È Jannik Sinner il Re d’Australia: l’italiano ha battuto Daniil Medvedev vincendo gli Australian Open 2024. Diventa così il primo azzurro a vincere lo Slam australiano nella storia del tennis italiano e il primo a vincere uno Slam dal 1976: l’ultimo era stato Adrian Panatta al Roland Garros, battendo Salomon. Dopo tre ore e quarantasei minuti, Jannik Sinner si è imposto con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. Per la prima volta, l’altoatesino ha vinto uno Slam e si è portato a ridosso delle prime posizioni: ora, Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev devono guardarsi alle spalle. Il classe 2001 ha voglia di scalare il ranking ATP e continuare a scrivere la storia. Nella cerimonia di premiazioni, Jannik Sinner e Daniil Medvedev hanno parlato.

Australian Open, le parole di Jannik Sinner

Jannik Sinner è nel firmamento del tennis italiano: per la prima volta ha vinto una prova dello Slam ed è il primo azzurro a vincere gli Australian Open. La rimonta in finale contro Daniil Medvedev (La cronaca della finale) rimarrà impressa nella storia del tennis italiano. Una nuova pietra miliare, dopo il trionfo in Coppa Davis dello scorso dicembre. Al termine della finale, Jannik Sinner si è complimentato con Daniil Medvedev. Dopo le finali di Pechino e Vienna, l’altoatesino ha battuto il russo nella terza finale. A Melbourne, sicuramente, la più prestigiosa:

Daniil, mi congratulo con te e il tuo team. Un altro torneo eccezionale. In ogni incontro mi rendi un giocatore migliore, mostrandomi dove migliorare e i punti su cui lavorare. Ti auguro di vincere questo trofeo prima o poi e ti auguro il meglio per il resto della tua stagione”.

Inoltre, Jannik Sinner si è congratulato con il suo team e ha ringraziato i sostenitori, i suoi allenatore e la sua famiglia. Proprio i suoi genitori sono stati decisivi nel suo cammino:

Ringrazio ogni persona del mio team, cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno. Sono molto felice di avervi lì: mi incoraggiate e riuscite a capirmi. Ringrazio voi tifosi. Mi avete fatto sentire a casa: un campo con quindicimila persone, ma sembravate molti di più. Ringrazio le persone che stanno seguendo da casa e la mia famiglia. Vorrei che tutti avessero i genitori che ho avuto io: mi hanno permesso di scegliere e non mi hanno mai messo pressione. Mi auguro che tutti i bambini abbiano la libertà che ho avuto io. Vorrei ringraziare gli sponsor, i raccattapalle e le persone che rendono l’evento così fantastico. È un bel posto in cui ritrovarsi. È un torneo importantissimo per me e quindi volevo ringraziare tutti voi che avete reso questo Slam così speciale. Ci vediamo il prossimo anno! 

Medvedev: “Sono orgoglioso di quanto fatto, ma è doloroso perdere in finale”

Terza sconfitta in una finale agli Australian Open per Daniil Medvedev. Il russo, dopo essersi arreso contro Rafael Nadal e Novak Djokovic, non riesce ad avere la meglio anche contro Jannik Sinner. Il numero tre al mondo perde un’altra finale Slam e, inoltre, la terza finale di un torneo ATP contro il tennista italiano. Durante la cerimonia di premiazione, il tennista russo si è complimentato con l’altoatesino per la vittoria e ha lanciato la sfida per i prossimi tornei del circuito ATP:

Mi complimento con te, Jannik. Hai dimostrato ancora una volta che te lo meriti. Sei cresciuto e hai lottato e stai vincendo tanti trofei. Sono certo che non sarà la tua ultima finale Slam. Cercherò di batterti nella prossima finale, perchè ora ne hai vinte tre di fila”.

Inoltre, Daniil Medvedev ha ringraziato il suo staff, che lo ha seguito in queste due settimane, oltre a tutti i tifosi che lo hanno supportato e gli hanno mostrato vicinanza:

Ringrazio il mio team, perchè mi supporta giorno e notte. Ci sono state notti lunghe. Ho ascoltato ogni persona al mio angolo. Purtroppo non ce l’ho fatta, ci riproverò la prossima volta per voi. Ho tanti amici che mi hanno supportato. Sono state due settimane incredibili ed è doloroso perdere in finale. Probabilmente perdere in finale è meglio rispetto a essere eliminato prima. Voglio sempre vincere e dovrò lottare ancora di più. Comunque sono orgoglioso”.