fabian (@manniefabian) January 29, 2024
According to initial reports, the assailant rammed a car into the soldier in his 20s, then got out and attempted to attack him with an axe, before being shot. pic.twitter.com/JKffdgBc1Y
Houthi: razzo contro nave militare Usa nel Golfo Aden
I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato di aver lanciato un razzo contro la nave da guerra americana USS Lewis B. Puller, mentre stava navigando ieri 28 gennaio nel Golfo di Aden
Anp, palestinese ucciso da soldati Israele a sud Hebron
Un palestinese è morto, mentre un altro è rimasto gravemente ferito nel villaggio di Dura, a sud di Hebron. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese.
Un incidente è avvenuto nel villaggio di Al-Yamun, come riferito dall’esercito israeliano: durante un’operazione, due uomini hanno aperto il fuoco e lanciato esplosivi contro le truppe. I soldati hanno risposto e ne hanno ucciso uno.
Altre 189 persone sono state arrestate durante la notte.
The Israeli occupation forces shot dead a Palestinian youth whilst they raided Dura town near Hebron. 29.1.24
— Eye on Palestine (@EyeonPalestine) January 29, 2024
استشهاد شاب برصاص الاحتلال في دورا قرب الخليل pic.twitter.com/N6gBs1t6cC
Anche l’Austria sospende i fondi a Unrwa
Anche l’Austria ha annunciato il taglio dei fondi destinati all’Unrwa, l’agenzia Onu per i palestinesi finita al centro di uno scandalo. Lo ha riferito la Reuters, citando il ministero degli Esteri.
Finora sono 12 i Paesi che hanno adottato la stessa decisione tra cui Usa, Canada, Australia, Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Norvegia, Finlandia e Giappone.
Dodici ministri Israele a conferenza su ricolonizzazione Gaza
Dodici ministri del governo israeliano, insieme a 15 deputati della coalizione, hanno partecipato alla conferenza, organizzata a Gerusalemme, dalla destra ultranazionalista religiosa sul futuro di Gaza, impegnandosi a ricostruire le colonie nella Striscia e a incoraggiare l’emigrazione dei palestinesi dopo la fine della guerra
Smotrich e Ben Gvir, insieme a sei deputati della coalizione, hanno firmato il “Patto di vittoria e rinnovamento degli insediamenti“, in cui si impegnano a far “crescere insediamenti ebraici pieni di vita” nella Striscia di Gaza.
Insieme a loro, anche il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi, esponente del Likud.
Le immagini della conferenza hanno suscitato critiche e polemiche sui social. Il premier Benjamin Netanyahu non ha partecipato e ha fatto sapere di essere contrario alla ricostruzione di colonie a Gaza, ribadendo che non è la politica del governo.
Ministri e deputati possono esprimere la loro opinione, ha evidenziato, ma la politica di Israele sul dopoguerra a Gaza verrà stabilita dall’intero gabinetto di sicurezza e nessuna decisione in tal senso è stata presa.
Nyt, in dossier Israele accuse dettagliate contro Unrwa
Israele ha trasmesso agli Stati Uniti il rapporto che accusa i 12 dipendenti dell’Unrwa di essere direttamente coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Lo ha riferito il New York Times. In particolare, si legge sui documenti, un consulente scolastico dell’agenzia Onu di Khan Younis, nel sud di Gaza, è accusato di aver collaborato con suo figlio per rapire una donna da Israele, mentre un assistente sociale di Nuseirat avrebbe contribuito a portare a Gaza il corpo di un soldato israeliano morto, ma anche di aver distribuito munizioni e coordinato i veicoli il giorno dell’attacco di Hamas. Un terzo dipendente avrebbe partecipato al massacro al kibbutz di Be’eri dove sono morte 97 persone. Un altro è indicato come responsabile di un magazzino di armi e uno avrebbe distribuito munizioni.
Secondo quanto riferito dal New York Times, Israele ha identificato dieci dipendenti come membri di Hamas e uno della Jihad islamica. Tra questi, sette sono insegnanti che lavorano nelle scuole dell’agenzia Onu per i palestinesi.
Il rapporto afferma che sei dipendenti sono stati catturati in Israele il 7 ottobre, e altri hanno raccontato cosa avevano fatto in conversazioni telefoniche intercettate da Israele; tre hanno ricevuto messaggi per presentarsi ai punti di incontro la mattina dell’attacco, e a uno è stato detto di portare con sé i razzi anticarro conservati a casa.
Alla luce del dossier, l’Unrwa ha licenziato nove dipendenti, un altro è morto e di altri due sta verificando l’identità. Diversi Paesi, tra cui l’Italia, hanno tagliato i fondi all’agenzia.
Fermati 4 coloni per un attacco a 2 camion di aiuti per Gaza
La polizia israeliana ha fermato quattro coloni, sospettati di aver attaccato due camion nel Negev destinati a Gaza.
I due autisti hanno riferito del lancio di gas lacrimogeni e sassi contro i mezzi. I sospettati, tra i venti e i trent’anni, provenienti dagli insediamenti di Yakir, Amichai e Shilo in Cisgiordania, sono stati catturati nel nord del Negev.
Nella perquisizione è stato trovato un coltello tascabile e gas lacrimogeno.
