Si è conclusa la seconda giornata del Congresso Programmatico di Alternativa Popolare a Terni. La colonna sonora scelta è stata “A muso duro” di Pierangelo Bertoli. Una dichiarazione di intenti più che un sottofondo musicale. Una dichiarazione di intenti sulle cui note, il coordinatore nazionale di AP Stefano Bandecchi ha arringato la numerosa platea del PalaTerni.

A “muso duro” per abbattere il “vecchio” e far spazio al “nuovo“.

Il “condottiero” Bandecchi è salito sul palco alle 12,18 per quello che sarebbe stato l’intervento di chiusura di una due giorni di confronto e dibattito sul futuro del partito e del paese.

Una convention che, aveva dichiarato ieri lo stesso Bandecchi, fino a sette mesi fa nessuno avrebbe immaginato si sarebbe potuta realizzare.

E invece “a muso duro”, contro tutte le previsioni, Alternativa Popolare è riuscita a riunirsi e a gettare le basi delle strategie da attuare per poter centrare le sfide future, ovvero, elezioni europee, regionali e amministrative, per poi arrivare tra “3 anni e 8 mesi” a Roma.

Ma vediamo cosa ha detto ai suoi sostenitori il coordinatore nazionale Bandecchi nel suo, come sempre, vivace intervento.

Congresso Alternativa Popolare, Bandecchi: “Noi rivoluzionari. Mio programma è per chi vede il futuro in maniera diversa”

E’ durato circa quaranta minuti l’intervento di Stefano Bandecchi e, tra una citazione dal Signore degli Anelli e una dall‘Odissea, il sindaco di Terni, vero mattatore dell’evento, ha trattato tanti temi, dal calo demografico, alle sfide elettorali fino al futuro dei giovani e l‘intelligenza artificiale. Una relazione programmatica con cui indica la strada del futuro del partito e della nazione.

Ha ringraziato il Presidente Paolo Alli, senza il quale Alternativa Popolare oggi non sarebbe la realtà che è.

“Se noi stiamo vivendo oggi lo stiamo vivendo perchè dal 2017 al 2023 il presidente ha combattuto contro ogni tipo di male e contro una politica difficile”.

Un richiamo all’Odissea e a Ulisse, dicevamo prima, per sottolineare il carattere “equilibrato” del partito. Equilibrato, ma non moderato perchè, come sapeva bene Ulisse, per riportare l’equilibrio, a volte bisogna lasciare da parte la moderazione.

Ha poi citato il Signore degli Anelli per sottolineare il fardello portato dal presidente Alli in tutti questi anni.

Alternativa Popolare non sarà un partito moderato, ma equilibrato. Ringrazio Paolo Alli che ha portato un fardello come Frodo, io sarò come Ulisse quando tornò a Itaca e riporterò l’equilibrio. Sarò il candidato alle Europee e metterò Alternativa Popolare al centro, equidistante dalla destra e dalla sinistra. Noi dobbiamo essere equilibrati, ma comunque rivoluzionari.”

L’intervento di Bandecchi: “Contro il calo demografico ci faremo promotori di una legge che darà 500 euro al mese per ogni figlio”

Al centro del programma politico di Bandecchi e di Alternativa Popolare c’è, come più volte ribadito dal sindaco di Terni, il futuro del Paese e non può esserci futuro in un paese dove il calo demografico è un’emergenza.

“Il primo grande problema dell’Italia è il calo demografico. Viene detto che viene diminuita la disoccupazione giovanile, ma in realtà sono aumentati i pensionati e diminuiti gli italiani. Tutta Italia ha meno persone. Se io guiderò la nazione tra 3 anni e 8 mesi avrò meno disoccupati in assoluto perché ci saranno meno italiani, ma questo non vuol dire fare un bel lavoro vuol dire che stiamo scomparendo”.

