Nicola Pietrangeli per il tennis è una leggenda, un’icona di sport e caparbietà. Nella sua carriera ha scritto la storia, ha vinto tantissimo e ha lasciato il segno. Ha trionfato agli Internazionali, ha portato a casa quattro titoli Slam ed è sceso in campo centinaia di volte, segnando il record in Coppa Davis. Un monumento per il tennis italiano, che da grande appassionato di questo sport ora si gode l’ascesa senza fine di un nuovo campione. Per commentare la vittoria di Sinner agli Australian Open, Pietrageli, ex tennista straordinario, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sinner vince gli Australian Open, Pietrangeli a Tag24
Jannik Sinner non ha ancora compiuto 23 anni ma ha già scritto la storia del tennis e fatto impazzire di l’Italia. In Australia ha giocato, ha sofferto, ha tentennato per poi colpire, ha resistito e poi ha affondato il colpo: Sinner ha vinto. Grazie alla prima impresa ha eliminato Djokovic in semifinale, un match senza storia contro il Re del torneo. Poi in finale, contro Medvedev è entrato in campo concentrato, ma teso. Sul suo volto nessuna emozione. I primi due set avrebbero potuto mandare in confusione chiunque e sul 2 a 0 qualcun altro avrebbe potuto mollare. Qualcun altro, ma non lui. Jannik ha aspettato, poi è salito in cattedra, ha recuperato e, con pazienza, ha impresso in maniera indelebile il suo nome nella storia. Per commentare la vittoria di Sinner agli Australian Open, un altro campione straordinario, Nicola Pietrageli, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Rimonta e vittoria straordinaria di Sinner, quando ha capito che poteva farcela?
“Sinner oggi è stato fenomenale perché ha giocato due partite: la prima contro un giocatore imbattibile come Medvedev nei match due su tre, che poi sono quelli su cui si basano molti tornei; poi però è cominciato l’Australian Open, che prevede il tre su cinque e a quel punto Jannik ha vinto 3 a 0. È ovvio che questo ragazzo oggi non può che essere contento. Tutti pensavano che sarebbe andato in difficoltà, perché non è abituato ai 5 set e perché era alla sua prima finale in un Grande Slam, invece ha giocato, mantenendo una concentrazione perfetta fino alla fine e portando a casa un risultato storico. Bravissimo!”.
Effettivamente nei primi due set ha sbagliato tantissime palle, anche in scambi piuttosto semplici. Ha sbagliato l’approccio alla gara o era semplicemente teso?
“E’ sempre così, ma come facciamo a dire se lui ha giocato male perché ha sbagliato l’approccio o perché Medvedev è sceso in campo in maniera perfetta? Nei primi due set non ce n’era per nessuno. D’altronde il russo è un grande campione. E poi c’era sicuramente un po’ di tensione, anche se lui è uno molto freddo e con i piedi per terra”.
In occasione della premiazione si sono scambiati tanti complimenti, e Sinner ha ringraziato Medvedev per avergli mostrato in cosa migliorare. Ecco, in cosa può ancora crescere?
“Poco, veramente poco. Adesso è diventato a tutti gli effetti un giocatore con la C maiuscola. In che senso? Prima era un grande giocatore, ma adesso è un campione a tutti gli effetti”.
Per un campione del genere non esistono limiti?
“Assolutamente no, nessun limite ma anche nessuna previsione. I bilanci si fanno a fine carriera, non certo adesso, perché non è prevedibile dire che cosa farà tra qualche anno. Nessuno di noi fa l’indovino, non vi dovete fidare di chi vi dice dove arriverà da qui ai prossimi Slam. Guardate ad esempio uno come Zverev, era il numero 2 del mondo e non ha potuto giocare per un anno a causa di un infortunio. Purtroppo l’italiano non è uno sportivo, ma un tifoso. Quando c’è la stella sono tutti bravi, poi magari se perde due volte arrivano le critiche e sicuramente ci sarà chi dirà che si è montato la testa o troverà altre spiegazioni. Dobbiamo semplicemente lasciarlo stare, i risultati si vedono alla fine della carriera”.
E la sua di carriera è cominciata nel migliore dei modi…
“Meglio di così non si potrebbe, è iniziata in modo straordinario”.
Grazie anche a Sinner, però, gli italiani si stanno appassionando al tennis. Che momento è per questo sport e per tutto il movimento?
“Il tennis italiano, in questo momento, è il numero uno al mondo. Abbiamo vinto la Coppa Davis e abbiamo aperto gennaio 2024 con Sinner che trionfa agli Australian Open. Più di così non si può fare, è un momento straordinario”.
Ma lei se lo aspettava, ci credeva?
“Quando succedono queste cose tutti dicono ‘lo avevo detto io!’. In questi giorni però mi è capitato di parlarne al mio circolo e avevo detto che contro Medvedev sarebbe stata molto complicata, ma Jannik aveva le carte in regola per potersela giocare. Ribadisco che nella prima parte il russo sembrava imbattibile, poi lui ha abbassato il ritmo mentre Sinner è cresciuto e ha portato a casa il Trofeo”.