Sparatoria alla chiesa italiana di Santa Maria Draperis a Istanbul, le autorità turche hanno arrestato un uomo sospettato di essere uno dei due killer.
C’è un aggiornamento nelle indagini sull’attentato alla chiesa italiana. E’ di pochi minuti fa, infatti, la notizia dell’arresto di un uomo sospettato di essere uno dei due sicari che stamattina hanno fatto irruzione nell’edificio religioso, mentre era in corso la messa domenicale, uccidendo un uomo di 52 anni.
Sparatoria chiesa italiana a Istanbul, un arresto. Si cerca il secondo uomo
Per la sparatoria nella chiesa italiana a Istanbul, la caccia all’uomo – partita immediatamente dopo i fatti – ha dato i primi esiti positivi con l’arresto di uno dei presunti killer. Sono ancora in corso accertamenti per risalire all’identità del secondo assalitore e per ricostruire il movente dell’attacco. Al momento non si esclude alcuna ipotesi.
Le indagini: gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire la dinamica e il movente di quella che sembrerebbe essere stata un’esecuzione
Tutto ha avuto inizio questa mattina poco dopo le 11,40 in Turchia (le 9,40 in Italia) nel quartiere Sariyer dove si trova la chiesa italiana di Santa Maria Draperis. Nel luogo di culto cattolico era in corso la messa domenicale a cui prendevano parte una quarantina di persone. Ad un certo punto la funzione è stata interrotta dall’arrivo di due uomini incappuciati che hanno aperto il fuoco con armi automatiche uccidendo un 52enne.
Nel corso della sparatoria non ci sono stati altri feriti, e da una prima ricostruzione della dinamica fatta dagli investigatori turchi, si pensa più ad un’esecuzione che a un attentato dal momento che sembrerebbe che i killer abbiano agito per colpire un obiettivo preciso, lasciano illesi tutti gli altri presenti.
Al momento la vittima è stata identificata solo come C.T. e massimo riserbo è stato mantenuto a riguardo dalle autorità turche che non hanno fornito ulteriori dettagli.