L’ex arbitro e amministratore delegato della Ternana femminile, Paolo Tagliavento, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TAG24 in occasione del Congresso Programmatico di Alternativa Popolare. L’ex direttore di gara ha parlato delle ultime vicende arbitrali finite su tutte le prime pagine dei quotidiani sportivi. In particolare, Tagliavento si è soffermato sull’inchiesta condotta da Le Iene e sulla discussa decisione di far rigiocare Anderlecht-Genk a causa dell’errore del Var. Non è poi mancato un commento su Daniele De Rossi, nuovo allenatore della Roma.
Tagliavento: “Rigiocare una partita apre una strada pericolosa”
L’intervista del nostro inviato Thomas Cardinali è partita dalla contestata partita del campionato belga, che verrà rigiocata dopo il clamoroso errore del Var. Il consiglio disciplinare ha accolto il ricorso del Genk, creando un pericoloso precedente in vista del futuro.
Da quello che ho letto è un qualcosa che apre uno scenario molto importante. Rigiocare una partita della massima divisione è un qualcosa di impattante e apre una strada che potrebbe essere estremamente pericolosa. È un qualcosa che indurrà tante società a percorrere la stessa identica strada.
L’ex arbitro: “Si può sbagliare anche con una macchina a disposizione”
Tagliavento si è poi spostato sull’inchiesta de Le Iene, in cui un arbitro di Serie A in incognito ha svelato le anomalie del sistema arbitrale. A finire nell’occhio del ciclone sono state le dichiarazioni relative alle immagini del Var, appositamente scelte per mascherare gli errori.
Succede sempre di scegliere il frame giusto ma in qualche occasione può essere un frame leggermente sbagliato. Ricordo che non è semplice prendere l’immagine corretta perché è sempre la mano di un uomo che decide. Bisognerebbe vedere i numeri per capire quanti errori di questo tipo ci sono stati. Essendo uomini qualche volte si può sbagliare anche avendo una macchina a disposizione.
Il commento sull’arrivo di De Rossi a Roma
Nel corso dell’intervista l’ex arbitro ha commentato anche l’arrivo di Daniele De Rossi, che ha preso il posto di Josè Mourinho sulla panchina della Roma.
Mourinho era un grandissimo comunicatore e sfruttava alcune polemiche per distogliere l’attenzione dalle problematiche che aveva in squadra. A De Rossi ho fatto i miei complimenti perché l’ho conosciuto personalmente in campo, dove era un capitano tosto ma sempre leale. Sono convinto che userà questa lealtà anche per gestire la propria squadra. Roma è la sua culla.