Un trasferimento record che fece scalpore negli anni Settanta, Giuseppe Savoldi arrivò a Napoli per una cifra che si aggirava intorno ai 2 miliardi di lire. Attaccante con un grande fiuto per il gol, tra i centravanti più prolifici della sua generazione, vinse per ben tre volte la classifica capocannonieri in Coppa Italia e una volta in Serie A. Partito dall’Atalanta, ha scritto una pagina di storia con il Bologna e poi ha fatto innamorare i tifosi azzurri. Per commentare il momento della squadra di Mazzarri e la prossima gara, Lazio-Napoli, Savoldi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Lazio-Napoli, Savoldi a Tag24
Dopo la parentesi araba per l’impegno in Supercoppa, Lazio e Napoli tornano con la testa al campionato. Sarà un match importante per la classifica e per la corsa Champions. La squadra di Mazzarri è ancora arrabbiata per come è terminata la finale contro l’Inter e dovrà fare i conti con tutta una serie di indisponibili che metteranno a dura prova le scelte del mister. Anche la Lazio però avrà voglia di rivalsa, dopo la brutta prestazione fatta a Riad. Per commentare il match dello stadio Olimpico, Lazio-Napoli, Savoldi, che nel corso della sua carriera ha vestito la maglia azzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Per entrambe le formazioni è la gara da cui ripartire dopo la Supercoppa. Cosa si aspetta da Lazio-Napoli?
“Mi aspetto una reazione da parte di entrambe. Devono riprendersi dopo quanto avvenuto in Supercoppa e devono cercare di ritrovare il ritmo in campionato. Rimettersi in corsa non sarà facile, ma il tempo stringe e non si può più sbagliare nulla”
Anche perchè è una gara importante soprattutto per la corsa Champions, secondo lei chi ci arriva meglio?
“Non è facile fare una previsione. Ci sono degli aspetti anche psicologici e mentali che vanno tenuti in considerazione. Come al solito, e lo dico per esperienza, la squadra che gioca in casa subisce sempre qualche pressione in più e per questo penso che la squadra di Mazzarri ne dovrebbe approfittare, anche se nel calcio non c’è mai nulla di scontato. Il risultato finale dipende sempre da tanti fattori”.
Mazzarri dovrà anche fare i conti con assenze importanti e squalificati che arrivano dalla Supercoppa. E’ un regolamento che andrebbe rivisto?
“Per Mazzarri i problemi sono davvero parecchi. Purtroppo continua a cambiare gli interpreti, dopo aver cambiato anche il modulo, non per sua volontà ma perchè è obbligato visti i tanti indisponibili. Non dovrà fare scelte semplici, ma dovrà cercare di mettere comunque in campo una formazione di qualità, completa e competitiva. Ha davvero un compito difficile. Deve lavorare sia dal punto di vista psicologico, come dicevo prima, che tattico”.
Resta l’obiettivo Champions League, il minimo per una squadra che lo scorso anno ha vinto in quel modo lo scudetto. Ma è alla portata degli azzurri?
“Adesso come adesso no, lo dico chiaramente. Sono partiti male, hanno dovuto cambiare allenatore e hanno tantissimi problemi anche nelle scelte. La vedo molto dura, questa squadra è indietro rispetto a tante altre. In cuor mio, avendo vestito la maglia del Napoli, è ovvio che spero che questa squadra si possa riprendere. Però da ex calciatore ed ex allenatore, mi rendo conto che ci sono delle cose che vanno oltre i sentimenti”.
Fanno discutere e dichiarazioni di De Laurentiis in riferimento al contratto e al futuro di Victor Osimhen. Quanto è difficile adesso, gestire i mesi che restano con il nigeriano?
“Osimhen resta un giocatore importante, uno dei cardini di Spalletti e uno dei protagonisti principali della vittoria dello scudetto. La strada però ormai è tracciata, ma questa non è una bella situazione. In questa stagione è successo un pò di tutto e il rapporto con l’allenatore prima e con la società poi si è incrinato. D’altronde se uno come lui, riceve richieste da club molto blasonati anche a livello europeo, che siano disponibili anche a dargli una barca di soldi, lascio fare a voi le conclusioni”.