Iran: 4 uomini giustiziati per aver collaborato con Israele
Quattro uomini sono stati impiccati in Iran, dopo essere stati condannati a morte per aver collaborato con Israele.
Lo ha annunciato l’agenzia Mizan Online dell’Autorità giudiziaria.
I quattro imputati sono stati arrestati il 23 luglio 2022 mentre, secondo l’agenzia, preparavano un’operazione contro una struttura del Ministero della Difesa a Isfahan, città dell’Iran centrale, per conto del Mossad.
Iran nega coinvolgimento negli attacchi in Giordania
L’Iran ha negato di essere coinvolto nell’attacco con un drone che ha ucciso tre militari americani in Giordania.
“Queste accuse sono fatte con l’obiettivo politico di rovesciare la realtà nella regione“, ha dichiarato il portavoce del ministero Nasser Kanaani, citato dall’Irna.
Una risposta alla dichiarazione del ministro degli Esteri britannico David Cameron, che aveva invitato Teheran a “smorzare i toni”.
Biden promette “risposta” dopo attacco in Giordania
L’attacco di un drone a una base americana in Giordania ha causato 3 morti e almeno 34 feriti. Il presidente USA, Joe Biden, h puntato il dito contro gruppi militanti sostenuti dall’Iran e ha promesso di chiedere conto ai responsabili.
È la prima volta che un soldato statunitense viene ucciso dal fuoco nemico in Medio Oriente dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas.
L’incidente potrebbe far aumentare le tensioni nella regione, portando a un allargamento del conflitto con il coinvolgimento di Teheran.
Mentre stiamo ancora raccogliendo i particolari di questo attacco, sappiamo che è stato compiuto da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e in Iraq
ha detto Biden in una dichiarazione.
Più tardi, in una sala banchetti di una chiesa nella Carolina del Sud, il presidente ha osservato un momento di silenzio per le truppe statunitensi uccise nell’attacco e ha poi ha confermato: “Risponderemo”.
Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha definito l’attacco un messaggio all’amministrazione americana.
Ha poi affermato:
La continuazione dell’aggressione americano-sionista a Gaza rischia di provocare un’escalation regionale.
Il Comando centrale degli Stati Uniti ha fatto sapere domenica sera che l’attacco ha colpito una base di supporto logistico nel nord-est della Giordania, e che ha ferito almeno 34 membri del servizio. Le cure per otto dei feriti hanno richiesto il trasferimento fuori dal Paese.
Il portavoce del governo giordano Muhannad Mubaidin ha condannato l’attacco, così come il Bahrein, l’Egitto e la Gran Bretagna, il cui ministro degli Esteri David Cameron ha invitato l’Iran a “smorzare le tensioni nella regione”.
Anche il Giappone sospende finanziamenti a Unrwa
Anche il Giappone sospenderà i finanziamenti all’Unrwa, unendosi ad altri Paesi, tra cui Italia e Germania.
Il governo giapponese ha dichiarato di essere “estremamente preoccupato per il presunto coinvolgimento del personale dell’UNRWA nell’attacco terroristico contro Israele“. Per questo ha deciso
di sospendere temporaneamente i finanziamenti all’UNRWA mentre quest’ultima indaga sulla questione e prende misure per affrontare le accuse
si legge in un comunicato del ministero degli Esteri. Il governo di Tokyo ha poi aggiunto che continuerà a compiere sforzi diplomatici per migliorare la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, “fornendo sostegno ad altre organizzazioni”.
Media: irruzione forze israeliane a Jenin, in Cisgiordania
Le forze israeliane stanno facendo irruzione nella città di Jenin, in Cisgiordania, riporta Al Jazeera.
L’emittente ha riferito che sono scoppiati scontri nel vicino villaggio di Muthalath al-Shuhada. I soldati israeliani avrebbero fatto irruzione nei quartieri residenziali della città di Ya’bad.
Israele, “costruttivo” il summit a Parigi su Gaza, ma restano “disaccordi”
L’incontro che si è tenuto domenica 28 gennaio a Parigi tra Stati Uniti, Egitto, Qatar e Israele sul cessate il fuoco a Gaza è stato “costruttivo”. Lo ha dichiarato l’ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu, sottolineando però che rimangono ancora dei “disaccordi” tra le varie parti.
Al summit hanno partecipato i capi del Mossad e dello Shin Bet e sono previsti altri incontri in settimana. Al tavolo dei negoziati erano presenti anche il direttore della CIA, William Burns, il primo ministro del Qatar, Mohammed ben Abdulrahman Al Thani, e un alto funzionario egiziano. I colloqui, iniziati sabato, hanno come obiettivo il raggiungimento di un accordo che includa una tregua negli scontri e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito da alcune fonti.
Il summit arriva in un momento delicato per il governo israeliano, impegnato ad affrontare un’intensa pressione dell’opinione pubblica: continuano infatti le proteste per il rilascio dei prigionieri ancora a Gaza, dove le operazioni militari israeliane continuano senza sosta.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha discusso con l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, degli “ultimi sviluppi in Israele e a Gaza” durante il fine settimana, ma la Casa Bianca ha fatto sapere che non era previsto alcun annuncio “imminente”.
Secondo le autorità israeliane 132 ostaggi sono ancora detenuti in territorio palestinese, 28 dei quali sarebbero stati uccisi.