Prestito bullet, cos’è e come funziona? L’obiettivo principale di questa tipologia di finanziamento è quello di offrire immediata liquidità senza dover rinunciare ad un buon grado di customizzazione delle condizioni economiche applicate.
La struttura del prestito bullet prevede che il soggetto finanziato paghi rate di soli interessi, mentre alla scadenza verrà rimborsato il capitale concesso come prestito. Il prestito bullet è una tipologia di finanziamento che può essere richiesta solo da particolari categorie di soggetti.
Scopriamo in questa guida cos’è e come funziona il prestito bullet.
Prestito bullet: cos’è
Il prestito bullet è una tipologia di finanziamento che si caratterizza per chi ha necessità di immediata liquidità di denaro da utilizzare. Questa tipologia di finanziamento permette un buon livello di customizzazione delle condizioni economiche, ma comporta un rilevante esborso di una somma denaro. La struttura del prestito bullet prevede che il soggetto beneficiario paghi le rate degli interessi, ma allo scadere del piano di ammortamento deve rimborsare l’intero ammontare concesso.
Tale tipologia di prestito può essere considerata come un mutuo chirografario, ovvero un tipo di credito che non prevede alcuna tipologia di garanzia reale e polizza fideiussoria. Il prestito bullet può essere richiesto da determinate categorie di soggetti, tra cui aziende, società e professionisti. Indipendentemente dalla tipologia di istanti, la modalità di rimborso rimane la medesima. A cambiare sono le somme finanziabili ed i tassi di interesse, oltre agli oneri connessi.
Le soglie minime oggetto di finanziamento sono molteplici anche in funzione delle ragioni che spingono alla richiesta di liquidità. La struttura del finanziamento bullet è assimilabile alla cessione del quinto del prestito e della pensione. La durata del finanziamento va da un minimo di un anno fino ad un massimo di otto anni ed il tasso applicato può essere fisso e variabile.
Prestito bullet: come funziona?
Il prestito bullet è un finanziamento “proiettile” che prevede un esborso di denaro più o meno consistente in un arco temporale brevissimo. Il tutto dipende dalle ragioni che spingono alle reali necessità di liquidità. Per quanto concerne il tasso di interesse applicato è possibile optare tra tasso fisso e tasso variabile.
La scelta della tipologia di tasso dipende dalla somma richiesta e dalla capacità di produrre reddito nel tempo. Per quanto concerne la durata del prestito, si va da un periodo di un anno fino ad un massimo di 8 anni.
Prestito bullet: quali sono i vantaggi?
Uno dei punti di vantaggio del prestito bullet è quello di essere un prodotto finanziario flessibile dato che permette all’impresa di programmare la gestione finanziaria nel medio-lungo termine.
Grazie a questa tipologia di finanziamento si può gestire meglio il rischio di insolvenza dell’azienda ed il rimborso avviene alla scadenza contrattuale. Dato che il rimborso del capitale avviene alla scadenza contrattuale, le banche possono offrire tassi di interesse più bassi.
Prestito bullet: esempi
Sul mercato del credito è possibile reperire una vasta gamma di prestiti bullet, che prevede l’applicazione di determinate condizioni.
La banca di Piazza San Carlo prevede una durata massima di diciotto mesi con applicazione di un tasso fisso o variabile. Intesa San Paolo preferisce concedere questa tipologia di prestiti a tutti coloro che hanno necessità di migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto sull’ambiente.
Il prestito bullet offerto da Unicredit ha una durata massima di un anno ed è accessibile anche alle imprese in difficoltà, tra cui quelle colpite dalle alluvioni e dalle calamità naturali. Anche in questo caso è possibile optare per il tasso fisso o variabile.
Altra offerta è quella proposta da Monte del Paschi di Siena, che concede prestiti fino a 300.000 euro con una durata massima pari a quattro mesi. Anche in questo caso è possibile scegliere tra tasso fisso o tasso variabile.