La Gioconda nel mirino degli attivisti per il clima. Due esponenti di Riposte Alimentaire hanno lanciato sul dipinto della zuppa in segno di protesta. Il dipinto di Leonardo da Vinci, conservato nel museo parigino del Louvre e considerato una dell’opere d’arte più famose del mondo, non ha subito danni poiché protetto da un vetro blindato. Il folle gesto sarebbe stato compiuto per attirare l’attenzione sul “diritto a una alimentazione sana e sostenibile”. Chiusa la pubblico per circa un’ora, la Salle des Etats, lo spazio del mueso parigino dove è esposto il quadro, è stata ora riaperta alle visite. Quello di oggi è il secondo atto vandalico subito dalla rinomata opera, colpita da una torta nel 2022.

Zuppa sulla Gioconda: due attiviste di Riposte Alimentaire imbrattano l’opera d’arte esposta al Louvre di Parigi

L’atto di protesta è stato effettuato questa mattina, domenica 28 gennaio, nella sala del museo del Louvre che ospita la rinomata opera di Leonardo. Le due attiviste hanno lanciato la zuppa colpendo il vetro, la cornice e parte del muro che la circonda. La Gioconda non ha fortunatamente subito alcun danno. Il vetro blindato che la ricopre non ha permesso al liquido di intaccarla.

In seguito al folle gesto, le due donne hanno oltrepassato la protezione che tiene a distanza i visitatori e proclamato diversi slogan, tenendo la mano destra alzata, gesto che simboleggia la totale adesione a un ideale. Le attiviste indossavano due magliette bianche con la scritta Riposte Alimentaire (Reazione Alimentare), organizzazione che si batte per il diritto a un’alimentazione sana e sostenibile.

Prima della zuppa ci fu la torta: secondo atto vandalico contro la Gioconda

Dalle prime indagini, è stato reso noto che la zuppa lanciata sulla Gioconda era a base di zucca. Le due attiviste responsabili del gesto l’avrebbero introdotta all’interno del museo in un thermos. Al Louvre, infatti, è al momento consentito introdurre cibo e bevande.

Nel 2022 l’opera di Leonardo da Vinci venne bersagliata con una torta alla panna. Un ambientalista si era avvicinato al dipinto con una parrucca femminile e aveva colpito il quadro con il dolce, lasciando una strisciata di panna sul vetro, prontamente ripulito. Il responsabile aveva dichiarato di aver compiuto l’oltraggio per manifestare a favore della difesa della Terra.