Jannik Sinner ha consolidato la sua presenza nel tennis internazionale, diventando una sorta di incubo per Daniil Medvedev. L’ultimo capitolo di questa rivalità è stato scritto oggi 28 gennaio 2024 nella finale degli Australian Open, dove l’italiano ha celebrato una vittoria entusiasmante, infliggendo una nuova delusione al tennista russo che in passato era stato la sua “bestia nera”. Un successo che ha segnato un punto culminante in una storia di sfide e rivalità tra i due.

Quando Medvedev sbadigliò con Sinner

Il loro confronto nelle ATP Finals di Torino è stato un altro momento significativo. Sinner è stato chiamato a sostituire Matteo Berrettini e ha affrontato un Medvedev determinato. La partita sembrava senza storia quando il russo ha vinto il primo set 6-0. Tuttavia, un gesto poco elegante da parte di Medvedev, uno sbadiglio provocatorio durante un cambio campo, ha suscitato la reazione di Sinner. Quest’ultimo ha reagito in modo impressionante, mettendo in difficoltà l’avversario e strappandogli un set. La partita è stata decisa solo nel tie-break del terzo set.

Sinner minimizzò, ma ora si è preso la sua rivincita

Sinner, dopo il match, ha mantenuto la sua signorilità senza entrare nel merito delle provocazioni, minimizzando l’incidente. Ha sottolineato la difficoltà di giocare contro un avversario più giovane, in casa e con il pubblico a favore, ma ha elogiato la vittoria di Medvedev.

Il giovane talento italiano ha dimostrato di avere la stoffa di un campione, sia sul campo che nella sua maturità nel gestire le situazioni difficili.

Dopo la famosa provocazione di Medvedev, Sinner ha imparato e si è evoluto, guadagnando rispetto nel mondo del tennis. La rivalità tra i due si è trasformata in una sana competizione, caratterizzata ora da reciproci complimenti e stima. La lezione tennistica di Sinner ha lasciato un’impronta duratura, dimostrando che dagli errori si può imparare e crescere.