Tra il 2023 e il 2024, Jannik Sinner ha conquistato un posto di rilievo nel panorama del tennis mondiale, grazie alle sue straordinarie abilità e alla guida del suo eccezionale team di allenatori, composto da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, entrambi insigniti del premio coach ATP dell’anno nel 2023.
Perché Sinner ha cambiato allenatore?
Nel 2022 Sinner ha annunciato la separazione dal suo coach Riccardo Piatti e dall’intero suo staff. Il tennista di Bolzano desiderava un cambiamento dopo alcuni problemi avuti con Piatti nel corso dell’ultimo anno.
Le ragioni della separazione da Riccardo Piatti sono molteplici, e sono emerse diverse ricostruzioni sugli scontri tra Sinner e il suo ex allenatore. In primo luogo, c’era disaccordo sulla programmazione dei tornei, con Piatti e il suo team che volevano partecipare solo a un numero limitato di eventi in stagione, mentre Sinner desiderava competere in molte più competizioni per continuare la sua crescita, come riportato dal Corriere della Sera. Un esempio è il caso di Tokyo 2020, in cui Sinner non partecipò al torneo in Giappone proprio a causa della decisione del suo team.
In sintesi, non è stata una decisione improvvisa come si pensava. La tensione era cresciuta nel tempo, con una sorta di impazienza da parte del giovane del 2001 nei confronti del suo allenatore, anche per il modo in cui si comportava durante gli allenamenti e le partite ufficiali.
Chi sono gli allenatori di Sinner?
La svolta decisiva nella carriera di Sinner è arrivata quando ha rivoluzionato il suo staff tecnico, lasciando l’allenatore di lunga data Riccardo Piatti per unirsi a Vagnozzi all’inizio del 2022, al quale successivamente si è affiancato il supercoach Cahill.
Simone Vagnozzi, nato nel 1983 ad Ascoli Piceno, ha dedicato la sua vita al tennis, raggiungendo la 161ª posizione nel ranking ATP come giocatore e distinguendosi come allenatore di successo, guidando giocatori come Marco Cecchinato e Stefano Travaglia.
Dall’altro lato, l’australiano Darren Cahill, classe 1965, ha avuto una carriera di successo sia come giocatore, con una posizione massima di 22ª nel ranking ATP, che come allenatore, contribuendo al successo di giocatori come Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Simona Halep, Andy Murray, Ana Ivanovic e Fernando Verdasco.