Bandecchi annuncia la volontà di sostenere una proposta di legge che vada incontro alle esigenze delle famiglie italiane per aiutarle a crescere i propri figli con maggiore serenità

Alternativa Popolare si farà portatrice di una legge che darà 500 euro al mese per ogni figlio che nascerà, pensate sia una legge spaventosa ma l’anno con più nascite è stato nel 1964. I soldi che spenderemmo sono meno di quelli spesi per la crisi energetica.”

Bandecchi: “In Europa per il futuro dei nostri ragazzi. Il mio programma è per chi vede il futuro in maniera diversa ”

C’è poi tanta Europa in Alternativa Popolare. L’Europa fa parte delle radici di AP e in Europa AP vuole andare per fare la differenza. L’Europa che rappresenta il futuro dei giovani, quegli stessi giovani che oggi non hanno fatto mancare il loro sostegno e che sono arrivati da tutta Italia per ascoltare le parole del loro condottiero.

“Noi dobbiamo garantire il futuro ai ragazzi, Alternativa Popolare pensa che senza Europa noi italiani saremmo già scomparsi. Il nostro programma va oltre la mia vita, il nostro programma è quello per i figli e i nipoti. Il mio programma è per chi vede il futuro in maniera diversa che non può essere lasciato in mano alle anti democrazie. Abbiamo davanti un futuro in cui dobbiamo dare speranza ai nostri giovani”.

Poi lancia la sua sfida.

“Tra 3 anni e 8 mesi vogliamo portare l’equilibrio in Europa. Un gruppo di persone prima di noi era arrivato al 36%, noi però siamo quelli che quando si parte 1 vale 1 è anche quando si arriva.”

Ma se l’Europa è un obiettivo a lungo termine, a portata di mano c’è un altro obiettivo ambizioso che Bandecchi è intenzionato a centrare, ovvero, le regionali in Umbria.

“Noi dobbiamo avere una direzione che porterà questo partito a guidare l’Umbria, perché ad oggi è l’unica regione dove parteciperemo e decideremo insieme ad Alli se fare altri tentativi.”

Il leader di AP: “Ci hanno venduto. Non più privatizzazioni, dobbiamo ritornare ad essere una potenza industriale”.

Tanti anche i temi economici toccati nel suo discorso, con una frecciatina alla politica di privatizzazione delle aziende pubbliche portata avanti dal Governo.

“Ci hanno venduto a tutto il mondo, ci hanno obbligato a diventare da potenza economica e industriale a consumatori. L’Italia non può più dismettere i suoi gioielli, ma deve riacquistarli. Non più la privatizzazione della Telecom, non più quella dell’Eni. Oggi siamo tutti protesi verso qualcosa che farà arricchire gli altri. Noi vogliamo riportare l’Italia a essere una potenza industriale.”

La preoccupazione Intelligenza Artificiale, il coordinatore Bandecchi: “Sfida della politica è convivenza AI e vita quotidiana”

E un partito proiettato al futuro, non poteva evitare di confrontarsi con un tema tanto spinoso e controverso come l’intelligenza artificiale, o meglio la sua applicazione nella vita quotidiana. L’intelligenza artificiale preoccupa Bandecchi e Alternativa Popolare principalmente per le ripercussioni che potrebbe avere sull’economia e sull’occupazione altro grande tema del programma di Alternativa Popolare.

Bandecchi: Prenderei volentieri un caffè con Tajani

“Dobbiamo stare attenti all’intelligenza artificiale che farà perdere i posti di lavoro. Che me ne farò di architetti e professori con l’intelligenza artificiale? Non va demonizzata intelligenza artificiale aiuto per la medicina. Questa è la grande integrazione su cui deve lavorare la politica. L’umanità che convive con l’intelligenza artificiale, l’umanità non deve aspirare a diventare Dio. Io credo nell’uomo, ma in quelli intelligenti perché gli ipocriti mi fanno schifo”.

L’intervento del coordinatore nazionale di Alternativa Popolare si è concluso pochi minuti dopo le 13 tra gli applausi dei tanti sostenitori accorsi a sostenerlo.

L’intervento integrale di Stefano Bandecchi: